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Rendiconto di gestione e salvaguardia equilibri di bilancio, via libera dal consiglio comunale. Ecco le relazioni del sindaco

Pubblicato in data: 12/10/2011 alle ore:17:36 • Categoria: Politica

laurenzanoRendiconto di gestione 2010
Consiglio comunale di Atripalda – seduta del 12 ottobre 2011
Relazione del Sindaco

Dopo tre anni di duri sacrifici per gli atripaldesi e per gli uffici comunali, finalmente stiamo raccogliendo i primi e fondamentali risultati di una gestione trasparente e oculata delle casse comunali di Atripalda. Mi scuso sia con i cittadini che con i dipendenti per questi disagi, ma era doveroso che io, in quanto atripaldese e primo cittadino, mi impegnassi a fondo per consegnare ai nostri figli un Comune ripulito dai debiti, di nuovo virtuoso e finalmente trasparente nella gestione economica. Resta, ovviamente, ancora molto da fare, soprattutto per quanto riguarda i servizi sociali ( e a tal proposito promuoverò nel corso di questa seduta consiliare una delibera per destinare l’intero compenso di consiglieri e assessori al capitolato dei servizi sociali del Comune, per aiutare le famiglie indigenti), ma posso tranquillamente affermare, senza paura di smentite, che questa Amministrazione comunale sarà ricordata per la sua politica economica-finanziaria seria e rigorosa. Un grazie, ovviamente, ai dirigenti, su tutti la Segretaria comunale Clara Curto, senza il cui fondamentale apporto e supporto non saremmo stati in grado di procedere in maniera così spedita e decisa.
Chiudiamo questo Esercizio di bilancio con un consistente avanzo e, soprattutto, senza il riconoscimento di nessun debito fuori bilancio. Abbiamo rispettato fedelmente i vincoli, sempre più stringenti, del Patto di Stabilità e, nel contempo, abbiamo ridotto notevolmente il ricorso all’anticipazione di cassa. Discorso simile anche per quanto riguarda gli interessi passivi sui mutui contratti, ridimensionati rispetto al passato, mentre abbiamo condiviso piani di rientro dal debito con i tanti creditori dell’Ente. Si tratta di debiti che affondano le proprie radici nel lontano passato e che noi abbiamo deciso di farci carico per spirito di abnegazione e per evitare un dissesto finanziario che, lo voglio ricordare, avrebbe effetti gravissimi sulle tasche degli atripaldesi e sull’erogazione dei servizi principali. A proposito di servizi, abbiamo promosso gare pubbliche per quanto riguarda la consegna dei libri di testo scolastici, ottenendo un risparmio di soldi e di tempo per i genitori e per il Comune. Ci stiamo prodigando in questo senso, anche con le mense scolastiche, per le quali pretendo, da genitore e da sindaco, un servizio efficiente ed economico. Sono soddisfatto del lavoro svolto con le opere pubbliche: abbiamo riasfaltato e messo in sicurezza la rotatoria Orta, via Aldo Moro, via Cesinali con la realizzazione di marciapiedi e isole spartitraffico, indispensabili per garantire la sicurezza stradale. In questi giorni, sono cominciati i lavori per la messa in sicurezza della bretella di collegamento contrada Alvanite – contrada Novesoldi: in questa strada sarà realizzata anche la pubblica illuminazione. Entro due mesi sarà consegnato anche il Centro Aprea, completamente ristrutturato con nuovi servizi e attrezzature per i non vedenti: soltanto un ritardo dell’Enel nell’allacciamento dei pannelli solari all’impianto elettrico ci ha impedito di consegnare l’opera in tempi più rapidi. Continuano a ritmo serrato anche i lavori per la realizzazione del Centro per anziani in via Aversa, mentre piazza Municipio è stata completamente rifatta e piazza Umberto I risistemata. Insomma, i problemi economici pur evidenti e la “stretta” nelle spese dell’Ente non ci hanno impedito di migliorare la nostra città.
La lunga cavalcata verso il risanamento dei conti dell’Ente è cominciata nell’anno 2008, quando quest’Amministrazione comunale decise di dare chiarezza alle negative situazioni di bilancio pregresse, che accusavano posizioni debitorie sommerse. Avrei potuto fare finta di niente e continuare a gonfiare i bilanci con l’iscrizione di residui attivi e passivi fittizi, oppure avrei potuto dichiarare immediatamente dissesto finanziario e attendere l’erogazione di fondi statali e la sottoscrizione di un mutuo ai danni degli atripaldesi e, invece, ho preferito aprire la finestra e fare entrare luce per illuminare i conti dell’Ente. Per queste motivazioni, ho chiesto al Responsabile del Settore Finaziario Paolo De Giuseppe, che ringrazio per impegno e professionalità, di redigere bilanci di previsione razionali ed equilibrati, al fine di consentire di ripianare il deficit ed affidare ai futuri Amministratori una situazione contabile che consentisse la gestione del Comune con una maggiore tranquillità rispetto alle attuali condizioni.
Devo ricordare, a tal uopo, che nel corso dell’approvazione della salvaguardia 2008 (Consiglio del 17 ottobre 2008 nn.29, 30 e 31) abbiamo riconosciuto debiti fuori bilancio per € 841.000,00, applicandoli per € 456.270,00 all’esercizio 2008 e per € 214.536,00 all’esercizio 2009, ed euro 170.810,00 all’esercizio 2010.
Quest’azione è continuata nel 2009, nonostante le polemiche inutili e strumentali di certa opposizione che, piuttosto che condividere un piano di risanamento dell’Ente, ha preferito criticare e cavalcare la tigre della demagogia e del populismo. Addirittura, leggo oggi dichiarazioni di politici locali che chiedono il dissesto come soluzione migliore per la nostra città: ebbene non lo permetterò, fino a quando sarò Sindaco. Non permetterò che un Commissario possa annullare i tanti sacrifici fatti fino a oggi e tagliare con la mannaia capitolati di spesa, servizi e stipendi.
