Ispezione di Carabinieri, Asl e Arpac nei capannoni ex Gasparini con tetto in amianto: disposta la rimozione dei pannelli caduti
Pubblicato in data: 13/1/2011 alle ore:12:30 • Categoria: Cronaca •Allarme amianto in via Valleverde ad Atripalda, ispezione nei capannoni ex Gasparini (foto) da parte dei Carabinieri della Stazione di Atripalda, Polizia municipale e dal personale tecnico-ispettivo di Asl ed Arpac.
Il vecchio capannone industriale con tetto in fibrocemento è ubicato in via Pianodardine: l’edificio industriale in disuso è quello dell’ex azienda Gasparini, impegnata nella lavorazione delle castagne. La segnalazione è partita da alcuni cittadini che lamentavano la presenza di amianto all’interno dell’azienda. In seguito ai controlli è stata infatti evidenziata l’effettiva presenza nel vecchio capannone di copertura interamente costituita da pannelli di fibrocemento (cemento-amianto). Il maltempo dei giorni scorsi ha fatto crollare alcuni pannelli di copertura dello stabile, una superficie circoscritta a 40 mq su un totale di oltre 12mila mq, che è monitorato periodicamente dai tecnici sanitari a tutela della salute pubblica. Gli immediati accertamenti dei tecnici dell’Asl e dei Carabinieri hanno evidenziato che nessun pannello si stava sfaldando o sfibrando e, quindi, escluso ogni pericolo di contaminazione da amianto. Al termine dei controlli è stata disposta la rimozione ad horas dei pannelli caduti, mediante ditta specializzata iscritta all’albo dei gestori ambientali onde salvaguardare sia la salute dei lavoratori dell’azienda che quella dei privati cittadini che abitano nei pressi dell’azienda.
L’attività rientra nell’ambito delle indagini svolte dai Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino congiuntamente a personale ispettivo dell’Asl Avellino e della Direzione Provinciale del Lavoro a tutela dei lavoratori e dei privati cittadini.
Sul posto anche il sindaco Aldo Laurenzano che ha invitato la proprietà dell’azienda, la Ingino Spa, ad eseguire tutti i controlli del caso. Quello che preoccupa i residenti infatti non è solo l’amianto: anche l’intervento di ristrutturazione e ricostruzione di una parte dei vecchi capannoni in atto nella parte posteriore dell’area industriale e che sporge lungo la variante Settebis. A raccogliere le preoccupazioni il capogruppo consiliare del Pdl-Adc Massimiliano Del Mauro. «La gente è preoccupata – spiega Del Mauro – per la realizzazione di enormi celle frigorifere e di un depuratore vicino al fiume. Perciò abbiamo richiesto tutto l’incartamento all’ufficio tecnico comunale. Vogliamo capire se un’opera di urbanizzazione così vasta in uno stabilimento industriale possa avvenire senza che il consiglio comunale e la giunta sappia niente. Il tutto a poche centinaia di metri dalla scuola media e dalla scuola edile. Per altre aree, come gli ex capannoni De Angelis in via Roma, ci sono state lunghe discussioni e polemiche in consiglio comunale e fuori. Perciò sarebbe stato necessario una discussione in consiglio comunale per informare la città».
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