Domani i funerali di Pasquale Guanci nella Chiesa del Carmine
Pubblicato in data: 9/2/2011 alle ore:10:11 • Categoria: Cronaca •Domani mattina alle 10:00 presso la Chiesa del Carmine di via Roma si terranno i funerali di Pasquale Guanci. Il corteo funebre partirà dal cimitero di Atripalda in via Manfredi alle 9:30.
La Procura di Avellino, come da prassi, ha aperto un’inchiesta. Eseguita anche un’ispezione cadaverica esterna della salma. Si indaga per risalire alle cause che hanno spinto il dipendente comunale a togliersi la vita. I Carabinieri di Atripalda e la Procura della Repubblica di Avellino puntano a chiarire le motivazioni che possano aver portato a compiere il terribile gesto.
Alla famiglia si rinnovano le più sentite condoglianze da tutta la cittadinanza, la redazione di AtripaldaNews e dall’amico, presente con lui negli anni passati nel Comitato Festa della Chiesa del Carmine, Antonio De Vinco.
Eccone un ricordo del professor Lello La Sala:
Improvvisa e lacerante mi giunge la notizia della tragica e inspiegabile morte di Pasquale Guanci. Caro, dolcissimo, fraterno amico. Mite, introverso, riservato, buono, leale, fino al sacrificio. Si celava dietro una corazza di timidezza e di rigore, di serietà e di abnegazione, chiuso in una sorta di bolla di solitudine, anche in ufficio e tra la gente. Non era mai sopra le righe, Pasquale, mai -che io sappia- un gesto scomposto, una parola urlata, una rivendicazione per sè. Era rigoroso, serio, poco incline ai compromessi, e perciò viveva con trepidazione i suoi impegni e forse qualche volta ne sentiva il peso.
La nostrà Città dovrà ricordarlo per la spontanea attenzione verso i più deboli, per la sua fede silenziosa, per le opere di solidarietà, sublimate in una vita spesa nella Confraternita del Carmine, prima al fianco del maestro Carmelo De Pasquale e poi come priore. Devo alla sua disponibilità, per esempio, uno studio sulla vita della Confraternita e ricordo la sua gioia (e quella di padre Giulio Palmarozza) di fronte ad alcune non previste scoperte. Meticoloso fino alla fine, aveva lasciato la scrivania in ordine. Addio, povero, caro amico, schiacciato dal male di vivere.
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