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Via libera al Bilancio di previsione 2011 tra polemiche e duri scontri in consiglio comunale. Guarda lo Speciale Video

Pubblicato in data: 30/6/2011 alle ore:10:00 • Categoria: Politica, Video interviste

dsc_0517La lunga notte del Bilancio di Previsione 2011 in consiglio comunale ad Atripalda. E’ approdato ieri sera nell’assise consiliare la discussione sullo schema di Bilancio, l’ultimo per l’amministrazione di centrosinistra targata Laurenzano prima delle elezioni amministrative del prossimo anno. Un documento segnato dalla diminuzione dei trasferimenti statali per 300 mila euro, nessun aumento delle imposte ma anche una sostanziale carenza di liquidità di cassa legata alla mancata alienazione del Centro Servizi via San Lorenzo. «Il primo strumento finanziario che non prevede alienazioni di beni comunali a copertura di spese correnti o di disavanzo di cassa. Si tratta di un risultato eccezionale, tenuto conto della situazione debitoria di partenza del Comune e degli enormi sacrifici che sono stati fatti per evitare il dissesto finanziario dell’Ente – commenta il sindaco di Atripalda e delegato al Bilancio, Aldo Laurenzano -. Abbiamo raggiunto il pareggio di bilancio, nonostante i pesantissimi tagli che sono stati effettuati dal Governo che per il prossimo anno saranno pari a trecentomila euro e tra due anni, il taglio si preannuncia ancora più sostanzioso. Nel bilancio di previsione 2011 non c’è disavanzo, perché il pareggio è stato raggiunto grazie ad un’azione amministrativa organica e rigorosa che punta alla lotta dell’evasione fiscale, al rispetto delle regole del codice della strada e agli introiti derivanti dagli oneri di urbanizzazione, insomma, un bilancio sano che punta su entrate di natura propria. Ma la virtuosità di questo strumento finanziario non sta solo nelle maggiori entrate, ma anche nella ulteriore riduzione delle spese di gestione e nella contrazione dei costi. Anche le maggiori spese correnti, infine, saranno finanziate dalle maggiori entrate previste. Ci troveremo a dover fronteggiare nuovamente delle difficoltà legate alla liquidità di cassa, anche a causa della mancata vendita del Centro Servizi, ma il percorso intrapreso è quello giusto e ci porterà verso il risanamento complessivo delle casse comunali».

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Con il bilancio di previsione discussione anche sul Piano triennale delle Opere pubbliche illustrato dal delegato Tony Troisi. Opere in continuità con gli anni precedenti. Tra gli interventi più importanti per quest’anno spicca la realizzazione della rotatoria in via Appia, all’ingresso del raccordo autostradale Av-Sa. Un bilancio di previsione sul quale le opposizioni hanno dato battaglia in aula. «Un bilancio aleatorio e virtuale – attacca il capogruppo di Fli Antonio Prezioso così come è stato negli anni precedenti. La quadratura si ha solo grazie all’aumento delle entrate relative alle multe per il codice della strada, alle entrate straordinarie e pertanto non ripetibili ottenute con il recupero dell’evasione Tarsu e Tosap. Un bilancio che quadra perciò sulla carta ma che in sostanza continua a consegnarci un comune in uno stato finanziario estremamente deficitario soprattutto dal punto di vista della liquidità anche per la mancata vendita del Centro Servizi». Per il capogruppo del Pdl, Massimiliano Del Mauro invece: «Notiamo sempre e comunque un ricorso forse eccessivo alle anticipazioni di cassa e il nodo e che si continua a far fronte alla spesa corrente con entrate aventi carattere occasionale e difficile realizzazione, vedi l’alienazione del Centro Servizi, disposta e non realizzata orami da anni. Lo strumento previsionale quadra solo da un punto di vista algebrico, la realtà è che al momento si possono contare oltre due milioni di insoluti. Occorre quindi una più radicale manovra di ammodernamento della macchina comunale che facci il paio con le buone intenzioni».

