Mercato, riconosciute le responsabilità – la nota di Cinzia Spiniello (Sel)
Pubblicato in data: 10/7/2010 alle ore:23:50 • Categoria: Politica, Sinistra e Libertà •La notizia della sentenza del T.A.R. in seguito al ricorso presentato dalla Prosidea ci offre una serie di spunti e conferma quanto avevamo detto nei nostri recenti interventi. Di fatto viene confermata l’inadeguatezza del nuovo sito per buona pace di tutti quelli che avevano difeso, senza cognizione di causa, un progetto inapplicabile ed elaborato in modo approssimativo spacciandolo quale panacea di tutti i mali di Atripalda. Ricordiamo quanti si sono spesi in lusinghe e cerimomiali nei confronti dei progettisti che oggi vengono smentiti su tutta la linea. Ed è notizia di queste ore la concessione dell’ex Macello che così come viene riportata conferma in blocco le nostre denunce in tema di sicurezza. Anche in questo la nostra AC ha mostrato la propria incapacità nel condurre le trattative: Atripalda paga bonifiche e messe in sicurezza ed il Comune di Avellino incassa i soldi del parcheggio, in pratica una genialata. In soldoni quella struttura non era agibile e a questo punto difficilmente lo sarà per il futuro. Ma la sentenza del T.A.R. dice altro ancora e cita il Referendum del 2004 il cui esito è stato sistematicamente e pretestuosamente ignorato. A questo punto l’assessore Di Pietro e il vice sindaco Aquino dovrebbero fare mea culpa e rassegnare le dimissioni per il pessimo lavoro svolto nelle vicende che hanno riguardato lo spostamento quantomeno frettoloso del mercato, lo faranno? Il sindaco deve intervenire affinchè non si compiano altri macroscopici errori, è sua la responsabilità di restituire alla popolazione il Parco delle Acacie secondo quella che è la sua vera destinazione d’uso e cioè quella di Parco Pubblico, come previsto al tempo quando fu dichiarato inadatto ad ospitare la fiera settimanale. Oggi il suo degrado è sotto gli occhi di tutti. Ci aspettiamo un atto deciso da parte del sindaco che a questo punto non può far prevalere le diatribe interne alla sua maggioranza sulle sorti della città che dal punto di vista commerciale è in forte sofferenza. Se si voleva decretare la morte del mercato perchè spostarlo in c/da S. Lorenzo? Sarebbe stato molto più “umano” effettuare l’eutanasia e lasciarlo morire dolcemente a c/da Santissimo.
Cinzia Spiniello – Sinistra e Libertà – Atripalda
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