Sentenza Tar di Salerno sul mercato, Laurenzano replica: «Restiamo in attesa del Consiglio di Stato. Siamo sereni»
Pubblicato in data: 25/8/2010 alle ore:18:23 • Categoria: Comune •Questione mercato, seconda puntata della “querelle” che vede contrapposta l’Amministrazione comunale con le società “Alto Carburanti e Prosidea Spa”, rappresentate dall’imprenditore Attilio Strumolo, che si dichiarano danneggate dal provvedimento di chiusura al traffico veicolare di via San Lorenzo.
Il presidente del Tar di Salerno ha accolta il nuovo ricorso presentato dall’avvocato Marenghi avverso l’ordinanza comunale di divieto di circolazione.
Un nuovo decreto che tuttavia non stravolgerà lo svolgimento del mercato del giovedì di domani mattina.
«Il mercato settimanale di Atripalda si svolgerà regolarmente in via San Lorenzo – Parco delle Acacie anche nella giornata di oggi, giovedì 26 agosto», afferma il sindaco Aldo Laurenzano (foto). «Ho appreso con stupore e rammarico alcune notizie pubblicate dalla stampa provinciale a proposito di un decreto del Presidente del Tar di Salerno con cui si annullerebbe la delibera di Consiglio comunale che ha spostato il mercato nella nuova zona – continua il sindaco -. Premetto che questo provvedimento non è stato ancora notificato all’Ente comunale, ma se dovesse arrivare nelle prossime ore, sono pronto a emanare un’ordinanza sindacale che consenta il regolare svolgimento della fiera settimanale. In queste vicende è importante dimostrare senso di responsabilità e rispetto e non creare inutili allarmismi, così come mi chiedo come sia possibile che certe notizie siano diffuse all’esterno prima ancora che allo stesso Ente comunale».
L’ordinanza sarebbe assolutamente necessaria per garantire l’ordine pubblico nella cittadina del Sabato e per evitare disagi ai cittadini ed utenti della fiera e agli stessi commercianti. «Restiamo in attesa della sentenza del Consiglio di Stato il prossimo 31 agosto, rispetto alla quale siamo sereni – conclude Laurenzano – se dovesse arrivare questo nuovo provvedimento, invece, sono molto curioso di leggere le motivazioni d’urgenza che avrebbero spinto il Presidente ad emanare il decreto».
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