Maltempo, Prezioso (Pdl):«La Protezione Civile dov’era durante l’emergenza?»
Pubblicato in data: 4/8/2010 alle ore:14:22 • Categoria: Attualità, Pdl, Politica •Puntualmente ad ogni pioggia più intensa, numerose zone di Atripalda vengono allagate e invase dal fango. Segno della scarsa cura del territorio da parte di amministrazioni comunali, che nel tempo hanno dimenticato la normale manutenzione del territorio e la rimozione dei problemi idrogeologici che da sempre assillano Atripalda. Da anni ormai, soprattutto in seguito alle frane di Quindici e Sarno, si fa un gran parlare della messa in sicurezza delle zone aggiormente esposte ai rischi creati dalle piogge, che negli ultimi anni cadono sempre più intense e violente con il conseguente ingrossamento dei fiumi e torrenti che ne deriva. Ma come vediamo ben poco è stato fatto nella nostra città e le conseguenze di questa incuria sono sotto gli occhi di tutti, basta vedere cosa è successo a Tufarole, c.da Giacchi, c.da Filande, via Pianodardine. A proposito di Pianodardine, la notte di venerdi 30 luglio, ho assistito di persona a quello che è accaduto: infatti verso l’una di notte transitavo da quelle parti, provenendo dalla direzione Arcella, svoltando ai semafori a sinistra in direzione Atripalda, mi sono trovato di fronte a un vero e proprio lago di acqua che aveva preso il posto della strada. Ebbene se non fosse stato per alcuni ragazzi che segnalavano il problema con dei cenni delle mani, mi sarei ritrovato nel pantano che si era creato. Il fiume, come già altre volte è capitato, ha esondato, allagando la strada e coinvolgendo alcune automobili. Ormai si è perso il conto delle volte che è successo, ogni volta si sono susseguiti annunci da parte dell’amministrazione e del Sindaco, ma agli annunci non sono seguiti i fatti. L’altro aspetto della vicenda che mi ha lasciato esterrefatto, è che a regolare il traffico e i lavori dei Vigili del Fuoco, non ci fosse nessun rappresentante delle forze dell’ordine, vigili urbani o dei tanti decantati volontari della Protezione Civile di Atripalda, ma bensì alcuni cittadini e qualche guardia giurata delle società di vigilanza privata. Mi chiedo: ma se la Protezione Civile non interviene o non può essere allertata in occasioni eccezionali di pericolo come quella descritta, almeno per chiudere al traffico e alle persone la zona del disastro, quando viene utilizzata? Solo per fare la parata a processioni e feste di paese? La domanda è ancora più legittima se consideriamo che nell’ultimo bilancio consuntivo abbiamo appreso che la Protezione Civile di Atripalda costa ai contribuenti ben diecimila euro l’anno, soldi evidentemente buttati e sprecati. Sono sicuro che come al solito, tamponata l’emergenza, ci si “dimenticherà” di prendere provvedimenti definitivi, per eliminare il problema strutturale che causa la puntuale esondazione del fiume in via Pianodardine ed in contrada Tufarole. Ultimamente l’amministrazione,con copiosi comunicati stampa, si è lasciata andare ad un ingiustificato entusiasmo non corroborato dai fatti, spero che alle parola ora seguano i fatti e sopraggiunga un maggiore realismo nei confronti del disastro politico amministrativo che si sta consumando nella nostra città. Intanto è gia cominciato il solito scarica barile delle responsabilità.
Antonio Prezioso, Consigliere comunale Atripalda
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