Consiglio delle surroghe, la nota di Lello La Sala (MèL)
Pubblicato in data: 13/1/2012 alle ore:08:53 • Categoria: Merito è Libertà, Politica •Impudenti, bastonati, ilari, distratti, reattivi (persino il consigliere Adamo di Sel, che evidentemente percepisce almeno l’intima contraddizione tra ciò che pensa e ciò che non dice) Laurenzano e superstiti compagnucci recitano ancora una volta la macchietta di Ciccio formaggio… che nun ten’ ‘o curaggio…nemmeno ‘e parlà.
La giostra delle surroghe (un atto dovuto) si trasforma -nella seduta consiliare di ieri, convocata peraltro con un inspiegabile ritardo contra legem- nell’ennesima occasione per una singolare recita a soggetto, tra irritualità e veri e propri strappi procedurali ed istituzionali. C’è un’atmosfera sciatta, da rompete le righe, righe che né i 5 centrosinistri-cives (era assente Guerriero Linda Losco pareva vistosamente a disagio) né i due consiglieri di sel sono intenzionati a… rompere.
Insomma né con Laurenzano né contro, come gli ignavi nell’antinferno dantesco… a Dio spiacenti e a li nimici sui. Perché sono proprio loro, i 7 consiglieri di una sedicente maggioranza (che si rafforza tra trasversalismi e passi a due, nonostante i pesanti veti che evocano chissà quali inconfessabili questioni) a tenere a galla un sindaco, pericolosamente inabile al servizio, non solo di sindaco, ma persino di presidente del Civico consesso. Inidoneo, com’è, a dare risposte alle questioni vere: formare una giunta che abbia competenze e progetto (il programma di fine mandato -come si ricorderà- gli fu bocciato in aula) e che ora si gioca rabbiosamente le carte di una ricandidatura con l’appoggio di Alberta (che non lo vuole e che, come altri tra i superstiti piedìni, ipocritamente una cosa dice e un’altra pensa). In questa condizione, che appare di degrado civile, oltre che istituzionale, tocca ai due consiglieri di “Merito è Libertà” – Adc richiamare al rispetto della legge ed al rispetto sostanziale e formale delle Istituzioni. Mentre le questioni amministrative sono trascurate ed abbandonate al degrado. Che ne è del Puc? Come è stata definita la tempistica con il Pio progettista arch. Castiello? Che ne è del progetto di Alvanite? dei piani casa, dei piani strategici, dei contenziosi in atto e di quelli venturi, del piano traffico e della gestione dei parcheggi (scaduta? no? in regime di prorogatio o cosa ?). E come va il bilancio, la cui sorte è tuttora legata alla cartolarizzazione del Centro Servizi degli annunci caduti nel silenzio? O no? E di Abellinum, del parco archeologico, di palazzo Caracciolo e così via elencando? Invece Laurenzano ed i suoi malfidi scudieri, tutti agli ordini della fata turchina, insieme a presunti amici, nemici e canoscenti, si trastullano sulle plumbee oscurità della politica, tra incerte fedeltà e dichiarate appartenenze piedìne (senza tessera), questioni morali e conflitti di varia natura, alimentando attese (di assessorati) ed incrociando veti, in un torbido clima da basso impero. Ah! dimenticavo… Riconferma per il revisore dei conti Volino dottor Pasquale, mentre esordisce pure il vice ex protettore civile, per annunciare -nella fuga precipitosa di Laurenzano, immagino per non delegabili necessità- che la seduta è tolta.
Raffaele La Sala
Consigliere comunale di Atripalda – “Merito è Libertà”
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