gioved� 28 novembre 2024
Flash news:   Puc, l’ex sindaco Geppino Spagnuolo critica lo strumento urbanistico: “Si vuole cementificare la città con la scusa della perequazione” Il mare d’autunno nei versi di Maurizio De Vinco Alla Camera dei Deputati presentato “Il terzo paradigma” scritto dal professore Sergio Barile e Sabino Morano Detenzione e Spaccio di stupefacenti: i Carabinieri di Atripalda arrestano un 46enne Cgil Avellino con Laika e Lupus in Fabula in piazzetta degli Artisti per ricordare il 23 novembre Frode finanziaria a un commerciante atripaldese: sottratti 115mila euro Il Consorzio dei Servizi sociali A5 incassa un finanziamento da 200 mila euro per politiche verso le famiglie “CSI. È stato un tempo il mondo”: il libro di Zoppo allo Spazio Laika L’Avellino Basket supera l’ostica Nardò La Scandone Avellino espugna Monopoli

Consiglio comunale, la maggioranza resta divisa: il sindaco respinge le dimissioni degli assessori del Pd mentre il “Centrosinistra” e Sel dichiarano chiusa l’esperienza politica. Guarda il Fotoservizio e il Video Servizio

Pubblicato in data: 12/10/2011 alle ore:22:30 • Categoria: Politica, Video interviste

