Rischia di morire asfissiato, vigile e dipendente comunale salvano bambino
Pubblicato in data: 29/3/2010 alle ore:12:38 • Categoria: Cronaca •Ha rischiato di morire asfissiato con la testa incastrata nel finestrino dell’automobile: è vivo grazie all’intervento di un vigile urbano e di un dipendente comunale di Atripalda. Erano circa le diciannove di ieri sera quando un uomo e una donna che avevano parcheggiato la propria automobile sul lato retrostante del Palazzo civico, proprio di fronte all’Ufficio elettorale, hanno cominciato ad urlare e piangere, mentre cercavano di rompere il finestrino della macchina. «All’inizio non avevo ben capito cosa stesse accadendo, pensavo ad un violento litigio tra moglie e marito e stavo intervenendo proprio per calmare gli animi – spiega il vigile urbano Sabino Picone – ma quando mi sono avvicinato all’automobile, ho visto la testa del bambino incastrata tra la portiera e il finestrino e l’uomo che cercava di rompere il finestrino per salvarlo». In quel momento si sono vissuti attimi drammatici: «Il bambino era diventato cianotico e respirava con estrema difficoltà – continua Picone – e, nonostante i nostri tentativi, il vetro del finestrino rimaneva intatto. Nel frattempo è intervenuto anche Gerardo Ventola, dipendente comunale e autista degli scuolabus, che è riuscito a spaccare il vetro, mentre io continuavo a forzare la portiera». E’ stata la fine di un incubo: il bambino ha ripreso immediatamente a respirare in maniera regolare, mentre i due dipendenti comunali hanno riportato lievi ferite alle mani, a causa dei vetri rotti. «E’ stato davvero un sollievo per tutti e una gioia personale infinita, soprattutto alla luce della disperazione dei genitori in quel momento – conclude Sabino Picone – il bimbo era molto spaventato, ma per fortuna non ha riportato nessun tipo di ferita o complicazione. Questa mattina mi sono sincerato delle sue condizioni con il papà che mi ha rassicurato in tal senso».
Un ringraziamento al vigile urbano e al dipendente comunale è arrivato anche dal Sindaco Aldo Laurenzano che ha sottolineato il coraggio e il sangue freddo che i due hanno avuto in una situazione delicatissima.
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