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Intervista ad Antonia Ruggiero, prima donna eletta con i complimenti di Berlusconi

Pubblicato in data: 30/3/2010 alle ore:08:07 • Categoria: Pdl, Politica

antonia-ruggieroSono emozionata, ma pronta per questa nuova avventura“. Si presenta raggiante e decisa Antonia Ruggiero ex assessore provinciale, eletta alla Regione nelle file del Pdl con 11.516 preferenze. Sposata con l’atripaldese Gianni Porcelli, la mamma atripaldese, Antonia è pronta a portare a Palazzo Santa Lucia le instanze della cittadina del Sabato.
Parla in conferenza stampa, nel suo quartier generale in via De Renzi ad Avellino, pochi minuti dopo la telefonata ricevuta dal premier Silvio Berlusconi. “Berlusconi era molto contento – racconta – mi ha chiamato per congratularmi per essere stata la prima eletta in Campania in base al numero di abitanti“. In mattinata la Ruggiero ha ricevuto anche gli auguri dal ministro Prestigiacomo. “Mi aspettavo un ottimo risultato – aggiunge -. In questo mese di campagna elettorale, andando in giro per i paesi, il consenso l’ho toccato con mano e alla fine si è trasformato anche in voti e questo è eccezionale. Abbiamo vinto tutti insieme. E’stata premiata la voglia di cambiamento. Un posto in giunta? Se Caldoro me lo chiede accetterò ma è ancora presto. Ho già raggiunto un traguardo importantissimo. Vorrei poter continuare lungo il lavoro avviato in questi otto mesi alla Provincia per le politiche sociali e giovanili”.
Sulla possibilità di una nomina in giunta precisa però: “Spero che spetti un assessorato alla provincia di Avellino, per dare forza alle zone interne. Una rappresentanza in giunta che penso sia importante. Ho sentito Caldoro ieri sera e ci siamo scambiati gli auguri: lo ho informato sull’esito del voto in provincia e nel Pdl. Per la composizione della giunta è ancora presto parlare”.
Forte anche l’emozione per aver sbaragliato una concorrenza agguerrita nel partito. “Per me è una sensazione bellissima sapere che 11.516 persone hanno scritto su una scheda il mio cognome. Mi gratifica ma allo stesso tempo mi dà anche tanta responsabilità perché il lavoro serio arriva adesso e non è quello di campagna elettorale”.
Ringrazia tutti, dal presidente Silvio Berlusconi ai ministri Scajola e Prestigiacomo che l’hanno sostenuta “ma soprattutto il presidente Cosimo Sibilia che ha vissuto con me questo mese di campagna elettorale, ha creduto in me e questo penso sia la cosa più importante perché mi sono fatta apprezzare per il lavoro fatto in Provincia”.
A chi l’accusa di essere una cooptata della politica risponde così: “Sono stata una persona nominata come assessore alla Provincia, assessore esterno, ma alla fine ringrazio Sibilia perché mi ha consentito di poter dimostrare in questi otto mesi quello che valevo. Il risultato di oggi l’ho guadagnato lavorando sul territorio”.
Sulla visita dei ministri Scajola e Prestigiacomo, venuti in Irpinia per sostenerla replica: “Non credo che abbia creato un vantaggio rispetto agli altri candidati. Sicuramente sono venuti perché contattati da me, come la Prestigiacomo con cui sono molto amica. Con Berlusconi c’è poi un’amicizia di dieci anni. Sono stata candidata perché voluta anche dal presidente Berlusconi che ha creduto in me e credo di non averlo deluso”. Un voto che nel Pdl premia i due assessori di Palazzo Caracciolo, Ruggiero e Cusano: “Sì è una risposta chiara a quella che è stata la politica del buongoverno di Sibilia. In questi otto mesi si è iniziato a parlare di Provincia, si è cominciato a parlare di lavori pubblici e di politiche sociali e disabilità. In questi otto mesi di amministrazione abbiamo fatto un lavoro egregio. E questo penso abbia avuto il suo impatto sugli elettori. Dal punto di vista numerico poi certamente la doppia preferenza mi ha avvantaggiato perché come donna sono riuscita ad inserirmi un pò ovunque. Per Cusano penso ad un maggior radicamento sul territorio”.
Per la Ruggiero infine, terminate le votazioni, si aprono scenari nuovi: “cambia lo scenario regionale con la vittoria di Caldoro su De Luca: ha vinto la politica del fare contro la politica del dire. Napoli deve diventerà la porta per arrivare all’Irpinia. Finalmente si chiude quella filiera istituzionale che unisce la Provincia con la Regione e Governo. Ora le cose davvero si possono iniziare a fare sul serio”.

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