Nell’anno 2009, dunque, con l’approvazione del rendiconto 2008 e riaccertamento dei residui pregressi (Consiglio del 2 ottobre 2009 n.24), abbiamo riconosciuto un disavanzo di amministrazione pari ad € 2.277.114,16, anche per la necessità di eliminare residui attivi pluriennali ed insussistenti, da ripianare nel corso del successivo triennio con un piano di alienazioni immobiliari. Nell’anno 2009, inoltre, abbiamo riconosciuto debiti fuori bilancio per la somma complessiva di euro 234.053,00 (Consiglio del 2 ottobre 2009 nn.25 e 26).
Siamo stati uno dei primissimi comuni irpini a promuovere un Piano di Alienazione del Patrimonio comunale con lo scopo non solo di ripianare debiti pregressi, ma anche al fine di programmare nuove opere e interventi per la città. Il comune capoluogo ha appena licenziato il proprio Piano di Alienazione e così il Comune di Mercogliano e quello di Monteforte Irpino: di fronte ai tagli statali, 400mila euro quest’anno ad Atripalda, non resta altra strada agli enti locali che vendere il proprio patrimonio, razionalizzare le spese e combattere l’evasione fiscale. Le tre strade che stiamo percorrendo tra mille difficoltà e problematiche, nella certezza che mai diventerò un Sindaco delatore dei propri cittadini, così come un’assurda legge dello Stato pretende in maniera barbara e brutale.
Le alienazioni immobiliari hanno conseguito risultati favorevoli, per complessivi euro 1.277.639,00: si tratta di proprietà che comportavano più costi che benefici per le casse comunali, come ad esempio il Centro Piccole e Medie imprese in C.da San Lorenzo, per un importo di euro 2.647.000,00, che risulta ancora invenduto ma per il quale sono attualmente in corso procedure di vendite. Anche in questo caso stiamo percorrendo tutte le strade possibili e inimmaginabili, tenendo conto del momento di profonda depressione che pure vive il mercato immobiliare nazionale e provinciale.
Nonostante il mancato incasso per la vendita del Centro P. M. I., comunque, abbiamo integralmente assolto i pagamenti per i debiti fuori bilancio, riconosciuti come detto, ed abbiamo liquidato gran parte dei debiti in conto residui passivi, anche con piani di rientro concordati con le controparti, senza l’addebito di interessi o sanzioni ulteriori ( Enel, De Vizia, Cosmari, Presidenza Consiglio dei ministri e Commissario per emergenza rifiuti , Irco, Aipa, in corso Sidigas ed altri).
Come detto, nell’anno 2010 e nel corrente esercizio NON sono stati accertati debiti fuori bilancio.
Fatte queste premesse, l’approvazione del rendiconto di gestione 2010 è la conseguenza della regola ferrea, imposta da quest’Amministrazione ed osservata dagli Uffici, di rispettare la reale ed effettiva consistenza di bilancio nell’impegno delle spese e nell’ accertamento delle entrate. Pertanto, la gestione dell’anno finanziario 2010 -e quella corrente- risultano corrette e trasparenti, e le posizioni debitorie non estinte dipendono esclusivamente dalla priorità cronologica dei precedenti debiti e dalla mancata vendita, allo stato attuale, del centro P.M.I.
L’operato del nostro Comune, proprio perché abbiamo avuto il coraggio di tirar fuori tutti i debiti precedentemente maturati, è stato corretto e trasparente sin dal primo momento. E parallelamente alla trasparenza abbiamo attuato tutte le misure per rientrare dal debito, tagliando le spese e puntando con forza e decisione sull’alienazione e sulla valorizzazione del patrimonio comunale, razionalizzando l’attività dell’Ente.
La gestione dell’anno 2010 si chiude con un avanzo di 1.713.135 euro. Un risultato molto confortante che conferma in maniera forte e concreta il duro lavoro di risanamento delle casse comunali che questa Amministrazione comunale sta perseguendo sin dal suo insediamento. Considerato che la gestione di cassa si chiude a zero, perché l’Ente non ha disponibilità di cassa, il dato che esprime di fatto il risultato di amministrazione è la gestione complessiva dei residui (attivi e passivi) al 31 dicembre 2010, rinvenuti sia dalla competenza che dai residui. Ebbene, questo saldo è finalmente positivo – seppur minimo – è pari a 1.546,00 euro; un dato ottimo se lo rapportiamo a quello delle gestioni amministrative precedenti. E proprio il raffronto con la situazione finanziaria degli anni passati può essere illuminante, in tal senso: mentre nel 2008 l’Ente si trovò a dover affrontare un deficit complessivo di 2.277.114 euro, frutto di un disavanzo di gestione 2008 di 924.326 euro e di un disavanzo di amministrazione nei residui (passate gestioni) di 1.352.788 euro, nel 2009 il deficit complessivo è sceso a 1.161.511 euro, grazie soprattutto a un avanzo di amministrazione 2009 di 859.897 euro e per effetto di una ulteriore revisione dei residui attivi e passivi.
Con il rendiconto del 2010, quindi, si è completata la copertura del deficit con un risultato positivo complessivo espresso dall’avanzo di amministrazione di euro 1.546,00, frutto di una gestione 2010 che ha generato un risultato di positivo competenza di euro 1.713.135 grazie anche ad una ulteriore revisione dei residui con la cancellazione per “insussistenza” (senza ragioni giuridiche) di moltissime voci sia in entrata che in uscita e la rideterminazione di altre, come quelle relative alle alienazioni.
Come già in precedenza effettuato, tutti gli uffici hanno continuato l’attento e meticoloso lavoro di analisi dei residui attivi e di quelli passivi. Una verifica che non era mai stata effettuata nel corso delle precedenti amministrazioni comunali. Gli impegni di spesa e gli accertamenti di entrata conservati sono quelli che conservano le ragioni giuridiche per essere iscritti nella contabilità finanziaria. Per converso, gli accertamenti e gli impegni non rispondenti ai requisiti prescritti per la loro iscrizione nel conto del bilancio sono stati cancellati.