consiglio comunale 12 ottobreVia libera al Rendiconto di gestione 2010 (12 voti a favore e 6 contrari) e alla Salvaguardia degli equilibri di bilancio 2011 (11 voti a favore e 6 contrari), che evita il commissariamento dell’Ente, ma la maggioranza di centrosinistra al Comune resta profondamente divisa. Toccherà al sindaco Laurenzano ora mediare. E’ questo l’esito del consiglio comunale durato oltre sei ore.
Il primo cittadino in aula respinge le dimissioni degli assessori Pd mentre il gruppo “Centrosinistra per Atripalda” dichiara l’esperienza politica nata dal 2007 chiusa e restituisce le deleghe avute fuori giunta. Anche Sel si dichiara indisponibile a proseguire l’esperienza amministrativa in giunta e dichiara l’appoggio esterno, valutando di volta per volta gli atti da approvare.
Ad inizio seduta il sindaco ricorda la prematura scomparsa della dipendente comunale Carmelina Battista. Anche il gruppo Pdl ricorda la dipendente per il senso di attaccamento al lavoro. Un punto di riferimento all’interno degli uffici comunali per la grande disponibilità sempre mostrata. Il consigliere La Sala ricorda anche la scomparsa di Luigi Capasso. Unanime il cordoglio espresso. Dal consigliere Maurizio De Vinco arrriva la proposta di intitolazione della sala consiliare a Carmelina Battista e al compianto Guanci una sala dell‘Utc.
consiglio comunale 12 ottobrePoi si passa alla mozione d’ordine presentata dal capogruppo consiliare dell’Udc Paolo Spagnuolo che chiede, nell’interesse dei cittadini, di chiarire preliminarmente con una discussione la crisi politica amministrativa: «Lo chiediamo perché ce lo chiedono i cittadini che non hanno capito una crisi che, mentre si consumava, ha portato alla paralisi dell’attività amministrativa con accuse reciproche che vanno spiegate in un periodo in cui non già non si gode di grande fiducia. Riteniamo che vi sia un obbligo morale da parte vostra».
Risponde Laurenzano: «Si è dato molto risalto ad un modo di vedere diverso e a contrasti. Non c’è stata paralisi, solo due giunte non sono state fatte. L’opinione pubblica è ben informata poi. Il momento amministrativo va avanti visto che il centrosinistra conferma la volontà di continuare. Resta l’aspetto politico su come va la sezione cittadina sollevato dal sottoscritto con grande clamore. Ma la gente non vuole sapere dei problemi politici ma di quelli amministrativi. Per cui per rispetto dei cittadini mi impegnerò fino all’ultimo per portare avanti questo mandato. Se è possibile stiamo vedendo di recuperare. Mi sto muovendo in questo senso. Voglio verificare. In questi mesi c’era un giunta che non rispecchiava in pieno tutta la compagine. Vorrei perciò un giunta di centrosinistra compiuta con chi fino adesso ha collaborato con noi. Verificherò la disponibilità del gruppo Centrosinistra. Ho appreso che Sel non è disposto a rientrare in giunta. Mi muoverò lungo questo cammino. Anche con tutte le mie uscite consegnerò alla storia un città senza più disavanzo».
consiglio comunale 12 ottobreA prendere la parola l’ex assessore di Sel Luigi Adamo: «Il sindaco ha riportato la mia volontà di non rientrare in giunta. Indisponibilità mia e del partito. Questa indisponibilità è stata dichiarata sin dall’inizio della crisi con un documento politico nel quale il mio partito ha fatto presente che non c’erano più le condizioni per andare avanti. Prendevamo atto di una situazione che era nei fatti dopo una crisi durata cinque mesi. Se a cinque mesi dalla chiusura si ingenera un cortocircuito, mentre grazie agli sforzi fatti da tutti in questo momento incominciamo a vedere la luce. Noi siamo stati posti di fronte ad uno stop dovuto ad una crisi interna al Pd, generata dalle esternazioni del sindaco che poi si è avviato in un confronto che più che politico è di tipo personale tra Laurenzano e Alvino. Per cui rispetto a questo stop che ci ha visto incolpevoli, dobbiamo ritenere che si metta in conto la fine dell’esperienza amministrativa che è in grave crisi. Rispetto ad una crisi dannosa, non deroghiamo nel tornare indietro. Una crisi non indolore, inutile che la si