Scippo Antica Abellinum, il commissario ad acta appone i lucchetti al parco archeologico. Guarda le Foto e lo Speciale Video
Pubblicato in data: 17/5/2011 alle ore:20:53 • Categoria: Attualità, Cultura, Video interviste •Lucchetti ai cancelli del parco archeologico dell’Antica Abellinum di Atripalda. Il commissario ad acta Biagio Franza, dirigente del Genio Civile di Salerno, nominato per eseguire la sentenza del Tar di Salerno che ha sancito nei fatti la restituzione dei terreni sui quali ricade l’antica domus romana alla famiglia Dello Iacono, nella tarda mattinata, a sorpresa, ha dato esecuzione alla decisione del Tribunale amministrativo regionale, procedendo ad apporre i sigilli all’area archeologica e chiudendo il cancello di accesso al parco su via Manfredi con due grosse catene e lucchetti. Un blitz che non ha atteso neanche la richiesta avanzata giorni fa dalla Soprintendenza di avere un lasso di tempo maggiore per poter effettuare un inventario dei beni.
Su tutte le furie il sindaco Aldo Laurenzano, che non appena ha appreso la notizia, ha tenuto una conferenza stampa dinanzi al cancello chiuso del parco Abellinum lanciando un nuovo appello.«Sarà necessaria una vera e propria mobilitazione che coinvolga non solo Atripalda e i comuni limitrofi, ma tutta la provincia e la Regione Campania per difendere gli scavi archeologici di Abellinum», commenta il primo cittadino, Aldo Laurenzano sul provvedimento di restituzione dei territori dell’antica Civita alla famiglia Dello Iacono, notificato questa mattina dal Commissario ad acta, nominato dal Tar di Salerno.
«Non riesco proprio a comprendere come possano accadere episodi simili nel nostro Paese: un provvedimento simile ha del paradossale, ma le nostre comunità non possono rimanere a guardare – ha continuato il Sindaco – ancora una volta, siamo stati snobbati e abbiamo appreso del provvedimento soltanto nel tardo pomeriggio, con una nota della Soprintendenza. Vorrei incontrare anche i proprietari per capire le loro reali intenzioni e fare un pò di chiarezza su di una situazione che resta oscura e incomprensibile».
Questa mattina, il Comune di Atripalda ha inviato il fascicolo contenente i documenti della Civita atripaldese alla Procura della Repubblica: «Un atto necessario non tanto perché intravedo gli estremi di un illecito, ma
con la speranza che la Procura ci possa aiutare a capire la situazione. Per lo stesso motivo, lo stesso fascicolo sarà inviato alla Corte dei Conti: spiace ammetterlo, ma sono le uniche due armi che, come Amministrazione comunale, abbiamo».
Cancelli chiusi, sigilli ai container: la richiesta di procrastinare il provvedimento, avanzata dalla Soprintendenza di Avellino, è stata letteralmente ignorata: «Ho avvertito anche i carabinieri della stazione di Atripalda, affinché intensifichino i controlli nella zona degli scavi che, di fatto, restano incustoditi. Ovviamente, i carabinieri dovranno limitarsi a
controllare il perimetro, ma resta comunque un ottimo deterrente per
qualche malintenzionato. Invito tutti i cittadini ad una maggiore allerta, perché stiamo parlando di un patrimonio collettivo di straordinaria importanza».
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