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Cartelle esattoriali Tarsu sbagliate, Laurenzano assicura: «Solo una cinquantina. Saranno annullate»

Pubblicato in data: 5/1/2010 alle ore:09:04 • Categoria: Attualità

cartelle-pazzeCartelle esattoriali Tarsu sbagliate, gli uffici comunali e l’Amministrazione rassicurano i contribuenti atripaldesi.
Le cartelle esattoriali sbagliate a causa del mancato aggiornamento del database dell’agenzia arianese NT, incaricata dal comune del Sabtato, saranno annullate.
Un errore e un disagio considerevole per quanti si sono dovuti recare al Comune per chiedere spiegazioni e un aggravio notevole di lavoro per gli stessi dipendenti comunali.
Gli importi delle cartelle risultano in alcuni casi maggiori o minori rispetto a quelli reali: in altri casi i contribuenti hanno già pagato negli anni passati correttamente l’imposta sui rifiuti e non debbono più nulla. L’Amministrazione comunale tuttavia rassicura i contribuenti locali precisando che le cartelle esattoriali sbagliate saranno tutte annullate.
«Si parla finora di 50 cartelle sbagliate su circa 2000 inviate – afferma il primo cittadino Aldo Laurenzano -. I contribuenti atripaldesi posso perciò stare tranquilli, perché gli uffici comunali stanno eseguendo tutti gli accertamenti di rito e sola una piccolissima percentuale delle cartelle esattoriali inviate finora è risultata veritiera. Quelle errate verranno tutte annullate. La lotta all’evasione fiscale resta comunque uno dei principali obiettivi della nostra Amministrazione, al fine di raggiungere gli obiettivi di equità fiscale e giustizia sociale».
A seguire il progetto di lotta all’evasione fiscale l’assessore delegato al Patrimonio e Tributi, Luigi Adamo. Uno studio che, attraverso appunto l’incrocio dei dati delle dichiarazioni catastali con quelli dei pagamenti Tarsu e Ici, permetterà di capire a quanto effettivamente ammonta l’evasione fiscale in città, non solo tra i residenti ma soprattutto tra i commercianti. Un gruppo di lavoro è stato allestito al Comune ed avrà il compito di seguire le indicazioni dell’assessore Adamo e attuare la verifica a tappeto sul territorio comunale.
«Lo scopo non è quello di aumentare la pressione fiscale, ma quella di ampliare la base imponibile – conclude l’assessore Adamo – verificando attentamente tutte le attività commerciali fisse e ambulanti. Un lavoro che implica una serie di difficoltà concrete che siamo pronti ad affrontare e superare. Ci sono i margini per un recupero dell’evasione fiscale tributaria, per quanto riguarda Ici e Tarsu».

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