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Surroga Arturo Iaione, ieri sera debutto in consiglio di Attilio Strumolo (Pdl) che annuncia: “La Città ha bisogno di scelte coraggiose. A fine seduta mi dimetto”. Ecco l’intervento. Al suo posto subentrerà Tommaso Mazzocca

Pubblicato in data: 30/6/2011 alle ore:14:28 • Categoria: Pdl, Politica

attilio-strumolo-in-consiglioSig. Sindaco, sig.ri consiglieri,
è un onore salutare il Consiglio Comunale di Atripalda nella veste di componente. Vorrei innanzitutto ringraziare il Consiglio per aver votato la surroga dell’avv. Iaione con la mia persona e cogliere l’occasione per un saluto all’avv. Iaione per il valido ed esperto contributo dato sia in qualità di candidato Sindaco per la lista “Al Centro per Atripalda” che di Consigliere Comunale. La sua assenza sicuramente priverà questo consesso di una figura politico amministrativa di notevole spicco.

Il ruolo di Coordinatore comunale del PDL mi impone comportamenti e decisioni che ricadono non solo sul piano squisitamente amministrativo, ma oserei dire anche politico. La città mai come in questo momento necessita di scelte coraggiose; ha bisogno che ognuno di noi nel suo piccolo debba dare un contributo per il suo rilancio.

Atripalda purtroppo negli ultimi 15 anni non è cresciuta e le responsabilità vanno ricercate in tutte le direzioni, non solo in chi ha avuto l’onere e l’onore di governarla. Sicuramente la crisi economica ha giocato il suo ruolo ma molto è stato determinato dalla mancanza di scelte coraggiose e lungimiranti.

É di questi giorni l’iniziativa dell’attuale giunta di prendere in esame l’elaborazione del PUC che dovrebbe disegnare il nuovo quadro urbanistico della città per i prossimi anni. Noi del PDL riteniamo che solo attraverso scelte radicali di natura urbanistica si possa rilanciare un territorio che già ha patito molti danni legati soprattutto alla sua morfologia ed alle sue peculiarità storiche.

É tempo quindi che la città si svegli da un torpore che la vede quiescente da 40 anni nei confronti della Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali che con i suoi diktat e la sua incapacità di valorizzare il sito archeologico dell’antica Abellinum ha di fatto trascinato il paese in un baratro senza ritorno che ci vede relegati ormai in sesta o settima posizione tra i comuni più importanti della provincia, da che eravamo il secondo dopo Ariano Irpino.

La nostra non vuole essere una battaglia contro l’ente di tutela dei beni storico-culturali ma una richiesta vibrante su quello che dovrà essere il futuro di Abellinum. Dobbiamo pretendere senza indugio che la città si sviluppi per le sue peculiarità storiche o che sia incentivata la sua crescita attraverso lo svincolo di quelli che sono gli unici spazi che potrebbero consentirne uno sviluppo razionale.

Lo stesso dicasi per i corsi d’acqua che attraversando il paese in lungo ed in largo, di fatto impediscono la possibilità di un più razionale sviluppo viario e di un piano parcheggi che sia consono alle necessità di una città come la nostra.

Lo stesso dicasi per il commercio che era faro del nostro paese ed oggi sempre più fanalino di coda perché la mancanza di impulsi da parte delle amministrazioni e l’assetto territoriale di Atripalda ne hanno impedito lo sviluppo.

Atripalda dunque è ad un bivio ed il PDL nei prossimi mesi, non solo dai banchi di questo consiglio, ma anche nella comunità darà il suo fattivo contributo a che il paese esca dalla stagnazione. Noi facciamo appello a tutte le forze politiche responsabili della gestione della città affinché in uno sforzo comune si possa ridare linfa vitale a quella che un giorno era la culla del commercio irpino e forse anche regionale.

È per questi motivi che, dovendo concentrare il mio impegno in qualità di coordinatore del PDL alla fine della seduta rassegnerò le mie dimissioni da Consigliere Comunale, aprendo le porte del Consiglio ad un valoroso militante del nostro partito, Tommaso Mazzocca, che potrà sicuramente dedicarsi con il massimo della serietà e dell’impegno al ruolo istituzionale che lo attende.

Il mio non è un addio né un voler snobbare la volontà popolare; sono e resto a disposizione del mio paese per contribuire alla sua crescita; ma ho il dovere, in un momento così difficile non solo per il mio partito ma anche per Atripalda, di fare spazio ad altre forze di nostra appartenenza per allargare il consenso e per gettare le basi per una nostra fattiva partecipazione, da protagonisti, al governo futuro della città.

Attilio Strumolo

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