Scuola «Masi» a rischio accorpamento, stasera Laurenzano incontra Sibilia. Palladino: «Atripalda non può andare a traino di un piccolo comune. Solo una scelta politica. Pronti a scendere in piazza contro questo scippo»
Pubblicato in data: 19/1/2012 alle ore:09:44 • Categoria: Attualità •La scuola media «R. Masi» di Atripada a rischio accorpamento, scoppia la polemica. L’istituto scolastico di via Pianodardine rientrerebbe infatti nel piano di accorpamenti previsto dalla Provincia di Avellino in virtù del piano di razionalizzazione delle risorse stabilito dal Ministero. Una scelta davvero singolare visto che l’istituto atripaldese è molto più grande di quello del piccolo paese di Manocalzati, con il quale confina la cittadina del Sabato. La nuova mappa delle dirigenze scolastiche potrebbe essere approvata già domani mattina dalla giunta provinciale di Palazzo Caracciolo guidata dal presidente Cosimo Sibilia. E stasera il sindaco Laurenzano con l’assessore Palladino avranno un incontro urgente con il presidente Sibilia e l’assessore Giaquinto.
Un piano di ridimensionamento scolastico che prevede ben 41 scuole in meno: a fronte delle attuali 91 sedi scolastiche esistenti (tra medie, elementari, dell’infanzia e scuole superiori) sono 41 quelle in meno, previste dalla finanziaria. Secondo il piano saranno sette le nuove istituzioni scolastiche che nasceranno già nel 2012 dagli accorpamenti a settembre. Accorpamenti che stanno per accendere proteste e polemiche nelle singole realtà interessate dai provvedimenti come ad Atripalda dove la scuola media “Masi” è a rischio di perdere la dirigenza per essere unita all’Istituto comprensivo di Manocalzati. Una scelta che l’Amministrazione comunale giudica paradossale e che provocherebbe non pochi disagi e disservizi alle famiglie atripaldesi, tanto che preannuncia battaglia contro una decisione bollata come di natura politica per avvantaggiare qualche comune amico a guida Pdl e Udc più piccolo. E l’Amministrazione si mobilita: l’assessore all’Istruzione Nancy Palladino ieri mattina ha tenuto al Comune una conferenza stampa con il sindaco Laurenzano: «Atripalda non può andare a traino di un piccolo comune – spiega la Palladino -. Gli accorpamenti vanno fatti tenendo conto della popolazione scolastica e di fronte ai numeri solo un pazzo può decidere ciò. Putroppo il comune di Atripalda non è rappresentato nell’esecutivo provinciale se non con il capogruppo di minoranza Alberta De Simone. E’questa decisione è una scelta politica. Ma non accetteremo che si possano penalizzare gli interessi di una grande comunità. Siamo pronti a scendere in piazza». Perciò la Palladino con il sindaco Laurenzano invitano il presidente Sibilia e l’assessore provinciale Giaquinto al buon senso. «Mi auguro che Sibilia e Giaquinto facciano politica vera e non a favore di interessi di piccola bottega – prosegue la Palladino – rispettando uno dei comuni più importanti dell’Irpinia. Una decisione assurda e senza ratio. Nel caso in cui si dovessero effettuare i tagli, si potrebbe invece arrivare ad un accorpamento di tutte le scuole di Atripalda che contano una popolazione scolastica totale di 1300 alunni tra materne elementari e medie, affidandole ad un’unica dirigenza».
Anche il primo cittadino, Aldo Laurenzano, commenta: «Siamo in contatto con la Provincia e siamo fiduciosi di trovare una soluzione a questo scippo alla comunità di Atripalda. Sono fiducioso inoltre che il presidente Sibilia possa ascoltarci».
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