Foglia ad Atripalda lancia la sfida del Terzo Polo. Guarda il Foto Servizio
Pubblicato in data: 12/6/2011 alle ore:20:50 • Categoria: Politica, Udc •«L’Udc non va con chi vince, ma chi si allea con noi vince. E’ iniziato il corteggiamento da parte della destra e della sinistra. L’idea di un partito moderato si sta consolidando mentre assistiamo al disfacimento della destra e del Pdl e di Berlusconi che appare non più credibile agli occhi degli elettori». A parlare, è il deputato regionale dell’Udc, Pietro Foglia, ha analizzato la situazione politica nazionale ed il recente voto amministrativo nell’incontro presso la sezione cittadina dell’Udc di Atripalda. Quello con l’ex presidente dell’Asi svoltosi venerdì sera, 10 giugno, è stato il secondo appuntamento promosso sul territorio dal partito dello scudocrociato in vista delle Amministrative 2012 e segue l’incontro avuto con l’eruparlamentare Giuseppe Gargani.
A fare gli onori di casa il capogruppo consiliare Paolo Spagnuolo e l’ex sindaco Gerardo Capaldo (foto).
In sala presente il consigliere comunale Antonio Acerra ed i dirigenti locali Carmine Capozzi, Flavio Pascarosa, Santino Barile, Lello Barbarisi, Enrico Giovino, Gennaro Marena, Del Gaizo, il presidente del comitato Novesoldi Landolfi, Nino De Vinco, Mirko Musto e tanti altri ancora. Spicca anche la presenza in prima fila di Mimmo Landi, in rotta con la Dca di Rotondi.
Nel corso dell’incontro con iscritti e simpatizzanti, Foglia, ci è andato giù duro nella sua analisi impietosa di un sistema bipolare in crisi con un Pdl ormai diviso “in una guerra di bande e che a breve sarà abbandonato dalla Lega. La fine del berlusconismo concorrerà a rafforzare il terzo polo. I segnali già vanno in questa direzione. Un Governo che non potrà ancora durare a lungo perché la tolleranza e la pazienza degli italiani è ormai pari a zero“.
L”Udc con il terzo polo, uscito rafforzato dalle urne secondo Foglia, rappresenta l’unica forza politica di centro ad offrire proposte concrete.
Passando all’analisi provinciale, Foglia non lesina critiche sugli interventi di sviluppo. «In Irpinia sono stati spesi finora 680 milioni di euro. Ma mi chiedo cosa si è realizzato? Niente. Ad ogni crisi di Governo di parla della Banca del Sud, l’araba fenice di cui nessuno sa cos’è o i contenuti» e prosegue parlando di disoccupazione giovanile, comunità montane e Mezzogiorno chiarendo «che più delle chiacchiere ci vogliono pochi progetti ma seri».
A tutti i presenti dice che c’è bisogno di amministratori capaci, e guardando alle prossime amministrative, con una battuta dichiara: «li avrete. Sui rifiuti mi sono scontrato più volte con una vostra conterranea (la De Simone ndr.) che combatte la realizzazione di un termovalorizzatore in Irpinia. Ma per essere autonomi bisogna avere tutto il ciclo. Non abbiamo avuto il coraggio del sindaco di Salerno De Luca nel realizzare un termovalorizzatore. Non è vero che l’Udc ha eliminato la provincializzazione approvando la legge regionale. Solo demagogia. E poi i senatori irpini del Pdl e del Pd che hanno votato la legge nazionale sono in malafede o non la conoscevano?».
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