ricompone non in modo chiaro. Proprio per questo consiglio comunale 12 ottobreconfermiamo la nostra scelta. Al sindaco che ha parlato della necessità di arrivare ad un quadro più moderato della compagine di centrosinistra, questo denota il suo imbarazzo verso Sel, che poi non è estremista. Invece su molte questioni sono stato io il punto di riferimento della moderazione rispetto ad altre posizioni estremiste. Se ci sarà un ricomposizione, è chiaro che anche per il rispetto che porto per il lavoro fatto, su questi due provvedimenti di bilancio voterò a favore. Su tutti quelli che vedono un lavoro espresso dall’amministrazione in cui ho creduto e dalla quale, senza colpe, ne debbo prendere le distanze. Gli altri provvedimenti saranno valutati volta per volta. Di questa esperienza c’è molto di buono ma il futuro centrosinistra deve prender quello di buono che c’è in questa amministrazione e abbandonare il negativo».
Per il capogruppo del “Centroinsitra per Atripalda”, Tony Troisi: «Sgombriamo il campo sulla richiesta del sindaco di far parte della nuova giunta. Abbiamo dovuto registrare una nuova crisi questa volta ancora più vicina alle elezioni amministrative e ancora una volta voluta dal Pd per problemi di natura politica al suo interno. Abbiamo dovuto subire questa crisi. Una crisi che non si può risolvere con una proposta di ricomposizione che passa attraverso l’ingresso del Centrosinistra per Atripalda. Ringrazio il sindaco per la sensibilità che ancora una volta dimostra e la convinzione che non ci può essere un centrosinistra se manca una componente importante. Ma registriamo una mancanza di iniziativa in tal senso del principale partito che consiglio comunale 12 ottobrecostituisce il centrosinistra che rivendica la centralità che non va annunciata ma va perseguita con fatti concreti. Da maggio non abbiamo registrato nessun segnale di discontinuità portati avanti da questo partito. Non è possibile rientrare in giunta senza segnali forti. La gente non capirebbe e penserebbe solo ad una questione di poltrone a cui non siamo assolutamente legati come abbiamo dimostrato. Per cui annuncio la nostra indisponibilità al rientro in giunta ed il grande malessere che stiamo vivendo. A maggio 2011 abbiamo fatto un passo indietro per consentire la ricomposizione della crisi e scongiurare un lungo commissariamento. Ma da maggio ad oggi non ci sono state azioni politiche che andavano nella ricostruzione di un rapporto che si era lacerato. Perciò non avendo registrato risposte adeguate alle problematiche sollevate con forze dal sindaco, comunichiamo la nostra consiglio comunale 12 ottobreindisponibilità a rientrare in giunta e di rimettere nelle mani del sindaco le deleghe. Ritengo conclusa l’esaltante esperienza del centrosinistra del 20o7. Non farò mancare per senso di responsabilità il voto favorevole sul Rendiconto e sulla Salvaguardia ma ci riserviamo volta per volta e valuteremo i provvedimenti della nuova maggioranza». Il capogruppo del Pd, Antonio Tomasetti: «C’è una volontà di isolare il Pd non da oggi. Avevamo pensato di rinviare questo dibattito perché la crisi non è totalmente risolta visto che c’è stata una forte incrinatura nei rapporti tra il sindaco ed il Partito Democratico. Crisi determinata da un’intervista rilasciata a freddo, ma non tanto. C’è voluta la moderazione e il ritrovarsi intorno ad un tavolo. Sembra che il Pd voglia monopolizzare una situazione. Ma se è stato chiesto questo chiarimento. Il sindaco spiegava in quella intervista che non condivideva quello che fa e le posizioni politiche assunte dal circolo territoriale del Pd. Quindi lo abbiamo inviato a dialogare con la dirigenza provinciale visto che con quelle cittadine non accadeva. E lì si sono appianate. La questione non esiste: nel Pd di Atripalda non c’è questione etica e non c’è conflitto d’interesse. E questo è una parola definitiva. Siamo ben lontani da quei tecnici che si occupano di politica e reinventavano i piani regolatori. Questa questione non c’è nel Pd di Atripalda. Se questo erano le preoccupazioni del sindaco le chiariamo pubblicamente.