Altri dati illuminanti che possono restituire la corretta dimensione della gestione finanziaria dell’Ente sono l’utilizzo dell’anticipazione di tesoreria, gli interessi passivi sui mutui contratti e il vincolo del Patto di Stabilità. Si segnala, in questo caso, la riduzione dell’utilizzo dell’anticipazione di tesoreria che è passata da 1.506.000 del 2009 ad 1.244.000 con relativa riduzione di interessi passivi da euro 55.865 del 2009 ad euro 20.718 del 2010. Gli interessi passivi sui mutui contratti dall’ente sono scesi da euro 608.441 del 2009 ad euro 556.472 del 2010, per effetto, oltre che del normale andamento dei piani di ammortamento, anche per un minor ricorso all’indebitamento per opere pubbliche come, peraltro, imposto dalle regole del patto di stabilità interno. Il patto di stabilità, sempre più stringente nel corso degli anni, è stato sempre rispettato nel corso del mandato.
Questi risultati, quindi, mi inducono ad esprimere soddisfazione per un risultato davvero confortante rispetto all’opera di risanamento delle casse comunali che abbiamo avviato circa tre anni fa, e che ci avviamo a concludere. Un risanamento che, mi auguro, possa realizzarsi già entro la fine del mandato, a condizione che venga completato il piano di valorizzazione e alienazione del patrimonio comunale. Un’azione indispensabile per risanare i conti disastrati dell’Ente, così come li abbiamo ereditati al momento del nostro insediamento, a di là di facili persecuzioni e saricabarile. Un obiettivo fondamentale che ci siamo posti come Amministrazione comunale, per evitare un dissesto economico che non avrebbe fatto altro che penalizzare gli atripaldesi.

