Gargani ad Atripalda rilancia la sfida dell’Udc in Irpinia e in città per la conquista del Comune. Guarda il Foto Servizio
Pubblicato in data: 28/5/2011 alle ore:19:39 • Categoria: Politica, Udc •«Nelle coscienze dei cittadini è maturata la consapevolezza che non funziona più questo sistema di rappresentanza con due blocchi. Da dieci anni abbiamo assistito alla distruzione dei partiti e alla cavalcata di Berlusconi che ha saputo raccogliere l’emotività delle gente, colloquiando con il popolo. Ma questo blocco di destra sta sgretolandosi e per morire, così come sta per sfaldarsi il Pd». Con questo commento, ieri, l’europarlamentare dell’Udc, Giuseppe Gargani, ha analizzato la situazione politica nazionale ed il recente voto amministrativo presso la sezione cittadina dell’Udc di Atripalda. Uno dei primi incontri promossi sul territorio dal partito dello scudocrociato in vista delle Amministrative 2012. A fare gli onori di casa il capogruppo consiliare Paolo Spagnuolo (elogiato da Gargani come “un giovane bravo e preparato che imposta bene i problemi”) e l’ex sindaco Gerardo Capaldo (foto).
In sala presenti i consiglieri comunali Antonio Acerra e Antonio Iannaccone. Ed ancora Michele Mastroberardino, Geppino Spagnuolo, Carmine Capozzi, Flavio Pascarosa, Santino Barile, l’ex segretario comunale Antonio Fraire, Lello Barbarisi, Enrico Giovino, Gennaro Marena, Sabino Imparato, Del Gaizo, il presidente del comitato Landolfi e tanti altri ancora. Nel corso dell’incontro con iscritti e simpatizzanti, Giuseppe Gargani, accompagnato dal candidato alle regionali Vincenzo Lucido, ci è andato giù duro nella sua analisi impietosa di un sistema bipolare in crisi. L’europarlamentare, tornato tra i banchi del Parlamento Europeo dopo aver vinto il ricorso al Consiglio di Stato che gli ha permesso il reintegro a Bruxelles, chiarisce che la rovina del Pdl è di non aver voluto fare il partito.
L”Udc rappresenta l’unica forza politica ad offrire proposte concrete.
La chiave di volta perciò per il partito di Casini, secondo Gargani, deve essere l’organizzazione del partito sul territorio, sfruttando questo periodo di transizione. «I risultati dei ballottaggi conclameranno la fine di questo sistema. A Napoli come a Milano abbiamo fatto bene a non schierarci» e prosegue chiarendo «perciò abbiamo l’esingenza di creare un’alternativa. Non la vecchia Dc, quel tipo di organizzazione ormai non ha più senso. Ma c’è bisogno di un’organizzazione per evitare questa deriva».
A tutti i presenti il leader di Morra de Sanctis conclude dicendo: «Bisogna fare un’azione di smantellamento. Dobbiamo essere pronti ad aggregare. Atripalda deve essere una cellula di questo movimento che si determina nella società. Pronti perciò ad una battaglia per vincere qui il prossimo anno al Comune».
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