consiglio comunale 12 ottobre

Quello che non accettiamo è il sospetto e il gossip. Chi fa politica deve attenersi ai fatti. Sui rapporti tra noi e il sindaco c’è stato un chiarimento e il primo cittadino ha assicurato di voler restare nel Pd. Per cui si è rinnovata la possibilità di riaprire il centrosinistra com’era originariamente. A maggio noi ci siamo assunti la responsabilità di governare visto che gli altri si sono tirati fuori. Ma chi si prendeva la responsabilità di governare e firmare gli atti? Ci deve essere qualcuno: è comodo fare i distinguo. Anche il Pd poteva fare così ma siamo stai eletti per amministrare. Noi abbiamo preparato un documento di ricongiunzione con il sindaco che per sua iniziativa ha voluto riaprire il discorso con tutti. E’ l’autentica genuina volontà di voler perseguire questa strada. Ma intanto siamo disponibili ad amministrare la città. Ma che senso ha votare il Bilancio e poi non amministrare, meglio far cadere l’Amministrazione! Abbiate il coraggio!! Sicuramente si vuole isolare il Pd e martoriarlo ma noi non siamo per le poltrone. Abbiamo chiesto al sindaco di fare tutte le riunioni di maggioranza e le giunte con i capigruppo ma ci è stato negato per dimostrare che l’Amministrazione con il Pd arrancasse. Siamo tutti d’accordo ad evitare il commissariamento e portare l’amministrazione in modo decoroso alla fine naturale. Non ha senso dire che si vota il Rendiconto senza dire poi che si fa caricando tutto sul Pd. Noi non ci mettiamo sulle spalle tutta la responsabilità di governare con alleati che fanno opposizione interna. E’ troppo comodo. Chi si è assunto la responsabilità dal 20o7 deve governare. Ma chi deve prendere l’iniziativa? Non ho mai ricevuto un invito dal centrosinistra a discutere qualcosa. No perché la tesi è quella di dimostrare che il Pd ha impallato l’Amministrazione. Se questo è stato fatto con le deleghe figuriamoci senza. Perciò c’è bisogno d chiarezza. Per cui noi siamo disponibili continuare ma la stessa disponibilità deve essere data anche dagli alleati».
L’opposizione con La Sala (MèL): «Un piatto avvelenato come si fa a non capire quello accaduto a maggio. Se è vero che una parte si è consumata su una presunta approvazione di un presunto progetto. Poi si è detto che il progetto non è ancora pronto. M allora questo progetto c’è o non c’è? E il sindaco lo sa? Quando invoca il conflitto d’interesse lo sa che potrebbe riguardare anche componenti della sua maggioranza e che potrebbero essercene altri. Chi ha la principale responsabilità della maggioranza. Noi ci troviamo in una crisi non risolta. Una coda velenosa di una crisi non risolta. Poi ci trovero la coda velenosa del dissesto probabile che toccherà alla nuova amministrazione. Avete proceduto pubblicamente oggi finalmente ritorniamo al prezzo di partenza sul centro Pmi: non so se in questa procedura non si profilano responsabilità. Abbiamo svalorizzato un bene». La Sala solleva anche la questione relativa alla notifica delle diffida della Prefettura «notificata solo ieri 11 ottobre pervenuta via fax dopo due prediffide del 15 settembre. Giunta il 6 dicembre 2011. Via fax quindi venti giorni a partire dall’11 ottobre. Non è vero che le giunte sono state solo due. Che senso di responsabilità c’è. Questo è accanimento terapeutico per qualcosa che non c’è».
Antonio Prezioso (Fli): «Tomasetti ha sgombrato il campo da zone d’ombra, o si è dentro o si è fuori. I cittadini si aspettano risposte su questioni. Nel punto in cui siamo arrivati è difficile andare avanti. L’ombra del commissariamento a questo punto non deve far più paura. Una soluzione netta . E’ inutile continuare con l’accanimento terapeutico. Siamo giunti ad un punto di non ritorno. Spero che si esca da una posizione chiara e netta».
consiglio comunale 12 ottobreSpagnuolo (Udc): «A volte il sindaco pare che amministri un’altra città. Non si capisce come mai la giunta approvi il rendiconto il 27 luglio scorso e si arrivi solo oggi dopo una diffida. Oggi uno scatto non può’ mancare».
