Scomparsa Antonio Cassese, Laurenzano: “Esempio di vita e orgoglio per la comunità atripaldese”
Pubblicato in data: 23/10/2011 alle ore:16:20 • Categoria: Cronaca •Cordoglio e commozione ad Atripalda per la scomparsa di Antonio Cassese. La cittadina del Sabato e l’Italia intera perdono un grande giurista, morto ieri pomeriggio nella sua casa di Firenze. Cassese nato ad Atripalda nel 1937, giurista, scrittore, docente di diritto internazionale, fratello dell’ex ministro Sabino, negli ultimi anni aveva lottato contro una grave malattia. A livello internazionale si era battuto contro ogni violazione dei diritti fondamentali delle persone, ricoprendo prestigiosi incarichi tra i quali quello di presidente del Comitato Europeo per la prevenzione della tortura e dei trattamenti inumani o degradanti e di primo presidente del Tribunale Penale Internazionale per l’ex-Jugoslavia. Nel 2009 era stato nominato presidente del Tribunale speciale per il Libano, incarico dal quale si era dimesso pochi giorni fa proprio per motivi di salute.
Antonio, insieme al fratello Sabino, era stato sempre legato alle sue origini atripaldesi. Due anni fa la visita in città per ricevere un’onorificenza dall’Amministrazione comunale.
“Esprimo profondo cordoglio – commenta dispiaciuto il sindaco Aldo Laurenzano – alla famiglia Cassese che ha dato ad Atripalda due illustri fratelli, orgoglio della comunità atripaldese“. Il primo cittadino, a nome dell’Amministrazione, appena appresa la notizia, ha inviato un telegramma di condoglianze alla famiglia. “Ci è sembrato il minimo – prosegue il sindaco che non nasconde la sua volontà di partecipare ai funerali -. Lunedì mi sentirò con i capigruppo consiliari con i quali stileremo un manifesto pubblico per un personaggio che deve essere di esempio per le giovani generazioni. Un pensiero affettuoso anche al fratello Sabino da sempre vicino alla sua cittadina natale“.
Con la cittadina atripaldese la famiglia Cassese ha mantenuto in questi anni sempre un forte legame, per la presenza della famiglia Pennella, parenti stretti. Proprio il professor Giuseppe Pennella, cugino di primo grado di Antonio e Sabino ad ottobre 2010 organizzò nella sala del Comune un conferenza in ricordo dei 50 anni dalla scomparsa del papà dei due illustri atripaldesi, lo storico Leopoldo Cassese. A giorni inoltre il professore Pennella manderà in stampa un libro scritto proprio con il contributo di Antonio e del fratello Sabino dal titolo: “Leopoldo Cassese, archivista e organizzatore di cultura“.
Ecco il ricordo del cugino Giuseppe Pennella: “Antonio era un’anima docile. Sempre sorridente e fraterno nei modi, ha saputo affrontare con animo docile i tanti impegni ed incarichi a livello internazionale di grandissima difficoltà che ha ricoperto. Ricordo tra questi di quando ha ricevuto dalla regina d’Olanda un premio come maggiore giurista di diritto internazionale. Una grande perdita per la comunità“.
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