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Il Città di Atripalda piega la Mas Avellino nel derby, 1-0

Pubblicato in data: 29/1/2011 alle ore:19:00 • Categoria: Calcio, Sport

citta-di-atripaldaCittà di Atripalda: Sica 6, Gelsomino 6.5, Tullino 6.5, Tirri 6.5, Carbone 7, Muro 7, Cerullo 6 (7′ s.t. Berardino 6), Raffone 6.5, D’ Avanzo 5.5 (31′ s.t. D’ Acierno s.v.), Modesto 6, Ambrosio 6.5 (23′ s.t. De Stefano 6).
A disp: Imparato, Colella, Petrozziello, D’ Archi.

Mas Avellino: Claridi 6, Miranda 5.5, Russolillo 5.5, Festa 5.5 (1′ s.t. Mesisca 6), Galliano 6, D’ Urso 5.5, Scarpa 6, Iazzetta 6.5, La Pietra 6, Mariniello 5.5, Cucciniello 5 (28′ s.t. Tirelli s.v.).
A disp: Nappo, Lizza, Todesca, Cecere, Casanova.

Assistenti: Caso di Nocera Inferiore e Minichino di Castellammare di Stabia.
Ammoniti: Cerullo, Iazzetta, Festa, Mesisca, Cucciniello.
Note: presenti sugli spalti 200 spettatori circa.

Città di Atripalda corsara nel derby contro la Mas Avellino. Gli uomini di Montanile si aggiudicano l’ intera posta in palio grazie ad una prestazione tutto cuore e carattere. Cinici e spietati i biancoverdi che incamerano tre punti d’ oro in ottica salvezza. Brusco stop per gli ospiti che cercavano continuità di risultati dopo il successo ottenuto contro il Rione Mazzini ed invece sono incappati nella terza sconfitta in quattro partite dall’ inizio dell’ anno complicando seriamente il discorso play off.

citta-di-atripalda1LA CRONACA
Tra i padroni di casa, orfani di Gaito e Koffi fuori rosa, assenti Zagari e Martucci messi ko dall’ influenza e Nevola appiedato per due turni dal giudice sportivo. In avanti spazio, dunque, al neo acquisto D’ Avanzo che fa coppia con il
giovane Modesto. Ritorna Gelsomino che riprende il suo posto in difesa sulla fascia destra. Nella Mas ce la fa Festa che viene preferito a Mesisca non in perfette condizioni. Terminale offensivo La Pietra con Scarpa, Cucciniello e Mariniello a sostegno. In difesa Russolillo non è al meglio ma stringe i denti e parte dal primo minuto. L’ avvio di gara vive di ritmi bassi: i primi dieci minuti sono di studio per le due squadre consapevoli dell’ importanza della posta in palio. Ma al primo affondo i padroni di casa passano: corre l’ 11′ quando Gelsomino sfonda sulla destra eludendo l’ intervento di D’ Urso, arriva sul fondo e mette in mezzo un cross insidioso a mezza altezza che Claridi respinge sui piedi dell’ accorrente Cerullo per il quale è un gioco da ragazzi appoggiare in rete a porta sguarnita un vero e proprio rigore in movimento. Lo svantaggio disorienta una Mas timida e con poche idee. La partita è noiosa. I biancoverdi di Montanile controllano la gara senza troppi problemi. Per assistere alla reazione della Mas bisogna giungere alla mezz’ ora esatta quando La Pietra si rende pericoloso su calcio piazzato: dai 35 metri in posizione centrale il sinistro violento del bomber vesuviano si abbassa all’ improvviso e sfiora il montante con Sica che aveva battezzato il pallone fuori. Prendono fiducia gli uomini di Iannuzzi che cinque minuti dopo dialogano bene al limite dopo una percussione centrale di Scarpa che apre sulla destra per Mariniello ma il suo tocco morbido viene impattato debolmente da Scarpa ben appostato sotto misura, nessun problema per Sica che blocca. Cresce l’ undici ospite che al 39′ ha ancora una buona occasione con Iazzetta che vince un rimpallo in area e fa partite un destro di collo pieno di poco alto. Si va a riposo dopo un primo tempo dalle due facce: prima mezz’ ora a favore dei padroni di casa, ultimo quarto d’ ora ad appannaggio degli ospiti che hanno dimostrato di essere in partita. Il buon momento della formazione di Iannuzzi prosegue al rientro dagli spogliatoi: al 3′ Scarpa inventa per Russolillo che tutto solo davanti a Sica manda alto in condizioni di precario equilibrio. I padroni di casa giocano una gara di contenimento e soffrono la pressione della Mas che però non punge negli ultimi sedici metri. All’ 11′ altro squillo ospite: La Pietra in area salta l’ uomo, va sul fondo e mette in mezzo un pallone invitante per Scarpa la cui correzione a rete viene però murata da un difensore. Assedio degli ospiti che si riversano nella metà campo avversario con poca lucidità ed esponendosi inevitabilmente alle ripartenze degli uomini di Montanile. Al 30′ D’ Avanzo potrebbe bagnare il suo esordio con la maglia biancoverde ma il suo pallonetto dai 30 metri, dopo una palla persa dalla Mas in fase di impostazione, termina alto con Claridi fuori dai pali. Ci prova il neo entrato Tirelli a scuotere i suoi ma il suo destro potente e centrale dai 25 metri non
impensierisce Sica. Al 39′, con la Mas  interamente protesa in avanti, è D’Acierno, imbeccato da De Stefano, a sprecare spedendo alto clamorosamente un pallonetto. A tempo scaduto potrebbe chiudere definitivamente la contesa De Stefano che spreca malamente appena dentro l’ area dopo aver saltato un avversario. Poco male perché gli uomini di Montanile conducono in porto il risultato e allungano a +4 sulla zona salvezza. Purtroppo a fine gara dalla voce dei diretti interessati viene fuori un particolare raccapricciante: il direttore di gara, signor Campitiello, durante la gara ha reiteratamente risposto con offese ad alcuni calciatori ospiti rei di avergli chiesto spiegazioni su alcune sue scelte. Atteggiamento insolito quanto deprecabile che mette ulteriormente in cattiva luce una classe arbitrale già scadente e non all’altezza di un torneo come quello di Promozione. 

LE INTERVISTE
Umori opposti nel dopo gara. Sorride Montanile che elogia i suoi: “Abbiamo ottenuto tre punti fondamentali contro un avversario nettamente superiore sulla carta. La squadra ha sopperito al divario tecnico con una gara determinata e giocando col cuore. E’ stato un buon avvio, abbiamo trovato subito il vantaggio. Nel secondo tempo abbiamo sprecato tre occasioni in contropiede che avrebbero potuto consentirci di chiudere la gara. Da sottolineare il carattere di questa squadra. Questo risultato è un’ iniezione di fiducia per il futuro. Dobbiamo salvarci il prima possibile e valorizzare i giovani di prospettiva che abbiamo a disposizione“. Amareggiato Iannuzzi: “Siamo stati puniti in avvio da un episodio. La reazione è stata tardiva ma in ogni caso c’ è stata e tra l’ultimo quarto d’ ora del primo tempo e i primi dieci minuti della ripresa abbiamo prodotto diverse occasioni. Troppo poco però. Siamo stati come al solito poco incisivi sotto porta. Ora guardiamo avanti senza uscire ridimensionati da questa sconfitta. Pensiamo solo a noi stessi. Il campionato è ancora lungo“.

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