Sindaco: «Resto sconcertato per tanta rissosità ed animosità. Credo ai valori della solidarietà. Ci stiamo scannando per i problemi che ci stanno. Verrebbe la voglia di staccare al spina ma non lo faccio per evitare il peggio. Sto qua per senso di responsabilità ma quando sto nel mio studio sono tranquillo. Questo non lo riesco a capire. Ringrazio la maggioranza tutti: non contrasto, prendo le distanze dalla linea politica del Pd cittadino ma sono uomo del Pd. Il 27 maggio abbiamo preso un impegno, invito a ritrovare quello spirito e un minimo comun denominatore per andare avanti. Non abbiamo niente da dividerci e spartirci. Ma che interesse abbiamo? Che ci stiamo spartendo? Allora vogliamo salvare Atripalda? Prego tutti all’unità. Dal punto di visto amministrativo vogliamo andare avanti? Allora resto qui fino all’ultimo per andare avanti. Ringrazio anche l’opposizione ma qui non è casa nostra. Parliamo del Pd: ma chi verrà dopo di noi che si troverà? La gente deve capire. Fin quando sto qua faccio il mio dovere fino all’ultimo. Accolgo la proposta di Tomasetti».
Arriva la prima sospensioen del consiglio comunale. Ma il sindaco incontra solo il Pd visto che il gruppo Centrosinistra e Sel restano fermi sulle proprie posizioni. Alla ripresa dell’interruzione colpo di scena e tensioni.
Tomasetti (Pd): «Come gruppo abbiamo deciso di aderire all’appello del sindaco molto accorato e carico di passione e saremo in aula e voteremo il consuntivo facendo per grande senso di responsabilità al sindaco. Laurenzano che resta un grande uomo che ha dato molto di più a questa città rispetto a quello che appare. Così come abbiamo fatto ogni sforzo per ricomporre con il sindaco. Farne tutto per ricomporre lo schieramento utile per il governo della città. Abbiamo riflettuto e ritenuto di diffidare il sindaco per il prosieguo dell’iniziativa. Diamo al sindaco un mandato esplorativo per ricomporre il quadro e oggi votiamo il consuntivo per scongiurare il commissariamento. Il Pd è un partito di centrosinistra fatto di persone ragionevoli sedute ad un tavolo. Il Pd ha interesse a ricomporre anche con il Centrosinistra per Atripalda visto che siamo complementari con parti di uno stesso schieramento. Il nostro auspicio è questo: evitiamo il commissariamento e diamo mandato a Laurenzano di ricomporre il quadro. Noi gli staremo vicino con tutti i fatti su un patto di fine consiliatura, completando il nostro iter dando al paese risultati che stanno maturando ma che necessitano di essere conclusi».
laurenzano-commossoLaurenzano si commuove: «C’è sempre l’uomo. Il capogruppo Tomasseti mi ha fatto commuovere. Il valore dell’uomo è questo. Il partito è anche questo si discute. Del valor dell’uomo ti sono grato».
Del Mauro (Pdl): «Prendiamo atto che qualcosa di miracoloso si è svolto, con il ribaltamento delle tese del Pd. Che se non ricordo male aveva chiesto a tutti gli alleati un incondizionato sostegno agli alleati senza se e senza ma che fosse da preludio ad un accordo più ampio. Ma ad una riunione nella sospensione a cui ha partecipato solo il Pd non so come hanno avuto le rassicurazioni da tutti gli alleati. Il Pd ha fatto una richiesta che non può frettolosamente riattivare. Ci vuole una dichiarazione di tutti per veder se ricompattare la maggioranza».
consiglio comunale 12 ottobreLa Sala: «Un po’ sorpreso dall’epilogo del cambio di passo. Prima il disagio di Tomasetti e di Laurenzano che ha detto qua ci stiamo scannando tra chi ha gestito Giullarte e chi il Puc. Ma è sparito invece il caso di Alvanite. Se avete il coraggio non votate, queste le parole ascoltate da Tomasetti. Se ora scoppia la pace la cosa non si può chiudere con il vogliamoci bene. Questa cosa invece merita risposte un po’ più politiche e qualche motivazione perché diventa difficile essere nei panni di questo consiglio comunale dove si recita a soggetto. Siamo tutti all’avan spettacolo. Chiedo un sussulto di dignità agli attori di questo consiglio, di avere il coraggio e di rinviare il consiglio, poi venite. Così dimostrate di aver scarso rispetto per le Istituzioni. Non penso che la città possa ringraziare né tanto Tomasetti né il sindaco».
Troisi: «Prendiamo atto che il Pd dà mandato al sindaco di ricostruire il centrosinistra, ma noi non possiamo far altro che ribadire la nostra disponibilità a voltare gli atti di bilancio e riconfermiamo che rimetteremo nelle mani del sindaco le nostre deleghe. Riteniamo conclusa l’esperienza amministrativa del 2007, valuteremo volta per volta».
Prezioso: «Facce di bronzo».
L’opposizione chiede una sospensione per valutare il fatto nuovo. L’intenzione è di abbandonare l’aula per protesta, ma non viene trovato l’accordo e rientrano tutti in aula.

