Laurenzano incontra la stampa alla vigilia del Consiglio comunale: «è mio dovere non limitare il diritto di chi è stato in lista, i surroganti. Non so chi accetterà, in consiglio verificherò se accettano per evitare il commissario. Poi verificherò se c’è una maggioranza e ne trarrò le conseguenze. Il mio interesse è solo alla città»
Pubblicato in data: 19/12/2011 alle ore:23:59 • Categoria: Politica •In attesa del Consiglio comunale verità di domani questa sera per la surroga dei 9 consiglieri dimissionari, il sindaco Aldo Laurenzano (foto di Antonio Cucciniello), a margine del taglio del nastro della pista sul ghiaccio in piazza Umberto I, ha incontrato la stampa per fare un putno sulla crisi.
Il primo cittadino appare deciso ad andare avanti per evitare il Commissariamento esordendo così con i giornalisti: «è mio dovere non limitare il diritto di chi è stato in lista, i surroganti, di subentrare. Quindi devo dare la possibilità di esercitare tale diritto. Se volevano mandare il sindaco a casa per far venire il Commissario, sapevano come fare. Non l’hanno fatto perché non hanno avuto il coraggio e gli attributi, volendo invece scaricare questa responsabilità su di me. Fin quando sarà possibile impedirò che questo avvenga nell’interesse della città. L’amministrazione va avanti e le cose vanno in porto come la convenzioen stipulata con la Soprintendenza per il restauro del Monumento ai caduti in piazza».
Chi ha accettatto la surroga e c’è già qualcuno che ha già rinunciato?
«Questo non lo so. Non so chi accetterà, in consiglio verificherò se accettano per evitare il commissario. Poi verificherò se c’è una maggioranza e ne trarrò le conseguenze».
Chi saranno surrogati?
«La surroga varrà per tutti e nove i consiglieri dimissionari. La seduta di domani è in prima convocazione ma nel caso di mancanza del numero legale, la metà più uno, si ritorna in aula in seconda convocazione, mercoledì mattina alle ore 9».
Tra le dimissioni ci sono quelli di esponenti di giunta: il vicesindaco Enzo Aquino e l’assessore all’Urbanistica Tuccia. Questo le comporterà nel dover fare dei cambi in giunta: ha già pensato ai nuovi esponenti dell’esecutivo?
«Non ancora».
Oggi c’è stato un intervento molto duro di Lucio Fierro che l’attacca con parole abbastanza forti. Vuole replicare?
«Non l’ho letto, non lo so. Quello che mi porta qui è solo e soltanto l’attaccamento alla città. Poi il tempo è galantuomo è dirà poi la verità. Il nostro interesse è solo la città».
I socialisti oggi con un manifesto la invitano a fare i nomi di chi ha interessi col Puc e a mettere le mani sulla città.
«Non è questione di nomi. Se c’è una forzatura posso anche pensare che c’è interesse. Si è fatto di tutto per non rinviare il discorso del Puc, allora probabilmente, è anche legittimo pensare che, indirettamente o no, ci possa essere qualche interessamento. Non faccio i nomi, non li riesco ad individuare. Però le persone intelligenti, per evitare questo, caspicono che è un discorso da rinviare».
Pensa di ottenere una maggioranza in Consiglio comunale domani?
«Il mio dovere è convocare e basta. Poi vedremo domani ma se non avessi convocato il consiglio comunale gli altri mi avrebbero potuto accusare. Perciò fino all’ultimo debbo fare il mio dovere. Se non lo faccio allora si dirà è stato il sindaco a dimettersi. Se poi non ci sono i numeri allora saranno stati gli altri che hanno dimissionato il sindaco e hanno fatto venire il Commissario».
Ha parlato già con il “Centrosinistra per Atripalda” e Sel?
«Mi hanno garantito il loro appoggio».
L’iter procedurale del Puc andrà comunque avanti in questi ultimi mesi?
«A questo punto dopo tutto quanto è preferibile rinviare tutto-tutto perché tutto quello che si andrà a fare sul Puc viene soltanto…. in due mesi non cambia niente».
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