Antica Abellinum, vicina la riapertura del sito archeologico. Laurenzano diffida nuovamente la Soprintendenza
Pubblicato in data: 16/9/2011 alle ore:17:57 • Categoria: Attualità •Si avvicina a grandi passi la probabile riapertura del sito archeologico dell’Antica Abellinum. Questo, in sintesi, l’esito del tavolo tecnico che si è svolto nella sede della Soprintendenza ai Beni Archeologici a Salerno e che ha visto la partecipazione della Segretaria Generale del Comune di Atripalda, Clara Curto e dell’assessore delegato al Parco Archeologico, Nancy Palladino. «La prossima settimana la Soprintendente Adele Campanelli emetterà un’ordinanza di apertura del sito, considerato che quegli scavi sono di proprietà della collettività e non del privato, come testimoniano i lavori svolti nel corso degli anni, tra cui la recinzione e la copertura della domus e, soprattutto, la fruizione pubblica che ha sempre interessato l’intera area – spiega l’assessore Palladino – basta ricordare l’ultima Via Crucis e le numerosissime attività organizzate dall’Amministrazione comunale, dalla Pro Loco e dalle altre associazioni presenti sul territorio atripaldese. Non solo. Esistono delibere di Consiglio comunale che ne affermano la pubblica proprietà e l’utilizzo per incrementare il turismo e lo sviluppo del territorio». In questo senso, la Soprintendenza di Avellino e Salerno ha richiesto al Comune un accurato dossier che contenga tutte le attività svolte negli ultimi anni nell’area: «La Soprintendenza ha deciso di tutelarsi ulteriormente da un punto di vista legale, affidandosi a uno studio di avvocati che ricostruiranno l’intera vicenda di Abellinum – continua Palladino – è la testimonianza concreta che la Soprintendenza ha finalmente capito la delicatezza della vicenda e si sta muovendo in tal senso, coinvolgendo maggiormente anche l’Amministrazione comunale. Speriamo che già dalla prossima settimana, l’area sia di nuovo fruibile ai cittadini».
La linea difensiva della Soprintendenza dovrebbe basarsi proprio sul Decreto Legge 6 luglio 2011, n. 98 “Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria”, che all’art. 34 introduce il nuovo articolo 42-bis del D.P.R. 327/2001 che disciplina l’utilizzazione senza titolo di un bene per scopi di interesse pubblico. Tale norma si è resa necessaria a seguito dell’incostituzionalità (Corte Costituzionale n. 293 del 2010) dell’art. 43 testo unico espropri che regolava la materia. In questo modo, la Soprintendenza e quindi il Ministero per i Beni e le Attività Culturali potrebbe “riprendersi” l’area e acquisirla al proprio patrimonio indisponibile, corrispondendo una percentuale forfettaria del valore venale del bene. Il Sindaco di Atripalda Aldo Laurenzano, però, continua a pressare la Soprintendenza, chiedendo spiegazioni e soprattutto delucidazioni rispetto al futuro dell’area e al futuro degli oggetti custoditi nella Civita. Una quindicina di giorni fa, il Sindaco ha scritto alla Campanelli e non ricevendo nessuna risposta rispetto alle sue richieste, ha deciso di diffidare la Soprintendenza.
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