Scippo Antica Abellinum, la nota della Cisl
Pubblicato in data: 15/5/2011 alle ore:20:57 • Categoria: Attualità •La CISL, da sempre, si è contraddistinta per il proprio operato che agisce non solo per rivendicare miglioramenti contrattuali ma anche perché pone sensibile attenzione su temi che apparentemente non hanno rilevanza sindacale.
E’ il caso della recente sentenza del TAR di Salerno che dispone la restituzione ai proprietari dei terreni sui quali insistono gli scavi dell’antica Abellium, in Atripalda.
Della questione il Coordinatore Nazionale CISL del comparto Beni Culturali, arch. Claudio Calcara, ha interessato, per scongiurare tale nefanda eventualità, il Presidente del Consiglio superiore per i beni e culturali e paesaggistici, prof. Andrea Carandini.
Da quello che risulta, il TAR ha annullato il provvedimento di acquisizione del terreno, adottato in data 25 febbraio 2009 dagli organi periferici competenti, sulla base di una dichiarazione di illegittimità costituzionale dell’Art 43 del T.U. che riguarderebbe gli espropri, pronunciata dalla Corte Costituzionale con sentenza n 293/10.
Il giorno 17 maggio alle ore 12 un commissario ad acta, nominato per eseguire la sentenza del TAR, restituirà i terreni in oggetto ai “legittimi” proprietari.
E’ vero che le sentenze, in generale, vanno rispettate, pur ritenendole incredibili e con ciò non si intende muovere critiche ma questo non costituisce un impedimento all’azione che il Ministro Giancarlo Galan deve mettere in campo per porvi rimedio.
Sapienti campagne di scavo, hanno reso possibile ricostruire la storia dell’insediamento e ciò non va dimenticato né tantomeno non considerato.
Ciò che meraviglia ancora è il contenzioso ancora in atto per opere edilizie realizzate proprio a ridosso dell’area archeologica e che oggi ne mortificano la pubblica fruizione.
Ancora maggiore stupore è scaturito dal fatto che il Ministero per i Beni Culturali non ha attivato tutte quelle procedure necessarie, atte ad evitare che tornasse all’uso privato tale importante testimonianza Archeologica.
Occorre ricordare che prima dell’intervento della soprintendenza, su tale area c’erano addirittura progetti per edificare immobili e, solo in virtù dell’azione di tutela della CISL FP Beni Culturali nazionale, si è scongiurato tale vandalico, imperdonabile scempio.
Pertanto la CISL ha ritenuto di portare all’attenzione del prof. Andrea Carandini tale vicenda per far si che l’argomento possa essere oggetto di discussione in occasione della riunione del 18 maggio con l’On Ministro e che lo stesso possa trovare le soluzioni idonee per assicurare definitivamente alla pubblica fruizione l’importante patrimonio e l’uso stesso dell’area archeologica.
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