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In apertura dei lavori la surroga del dimissionario Arturo Iaione, capogruppo della minoranza di “Al Centro per Atripalda“. Al suo posto il primo dei non eletti, l’imprenditore Attilio Strumolo, invitato dal sindaco a rimuovere l’incompatibilità per aver avviato azioni legali nei confronti dell’Ente. Ma Strumolo, nel suo discorso, in aula, ha annunciato, di dimettersi a fine seduta, per fare spazio al secondo dei non eletti, Tommaso Mazzocca che ha aderito al Pdl. «Ringrazio per la surroga – ha spiegato Strumolo -. Il ruolo di coordinatore del Pdl mi impone delle scelte coraggiose nell’interesse della città in questo periodo. Negli ultimi 15 anni Atripalda non è cresciuta non solo per chi ha avuto l’onore e l’onere di governare per non avere effettuato scelte coraggiose, che ci auguriamo vengano sollecitate alla Soprintendenza nell’interesse del paese. Come Pdl riteniamo che solo con scelte radicali in natura urbanistica si possa rilanciare un territorio per far risvegliare la città da un torpore. Il Pdl nei prossimi mesi, non solo dai banchi di questo consiglio, farà in modo che il paese esca da questa stagnazione. Facciamo perciò un appello a tutte le forze politiche».
Sulla comunicazione del sindaco relativa alla nuova giunta targata Pd-Sel e la conferma di tutte le deleghe interviene il consigliere La Sala: «I consiglieri comunali vogliono capire. Il sindaco ha deciso di rimuovere dagli incarichi gli assessori, vorrei che su questo ci fosse un minimo di chiarezza nella sede ufficiale, il consiglio comunale, per decidere la sorte della sua giunta. L’avvocato Iaione ha fatto una valutazione politica. Vogliamo capire qual è la ragione che ha bloccato l’attività amministrativa e ha portato a questa nuova giunta. In più di un’occasione i destinatari delle deleghe non hanno accettato, come leggiamo dai giornali, vorrei che ciò fosse chiarito in consiglio comunale. Sviluppo, prospettive, futuro non devono essere parole al vento, su questo tema il sindaco non deve essere reticente». Segue l’intervento di Antonio Prezioso: «Una vicenda così importante non può passare in sordina. Una situazione che, come ha sottolineato La Sala, ha congelato l’azione amministrativa per lungo tempo. La comunicazione di questa sera conferma che abbiamo assistito in realtà a nuovi posizionamenti in vista della prossima campagna elettorale. Chiedo che i rappresentati venuti fuori possano chiarire le loro posizioni in campo. Il ruolo del consigliere Iaione trova conferma in quella che era la mia posizione quattro anni fa del partito che mi sosteneva, ossia che non avremmo dato appoggio a chi non si sarebbe differenziato dalla lista di centrosinistra».
Massimiliano Del Mauro: «In riferimento a quello che è stato detto verso Iaione, debbo far notare che in quattro anni chi ora lo indica come la stampella del centrosinistra, ha cambiato morfologia in consiglio comunale. Nell’intervento di Attilio Strumolo si legge l’esigenza di voler tornare ai partiti per restituirgli il proprio ruolo di funzione sociale volta a favorire l’attività dell’amministrazione».
Tony Troisi: «Non riuscendo a uscire da questa empasse abbiamo comunicato al sindaco la nostra proposta, la nostra disponibilità a uscire dalla giunta per il completamento della consiliatura»
Poi l’attacco di Antonio Tomasetti: «Sicuramente la chiusura della crisi meritava qualche passaggio in più, laurenzano ha una sorta di allergia alla politica» e la risposta di Laurenzano, «il compito del sindaco è bel altro, amministrare, punto». Di nuovo l’ex capogruppo di maggioranza: «Molti pensano che la politica sia una cosa astratta diversa dalle cose concrete, quando scoppiano le crisi ci si accorge che non è astratta. La gente ha pensato e poi ha votato in base al programma contenuto, su questa cosa non mi trovo d’accordo. Lo scrupoloso consigliere La Sala può vedere che la giunta è stata fatta il 4 maggio e le nuove deleghe il 9 maggio, quindi l’azione non si è fermata. Condivido il fatto che sia difficile stare nei partiti politici. Rispettare le regole non è semplice perché ognuno cerca la propria visibilità e strutturazione che non fa piacere a tutti. Cerchiamo di capire che istituzionalmente i partiti fanno parte integrante del nostro sistema. Nel 2007 abbiamo creato una lista del centrosinistra avviando il percorso di nascita del partito democratico. Quella creatura era la vera novità del panorama politico italiano, nel tempo hanno capito che quel partito sarebbe cresciuto e ora i sondaggi lo danno al 30%. Un elettorato moderato che quando si sposta determina la vittoria. Nel 2007 abbiamo sottoscritto un programma politico che è ancora valido e che oggi conta otto iscritti. La lista Centrosinistra per Atripalda doveva assumersi le proprie responsabilità». Franco Landi: «I problemi a volte si risolvono in tempo reale, la Provincia ha già avviato dei lavori. Le Istituzioni sul territorio riescono a dare risposte quando si convincono che è opportuno intervenire. Il bilancio di previsione dovrebbe essere approvato già a dicembre ma ci sono dei rinvii di natura fisiologica. Esprimo il mio apprezzamento per il lavoro svolto da parte del delegato e della giunta». Del Mauro: «Per quanto riguarda il piano ci auguriamo che nei prossimi anni si arrivi prima. Queste sono cose presenti già dl 2007, ma senza finanziamenti non si va avanti. Come l’adeguamento degli edifici scolastici. Se avessimo potuto votare punto per punto avremmo mostrato delle perplessità. Ci auguriamo che arrivino questi finanziamenti per lavori importanti come quelli degli edifici scolastici che non si devono rimandare oltre. Noi siamo perplessi perché questo rischia di rimanere un bel libro dei sogni, non so cosa si realizzerà di tutto questo. E’ difficile dire di no, ma resta la perplessità per le opere del piano strategico in cui Atripalda doveva ospitare un punto di distribuzione».

