Prorogati al 31 dicembre i termini di regolarizzazione catastale ICI
Pubblicato in data: 12/6/2010 alle ore:16:55 • Categoria: Attualità, Comune •L’Amministrazione comunale di Atripalda ha deciso di prorogare i termini entro cui i cittadini possono regolarizzare le loro posizioni catastali non corrette. «La nostra Amministrazione, con l’approvazione del Regolamento per la disciplina della definizione agevolata dell’I.C.I., ha avviato un’operazione di verifica della correttezza di numerose posizioni tributarie, nell’ottica dell’affermazione dell’equità fiscale. Siamo solo all’inizio ma si è ha già avuta una buona risposta da parte dei contribuenti interessati che già in buon numero hanno dimostrato sensibilità nel riconoscere le proprie mancanze, peraltro spesso commesse in buona fede. Per questo motivo si è deciso di differire i termini entro cui consentire la regolarizzazione di posizioni catastali non corrette, fino al 31/12/2010», spiega l’assessore delegato Luigi Adamo. Il provvedimento è stato fortemente voluto anche dal sindaco Aldo Laurenzano e dalla stessa Giunta, allo scopo di raggiungere un’equità fiscale e sociale. «Ad operazione avviata, nel frattempo, il Governo è intervenuto con la manovra economica sulla stessa materia per porre rimedio alla piaga della evasione fiscale. Ciò dimostra l’inevitabilità di un’ operazione di chiarezza sulla fiscalità degli immobili cui neanche un governo di centro destra, normalmente allergico alla lotta all’evasione fiscale, ha potuto sottrarsi e che l’Amministrazione di Atripalda ha invece messo in campo con assoluto tempismo. Ribadiamo pertanto l’invito a tutti i contribuenti a verificare la correttezza dei classamenti catastali dei propri immobili rispetto alla reale destinazione d’uso e – continua l’assessore Adamo – nel caso di differenze riscontrate, di cogliere l’occasione del regolamento approvato dall’Amministrazione , per regolarizzare la propria posizione evitando sanzioni ed interessi sul pregresso. Al contrario, chi pensa di ignorare il problema, deve sapere che il livello di attenzione sulla materia è talmente alto che, prima o poi, le posizioni non corrette verranno inevitabilmente fuori e difficilmente potranno usufruire di sconti. In un periodo di crisi finanziaria globale, non si può più consentire che solo una parte dei cittadini dichiari e paghi correttamente. E questo non solo per aumentare le entrate, ma perché è immorale che queste siano garantite solo da chi, onestamente, compie puntualmente il proprio dovere».
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