Consiglio comunale, così cambierà l’urbanistica di Atripalda: le linee guida del Puc
Pubblicato in data: 9/3/2010 alle ore:09:43 • Categoria: Politica •Al centro del dibattito sulla politica ambientale lo sviluppo sostenibile urbano strettamente connesso alla partecipazione attiva dei cittadini. Questi i punti su cui il consigliere delegato all’urbanistica Luigi Tuccia (nella foto in basso) ha incentrato la relazione sul Piano urbanistico comunale da lui redatta e presentata durante il Consiglio comunale di ieri sera.
Il fulcro della discussione a Palazzo di città è stato, quindi, lo sviluppo sostenibile con tutti gli strumenti ambientali disponibili per i processi di gestione urbana. La partecipazione consapevole dei cittadini nei processi di gestione e pianificazione del territorio è, pertanto, un obiettivo fondamentale da perseguire per favorire lo sviluppo locale: un modello di sostenibilità si può attivare solo se preesiste un tessuto caratterizzato da forti sinergie, che riflettono una cultura connotata da valori di reciprocità, di fiducia e di trasparenza.
Pensare di attuare un “modello sostenibile” significa progettare una città più vivibile, ove sia dedicato spazio non solo alle attività lavorative e funzionali al mondo dello scambio economico, ma anche alle necessità di scambio emotivo con gli altri individui. Ogni città ha la sua specificità e pertanto occorre che ciascuna trovi la propria via alla sostenibilità. Il compito delle Amministrazioni è quello, quindi, di integrare i principi della sostenibilità nelle rispettive politiche e partire dalle risorse delle diverse città per costruire appropriate strategie locali.
Le idee guida.
Il Piano dovrà implementare un percorso metodologico ed operativo, basato su alcuni metodi e tecniche innovativi, in parte previsti dalla nuova L. R. n°16/2004, nella prospettiva dello sviluppo sostenibile per affrontare le seguenti problematiche: riqualificazione architettonica/ambientale dell’ambiente insediativo, tutela attiva del patrimonio storico/architettonico ed elaborazione di norme d’attuazione per la progettazione ex novo nel territorio comunale di Atripalda.
L’idea di partenza è quella di considerare l’edificio come un ecosistema naturale.
L’obiettivo prioritario del Piano sarà, pertanto, quello di stabilire un dialogo e di ripristinare l’equilibrio tra i due ecosistemi (urbano e naturale), favorendo interventi di bioarchitettua (le “biotecnologie” o tecnologie ecologicamente sostenibili, le tecniche bioclimatiche, materiali ecocompatibili, gli impianti in bioedilizia…), promuovendo i concetti di compatibilità energetico-ambientale e favorendo l’integrazione tra le dimensioni ambientale, sociale ed economica.
Il Piano si propone, attraverso il disegno di suolo, le direttive ed azioni di piano, di promuovere un uso-riuso consapevole cioè processuale del territorio che abbia caratteri di organicità con l’ambiente naturale e i modelli storici di conformazione del territorio.
L’azione progettuale, fase operativa del piano, si concreta nella maggiore definizione rafforzamento di strutture morfologiche e ambientali deboli.
All’interno delle strutture territoriali, si individuano e reperiscono i materiali del riuso: sistemi sottosistemi e parti (modelli storici consolidati dell’insediamento), le unità di paesaggio (combinazione caratteristica di ecotopi spazialmente contigui).
Il Piano prevede una serie di step, tra cui: individuare gli stakeholders da coinvolgere (attori economici, sociali ed istituzionali dell’area); determinare le problematiche con un approccio partecipato (Workshop con gli stakeholders); workshop con gli stakeholders: “Atripalda nel 2030“; progettare il Piano Urbanistico Comunale del Comune di Atripalda, in base agli obiettivi concertati dagli stakeholders, in modo da costituire un quadro di riferimento all’interno del quale dovranno trovare sistematizzazione e coerenza le future scelte strategiche e settoriali dei vari soggetti rilevanti dell’area-studio: in particolare si definiranno le linee guida per i nuovi interventi progettuali e per la riqualificazione e la valorizzazione del patrimonio insediativo/urbanistico e storico/architettonico.
La partecipazione avviene a monte dell’iter di pianificazione che consente la raccolta di tutte le proposte che provengono dagli attori sociali locali. Il coinvolgimento della comunità in questo contesto è fondamentale ed è di alto profilo: si tratta di costruire insieme una visione prospettica del territorio e del suo sviluppo futuro tenendo conto delle criticità ambientali, economiche e sociali dello stesso.
Sarà dunque necessario proporre una serie di incontri con gli attori sociali della città, al fine di promuove uno spazio di confronto in grado di unire le forze locali su un obiettivo di fondo che sta alla base della sostenibilità stessa della comunità. Tali idee si attueranno attraverso l’individuazione di diversi obiettivi strategici rispondenti alle esigenze della comunità e del suo comprensorio che possono essere così riassunte: emergenze storiche – culturali che prevedono il recupero e valorizzazione del centro storico di Atripalda attraverso il modello sostenibile; emergenze ambientali e gestione del territorio.
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