consiglio comunale

La votazione registra 14 voti favorevoli della maggioranza, 4 astenuti e il voto contrario di La Sala.
Si passa all’approvazione del piano di alienazione immobiliare 2011, su cui relaziona Luigi Adamo e successivamente al dibattito sul bilancio dopo l’intervento del sindaco Laurenzano. Il consigliere La Sala solleva critiche sulla revisione dei conti, «Questo è un bilancio finto, virtuale, il primo cittadino ha detto che è in pareggio senza le alienazioni ma alle prossime elezioni sarà condannato a fare il sindaco perché non ci sarà nessuno che si vorrà candidare, chiunque si troverà davanti una situazione di dissesto. Questo bilancio è carente. Ecco perché rassegno al consiglio comunale la necessità di un surplus di attenzione, in questo modo stiamo compromettendo la vita finanziaria, civile e sociale della nostra comunità».
Del Mauro: «Ci troviamo davanti a un bilancio che non ci piace sempre per gli stessi motivi evidenziati dal 2006, stiamo sempre a dire le stesse cose. I non posso per l’ennesima volta non evidenziare che abbiamo un buco di oltre 2 milioni di euro».
Tony Troisi: «Il bilancio di previsione è uno strumento principe. Purtroppo devo dire che il tempo che abbiamo potuto dedicare alla stesura di questo strumento contabile è stato abbastanza breve, non siamo stati coinvolti. Nonostante le difficoltà noi consiglieri del gruppo consiliare Centrosinistra per Atripalda pensavamo ad una diversa gestione della spesa indirizzata verso il commercio fisso, parco Acacie, iniziative a sostegno degli anziani, risorse per contributi alle istituzioni scolastiche per le spese quotidiane, Pro Loco per le spese di gestione del punto informativo turistico, contributo alla Misericordia, Giullarte. Tutte risorse da ottenere attraverso una diversa gestione della distribuzione della spesa. Pur essendo compromessa l’alleanza di governo della nostra lista del 2007 per senso di responsabilità nei confronti dei cittadini votiamo a favore».
Il sindaco Aldo Laurenzano con toni accesi: «Ora l’amministrazione ha sbagliato tutto? Qual è l’alternativa? Invito voi a dirlo. Petrolio non ne abbiamo, cosa dobbiamo fare? Ringrazio la stima e fiducia della giunta».
Infine, a notte inoltrata, l’assessore Nancy Palladino chiede ed ottiene l’approvazione dall’aula di una delibera che impegni il sindaco e il consiglio a intraprendere tutte le iniziative legali e non per salvare l’antica Abellinum che incassa i voti favorevoli all’unanimità.
Slittati al prossimo civico consesso la nomina dei componenti Consiglio tributario; la modifica al regolamento Albo fornitori e l’adesione al patto dei sindaci per promuovere azioni positive di risparmio energetico.

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