Si passa alla discussione del Rendiconto di gestione 2010.
consiglio comunale 12 ottobreLaurenzano
: «Dopo tre anni di duri sacrifici siamo di nuovo un comune virtuoso e ripulito dai debiti senza paure di smentite. Questa Amministrazione sarà ricordata per la sua politica di rigore. Un grazie agli uffici comunali. Chiudiamo con un consuntivo in avanzo e senza riconoscimento di debiti fuori bilancio abbiamo rispettato i vincoli e ridotto nel contempo le anticipazioni di cassa. Ridimensionati gli interessi rispetto al passato, condivido il piano di rientro dei debiti per evitare un dissesto finanziario che avrebbe effetti gravissimi sulle tasche dei cittadini. Sono soddisfatto del lavoro. I problemi economici non ci hanno impedito di riqualificare la nostra città un a lunga cavalcata nel risanamento dei conti della città. Avrei potuto dichiarare subito il disseto finanziario o continuare con poste fittizi nei residui attivi e passivi, ma ho scelto la strada più difficile nel risanare il deficit, una situazione contabile che risanasse l’ente. Nonostante le politiche inutili e strumentali di certe opposizioni. Non permetterò fino a quando sarò sindaco che un commissario annulli i sacrifici fatti finora. Nel 2009 abbiamo riconosciuto un disavanzo pari a 2milioni e 300mial euro: abbiamo ripianato negli anni. Siamo stati uno dei primi comuni ad avviare l’alienazione dei beni comunali, quante critiche abbiamo ricevuto? Ora lo fanno tutti come Avellino e Mercogliano rispetto ai tagli nei trasferimenti dello Stato. Le vendite hanno garantito di incassare un milione e 200. Ci sono difficoltà nella vendita del centro Pmi ma stiamo percorrendo tutte le strade possibili. Nonostante il mancato incasso abbiamo liquidato i debiti fuori bilancio e stiamo con piani di rientro. L’approvazione del rendiconto 2010 è l’approvazione di rispettare i principi lungo i quali ci siamo mossi. Abbiamo avuto il coraggio di tirare fuori tutti i debiti in modo trasparente, tagliando le spese e puntando all’alienazione e valorizzazione del patrimonio comunale. La gestione del 2010 si chiude con un avanzo di un milione e 770 mila euro. Ci basta già questo per essere soddisfatti».
consiglio comunale 12 ottobreDel Mauro: «Non vale la pena di trattenersi più, il sindaco ci parla di lavoro ottimo, ma francamente non siamo d’accordo con al fotografia fatta dall’ente. Proporrei perciò, visto che è l’ultimo consuntivo, una fotografia prima del 2007 e una di oggi. Una città che ha avuto un arretramento sotto tutti i punti di vista. Fu dai banchi della minoranza che cominciammo segnalare l’esigenza di una verifica dei residui attivi e passivi. Quello che non deve sfuggire è che il comune ha un debito elevato fuori controllo. Se le alienazioni sono state possibili è perché c’è stata una forte patrimonializzazione in precedenza. Poi si parla di opere fatte, poche delle quali dalla Provincia. Non un progetto serio portato avanti, tanti finanziamenti persi. Alla fine viene fuori una fotografia che non ci vede d’accordo su un’amministrazione virtuosa. Il debito c’è, al momento è semplicemente mascherato. Quel che è certo che il debito alla data odierna insoluto ammonta ad una cifra esagerata superiore ai due milioni di euro. Questi sono i fatti. Certamente ci saranno grossi problemi per la prossima amministrazione».
Spagnuolo: «Come Udc esprimiamo un giudizio negativo certificato dallo stato di abbandono e disgregazione del paese. Stiamo ancora aspettando di capire qual è l’esito del sequestro dell’area di via Tiratore. Sono tante le questioni aperte. Un bilancio negativo dal mercato settimanale, i ritardi, la crisi nel commercio. Credo che questi esempi bastino per capire che il bilancio politico è estremante negativo Un’elaborazione piuttosto frettolosa del revisore dei conti. I numeri contraddicono le parole del sindaco. Le risultanze del conto economico: una pedata di oltre mezzo milione. Il sindaco forse si riferisce ad un altro bilancio. C’è un problema di riscossione con oltre 4 milioni non riscossi e 5 milioni di crediti non riscossi. E poi sui rifiuti una copertura al 100% si attesta riferendosi solo al periodo che va fino a maggio. E poi? Il nostro parere è assolutamente negativo».