Aldo Laurenzano
Sindaco di Atripalda

 Salvaguardia equilibri di bilancio 2011
Consiglio comunale di Atripalda – seduta del 12 ottobre 2011
Relazione del Sindaco

Coerentemente con gli indirizzi assegnati dall’Amministrazione comunale, i Responsabili dei quattro Settori del Comune hanno segnalato il rispetto il rispetto dei programmi dell’amministrazione loro assegnati con il Peg, l’assenza di debiti fuori bilancio e, contestualmente proposto alcune variazioni. Non si è trattato soltanto di rispettare la procedura prevista dal regolamento di contabilità, quanto di dimostrare coerenza e organicità rispetto alle previsioni di spesa effettuate. Ringrazio, in tal senso, i Responsabili comunali che hanno seguito la strada maestra tracciata, rispettando previsioni e impegni di spesa. Pur tuttavia, una gestione economica-finanziaria virtuosa deve essere sempre in grado di adeguarsi a mutate situazioni ed esigenze dell’Ente, accogliendo proposte di variazioni e di modifica delle proprie voci di entrata e di spesa. A tal scopo è stato fondamentale il lavoro del Settore finanziario del Comune che ha elaborato una proposta di variazione nel rispetto dei programmi e degli equilibri di bilancio, come esposto nella relazione del Responsabile allegata alla proposta di delibera e come attestato dall’organo di revisione. Tra le variazioni proposte si segnala lo spostamento al titolo I delle entrate dei trasferimenti statali, reso obbligatorio dalla recente normativa sul federalismo municipale, che tuttavia sono risultati inferiori alla previsione e sono stati coperti, (come nelle previsioni iniziali) con la previsione di maggiori accertamenti tributari ICI e TARSU, per totali 94.820 euro.
Altre variazioni proposte di variazione significative sono:
– Maggiore entrata di € 60.000 da proventi sanzioni amministrative al codice della strada;
– Maggiore entrata di € 10.500 da diritti carte d’identità e mensa scolastica;
– Maggiore spesa di € 7.500 per contributi alle scuole;
– Maggiore spesa di € 10.000 per funzionamento parco pubblico;
– Maggiore spesa di € 10.000 per contributo straordinario alla Misericordia;
– Maggiore spesa di € 7.000 per fiere;
– Maggiore spesa di € 16.000 per miglioramento viabilità area esterna Centro Aprea.
Si tratta di variazioni necessarie per migliorare la qualità di servizi offerti ai cittadini: non è un caso, allora, l’aumento di spesa per migliorare gli edifici scolastici e la stessa mensa che, attualmente, non è rispondente alle nostre esigenze. Così come non è un caso l’aumento di spesa per il miglioramento della viabilità esterna del Centro Aprea, oggetto d un intervento di riqualificazione di primissimo ordine o ancora il contributo alla Misericordia: due realtà che rappresentano punti di forza del nostro settore sociale e associativo. C’è posto anche per la sicurezza stradale e per il commercio cittadino, penalizzato purtroppo dalla crisi economica generale, con un aumento di spesa di settemila euro da destinarsi a fiere e manifestazioni commerciali in occasione del Natale o di altri appuntamenti. Come detto, non solo razionalizzazione della spesa, ma anche programmazione e attenzione alle esigenze dei cittadini e delle categorie lavorative atripaldesi.
Inutile sottolineare che la delibera di salvaguardia degli equilibri di bilancio è un atto dovuto da parte dell’amministrazione, previsto dall’art 193 del Tuel, con la quale il consiglio comunale provvede ad effettuare, una ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi del bilancio corrente.
La mancata adozione da parte del Consiglio della delibera è equiparata dalla legge ad ogni effetto, alla mancata approvazione del bilancio di previsione e, conseguentemente ha come effetto lo scioglimento del Consiglio Comunale.A testimonianza dell’ottimo lavoro svolto da questa amministrazione e degli uffici l’andamento del Bilancio 2011, in perfetta linea con la programmazione e privo di elementi di criticità, è un risultato in linea con quello emerso dal rendiconto 2010.

Aldo Laurenzano
Sindaco di Atripalda

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