Edilizia e sport, il Cfs in gara a “Ediltrophy 2011”
Pubblicato in data: 29/9/2011 alle ore:07:22 • Categoria: Attualità •Il Centro per la Formazione e la Sicurezza in Edilizia della provincia di Avellino ad “Ediltrophy 2011“: gara nazionale di arte muraria che premia la qualità e le migliori perfomance nella costruzione di un manufatto edilizio. Sabato 1 ottobre a Salerno, in piazza della Concordia, la fase regionale della competizione promossa dalla locale Scuola Edile ed organizzata su scala nazionale dal Formedil (Ente per la formazione e l’addestramento professionale in edilizia). Qui i migliori mastri muratori ed apprendisti delle scuole edili campane si sfideranno nel realizzare, a “regola d’arte”, un’opera muraria nel minor tempo possibile seguendo uno o più disegni tecnici proposti dal Formedil. L’Irpinia sarà rappresentata dal Cfs di Avellino che porterà, nel capoluogo salernitano, un team di due squadre composte ognuna da due maestranze da far concorrere nelle rispettive categorie mastri ed apprendisti. In gara per la categoria “junior” Nicola Voglino e Antonello Masullo, mentre la coppia di lavoratori irpini per la classe “senior” è formata da Daniele Merino e Carmelito Napolillo. Nel dettaglio, la prova sportiva consiste nel costruire una panchina con base rettangolare composta da una parte inferiore intonacata di forma trapezoidale ed una superiore realizzata con mattoni a faccia vista. Chi supererà lo step campano, avrà la possibilità di partecipare alla finale che si terrà l’8 ottobre al Saie di Bologna: il palcoscenico più importante in Europa per il settore delle costruzioni. Giunta quest’anno alla sua quarta edizione, la manifestazione premia la qualità e la professionalità in edilizia. L’idea alla base di Ediltrophy è quella di promuovere un’immagine positiva del lavoro nel settore dell’edilizia e della formazione professionale, premiando la qualità del costruire, la competenza e la professionalità di chi lavora in un comparto di cui troppo spesso si parla facendo riferimento solo al lavoro nero e al dramma degli infortuni sul lavoro. Il fine ultimo è, dunque, proporre all’attenzione pubblica un’altra immagine del lavoro edile altrettanto reale e diffusa sul territorio nazionale: quella positiva ed edificante di chi lavora bene e ad alti livelli per realizzare strutture solide, seguendo norme di sicurezza e parametri di qualità.
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