La Sala: «Un bilancio comunale difficile. Il sindaco ringrazi la dottoressa Curto che ha evitato la bancarotta del Comune. Abbiamo dovuto pagare gli artisti di Giullarte dell’anno passato con fondi di bilancio visto che la Sidigas avanza soldi dal comune. E poi l’addetto stampa è stato pagato in nero per un anno fino all’assunzione part-time, caricando sui fondi del personale e non più sugli assessori. La riqualificazione di Alvanite è una mistificazione che al di là degli interessi sconterà la difficoltà dei fondi privati. E la gestione elementare e dilettantesca con la Soprintendenza. Di palazzo Caracciolo nessuno parla più. Poi la gestione del patrimonio, delle gare e sul centro Servizi. Un giudizio che non può essere che negativo. Il sindaco parla di un Comune con i conti disastrati trovati, ma la sua giunta stava anche prima. Laurenzano evidentemente ha interesse a creare qualche contezioso al suo interno. Ci dica chi ha creato tali dissesti e lo denunci».
consiglio comunale 12 ottobrePrezioso: «Anche io mi accodo ai complimenti dei funzionari del Comune per il salto di qualità fatto al nostro bilancio comunale. Ma qualche considerazione va fatta: nel 2010 sono stati dati incarichi eterni per 170mila euro, cosa strana per un bilancio dissestato come il nostro. Incarichi di natura legale. Ad Atripalda paghiamo una delle tariffe Tarsu più elevate. Tanti fallimenti di questa amministrazione».
Troisi: «Come gruppo consiliare ribadiamo il nostro voto favorevole con motivazione esplicitamente tecniche, visto che i risultati contenuti dimostrano la bontà degli strumenti utilizzati per portare avanti il risanamento dell’ente. Obiettivo che stato perseguito con gli strumenti che la legge metteva a disposizione con la lotta all’evasione tributaria, contenimento e razionalizzazione delle spese di alienazione e valorizzazione del patrimonio comunale. Ed oggi, molti altri comuni, si stanno muovendo verso questa strada. La struttura amministrazione ha messo a disposizione la propria professionalità in base alle scelte e agli indirizzi politici. Nonostante poi una riduzione di trasferimenti ordinario pari al ad un milione e 400mila euro. Non facile amministrare in ciò con un limite all’indebitamento».
Poi prende la parola il revisore dei conti,Volino: «Porto un saluto a tutto il consiglio visto che anche per me è la fine di un triennio di lavoro. Il revisore non ha un ruolo ispettivo, ma l’idea che ho voluto dare in questi tre anni è quello del revisore che accompagna l’amministrazione e gli atti da produrre».

Votazione Rendiconto: 12 voti a favore e 6 voti contro.

3 punto) Delibera di Salvaguardia degli equilibri di bilancio 2011

Votazione Salvaguardia equilibri : 11 voti a favore, 6 voti contro

4)Si eleggono i componenti del Consiglio tributario. Cinque gli eletti: Barile, Abete, Nazzaro, Battista, Aquino.

5) Approvato l’albo dei fornitori del comune per i lavori pubblici con scadenza triennale da aggiornare semestralmente.

Poi la discussione passa sugli altri punti all’ordine del giorno.

[flv  image=”https://www.atripaldanews.it/video/consiglio comunale 12 ottobre 2011.jpg”]https://www.atripaldanews.it/video/consiglio comunale 12 ottobre 2011.flv[/flv]

Print Friendly, PDF & Email
Ti È piaciuto questo articolo? Votalo adesso!


Non saranno pubblicati commenti offensivi, diffamanti o lesivi della dignità umana e professionale di amministratori, politici o semplici cittadini. La redazione di AtripaldaNews si riserva la possibilità di pubblicare solo parte del contenuto, procedendo a tagliare le frasi offensive. Invitiamo i nostri lettori, nel rispetto delle regole di una società civile, a firmare con nome e cognome i propri commenti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *