Istituzioni e gente comune alla marcia silenziosa di protesta contro lo scippo dell’Antica Abellinum. Guarda il Foto Servizio e lo Speciale Video
Pubblicato in data: 17/6/2011 alle ore:01:59 • Categoria: Attualità, Video interviste •«Come abbiamo fatto con i rifiuti e la sanità, con l’acqua costituendoci contro il Governo nazionale, anche per l’Antica Abellinum faremo di tutto affinché la nostra provincia non subisca altre penalizzazioni. Sarà una battaglia che porteremo avanti sinergicamente con le altre istituzioni senza colori politici. Quando c’è la dignità di una città intera, di una provincia, la storia e la cultura non ci sono colori politici». E’ l’impegno assunto dalla Provincia con il presidente Cosimo Sibilia intervenuto alla marcia silenziosa di protesta contro lo scippo dell’Antica Abellinum ad Atripalda.
Oltre trecento persone hanno sfilato ieri sera per le principali strade della cittadina del Sabato per manifestare lo sdegno e lo stupore per la sentenza del Tar di Salerno che ha riconsegnato nei fatti il parco archeologico alla famiglia Dello Iacono. In prima fila i gonfaloni di tanti comuni oltre quello di Atripalda: Aiello, Monteforte, Mercogliano, S.Angelo a Scala, Mirabella Eclano, Ospedaletto. Dietro i primi cittadini con il presidente Sibilia i deputati regionali Rosetta D’Amelio ed Antonia Ruggiero, i consiglieri provinciali con l’onorevole Alberta De Simone, Antonio Caputo e Salvatore Biazzo, tanti politici e consiglieri comunali di ogni forza politica. Ed ancora le associazioni di categoria, la Pro Loco, i boyscout, l’Unpli, l’azione cattolica, la Pallavolo Atripalda, la Cgil e tanta gente comune a sorreggere un lungo striscione «Pro Abellinum, ridateci la nostra storia».
«La Civita rappresenta una ricchezza di tutta l’Irpinia – afferma il sindaco Aldo Laurenzano che ha informato della vicenda la Procura della Repubblica e la Corte dei Conti – Al danno la beffa. Sono stati fatti lavori per il recupero ed il restauro con fondi europei per 4 milioni di euro finanziati dalla Regione». Il primo cittadino ha ripercorso le tappe principali di un’assurda vicenda che ha portato alla restituzione degli scavi al privato: «nonostante fossero stati versati 16 milioni e 600 mila euro come risarcimento e indennità di esproprio. Nel frattempo si sta provvedendo a svuotare gli scavi e di questo sono stato informato ufficialmente. Perciò Atripalda vuol sapere dove va la nostra storia. E’ il momento di dire basta. Non possiamo più subire sempre e vedere questi beni così. Ringrazio tutti i partecipant, qui non ci sono colori politici».
Per il presidente Sibilia: «Nell’ultimo consiglio provinciale, grazie ad opposizione e maggioranza, abbiamo approvato all’unanimità un ordine del giorno per dare sostegno e forza a questo lavoro sinergico che dovrà vederci tutti protagonisti visto l’Irpnia viene spesso maltrattata». Il corteo ha preso il via da piazza Municipio percorrendo le principali strade della cittadina del Sabato, concludendosi in via Manfredi, davanti al cancello degli scavi. Nella suggestiva location a ridosso della cinta muraria si sono succeduti gli interventi delle istituzioni. La serata si è conclusa poi con la musica del dj avellinese Vinyl Gianpy. Una battaglia giusta che vede in prima fila anche la Cgil con il segretario Petruzziello: «Come sindacato scendiamo in campo contro questo scippo per difendere la cultura che deve essere di tutti e non di un privato».
Per l’onorevole Antonia Ruggiero, presidente della VI commissione regionale per la Cultura: «La manifestazione di stasera in difesa del patrimonio archeologico e culturale dell’antica Abellinum ha dimostrato quanto i cittadini e non solo gli enti siano sensibili a questo tema. E’ un segnale che non può passare inosservato In Regione faremo delle audizioni per capire il ruolo e la responsabilità che ha avuto la Soprintendenza in questa storia. Ho chiesto una relazione specifica all’amministrazione comunale, per poter poi sostenere questa causa attraverso la mia commissione e portarla all’attenzione del Ministero per i Beni e le Attività culturali e del sottosegretario Giro dal quale ora attendiamo una risposta». Anche Rosetta D’Amelio conferma il proprio impegno a Palacco Santa Lucia a difesa della Civita: «Mi impegnerò in consiglio regionale con la Ruggiero affinché ci sia una sinergia tra le istituzioni per evitare la privatizzazione di un bene così importante».
A confermare l’avvio di una nuova procedura di esproprio è la dottoressa Fariello della Soprintendenza: «Dopo la sospensiva concessa dal Tar fino al 30 giugno alle modalità di riconsegna – afferma la Fariello – stiamo procedendo ad un inventario dei beni ed avviare ad una nuova procedura di esproprio».
Salvatore Biazzo: «Siamo riusciti ad ottenere una sospensiva fino al 30 giugno e nel frattempo è stata avviata un”altra procedura di esproprio. Questo dimostra che quando ci si mette tutti insieme, senza colore politico, e si vuole fare qualcosa di utile per una comunità come Atripalda, per un patrimonio che appartiene non solo alla città ma a tutta l’Irpinia e a tutta la regione, allora si riesce a fare qualcosa».
Anche la chiesa in prima fila con il parroco don Enzo De Stefano: «Siamo qui ad esprimere la nostra partecipazione e solidarietà – afferma don Enzo – sperando che la Civita possa essere restituita al più presto agli atripaldesi, un bene culturale che appartiene a tutti». Il presidente della Pro Loco atripaldese, Fernando Cucciniello ha invece letto una lettera di monsignor Luigi Barbarito, inviata da Roma, di vicinanza e sostegno alla mobilitazione.
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