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Crisi al Comune, il sindaco Laurenzano potrebbe già questa mattina firmare i decreti di nomina dei nuovi assessori

Pubblicato in data: 21/4/2011 alle ore:09:54 • Categoria: Attualità, Politica

sindaco-e-curtoCrisi al Comune di Atripalda, il sindaco Aldo Laurenzano (nella foto con il segretario comunale Curto) potrebbe già questa mattina firmare i decreti di nomina dei nuovi assessori per la nuova giunta di centrosinistra.
Il primo cittadino cerca così di stringere i tempi ed arrivare alla formazione del nuovo esecutivo comunale prima delle festività pasquali: ieri mattina ha proceduto anche alla convocazione del consiglio comunale per lunedì 2 maggio.
Non ci saranno grandi novità ed avvicendamenti in giunta. Un minirimpasto che vedrà solo l’ingresso di un nuovo assessore del Pd, Luigi Tuccia che andrà a prendere il posto nell’esecutivo di Luigi Adamo (Sinistrà e Libertà).
Per il Partito Democratico in giunta quasi certamente rientrano Andrea Montuori ed Enzo Aquino più la new entry di Luigi Tuccia che dovrebbe mantenere la delega all’Urbanistica. Enzo Aquino dovrebbe conservare la delega di vicesindaco della città e quella al Traffico.
L’ex capogruppo di maggioranza, Antonio Tomasetti sarà invece il capogruppo consiliare del Partito Democratico che in aula potrà contare su ben sei consiglieri comunali: Antonio Tomasetti, Luigi Tuccia, Enzo Aquino, Andrea Montuori, Nancy Palladino e Franco Landi. Non ne farà del gruppo il sindaco Laurenzano, che pur tesserato del Pd, è voluto restare superpartes.
Per il nuovo gruppo «Centrosinistra per Atripalda» che in consiglio sarà composto da cinque consiglieri (Tony Troisi, Giacomo Foschi, Gioacchino Guerriero, Elio di Pietro ed Emilio Moschella) riconferme in giunta per Tony Troisi (Lavori Pubblici), Giacomo Foschi (Ambiente), Gioacchino Guerriero (Sociale) ed Elio Di Pietro (Commercio).
Fuori dall’esecutivo quindi solo l’ex assessore al Patrimonio Luigi Adamo (Sinistra e Libertà) che non farà parte neanche del gruppo «Centrosinistra per Atripalda».
Resta autonomo anche il consigliere comunale dissidente di maggioranza, Maurizio De Vinco, che pur iscritto al Pd provinciale, non ha aderito al gruppo consiliare per contrasti con la sezione cittadina.
La discussione in consiglio comunale sulla crisi si svolgerà lunedì 2 maggio. Ai cinque punti all’ordine del giorno del parlamentino cittadino chiesto dalla minoranza con la formula di un quinto delle firme dei consiglieri (Spagnuolo, Acerra, Iannaccone, Prezioso e Del Mauro) si aggiungono altri due punti voluti dal sindaco Aldo Laurenzano. Si discuterà, quindi, della questione relativa alla realizzazione della nuova Chiesa della Confraternita del Carmine a contrada Spagnola (su un terreno comunale donato alla Curia e con i fondi dell’otto per mille destinati dalla Cei) e della convenzione da firmare con il comune di San Potito Ultra per il riparto dei fondi relativi al progetto di videosorveglianza.
Gli altri punti sono la relazione al consiglio comunale sulla conclusione dei lavori della commissione consiliare istituita per la individuazione definitiva della locazione del mercato settimanale; informativa sulla attuale problematica relativa alla agibilità degli impianti sportivi; informativa al consiglio comunale sulla problematica relativa alla gestione dei parcheggi ed infine risposte e presentazione interrogazioni ed interpellanze.
Intanto ieri mattina, dopo tre settimane di stop, si è riunita la vecchia giunta comunale. Gli assessori Troisi, Foschi, Guerriero, Aquino, Di Pietro e Montuori, insieme al sindaco Laurenzano, si sono riuniti per approvare alcune delibere urgenti, fra cui quelle relative al Piano sicurezza e alle tariffe Tarsu, in attesa che in giornata, si ufficializzi la ricomposizione della crisi. Alla riunione di giunta non ha preso parte l’ex assessore Luigi Adamo (SeL), che appare l’unico che pagherà il prezzo di una crisi politico-amministrativa che alla fine ha cambiato poco o niente nella compagine di governo della cittadina del Sabato a circa un anno dalla scadenza naturale della consiliatura.

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