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Cfs, più formazione meno infortuni in Irpinia. Di Giacomo: “La metà dei nostri discenti si forma volontariamente in sicurezza”

Pubblicato in data: 27/1/2012 alle ore:09:46 • Categoria: Attualità

scuola-edile-cfsPiù formazione in sicurezza, meno infortuni sul lavoro: un’equazione sempre più vera in Irpinia. Correlazione che emerge incrociando i dati della didattica di settore, sviluppata nel 2011 dal Centro per la Formazione e Sicurezza in Edilizia della provincia di Avellino, con l’attuale trend d’infortuni denunciati all’Inail e verificatisi nel comparto locale delle costruzioni. L’Ente paritetico irpino fa un bilancio annuale dell’insegnamento professionale erogato ad imprenditori, maestranze e tecnici. Da un lato oltre 1800 ore didattiche, 90 corsi concentrati, essenzialmente, su tecniche di prevenzione infortunistica e sull’aggiornamento professionale in edilizia, per un totale di quasi 600 imprese coinvolte e più di 1300 allievi. Di questi, ben 710 sono stati impegnati in una formazione di base per apprendere le normative di sicurezza da applicare sui luoghi di lavoro. Dall’altro un andamento in discesa degli incidenti che, secondo gli ultimi dati provvisori dell’Istituto Nazionale per l’Assicurazione sul Lavoro, arrivano, lo scorso anno, a quota 152 casi rispetto ai 229 del 2010 (-33,6%). Flessione ancor più evidente se si analizza il quadriennio 2008-2011 dove il numero degli incidenti scende di altri 10 punti percentuali (-46,6%). Una performance che, tradotta in valore assoluto, vuol dire 133 episodi infortunistici in meno nell’edilizia domestica. “Sembra che la formazione – spiega l’equipe tecnica del Cfs – sia uno dei mezzi più importanti ed incisivi per contrastare questo triste fenomeno. Fare formazione equivale a fare prevenzione, abbattendo così il rischio che qualcuno possa farsi male in cantiere”. E la didattica dell’organismo bilaterale va proprio in questa direzione. “Se – sottolinea il presidente Michele Di Giacomo – la metà dei nostri allievi, fra manager e maestranze, ha spontaneamente partecipato, lo scorso anno, ad un nostro insegnamento sulla sicurezza sul lavoro, significa che in Irpinia si sta diffondendo, sempre più, una cultura trasversale della prevenzione. Fattore che motiva il calo degli infortuni locali. Certo non è l’unico, ma è sicuramente un elemento determinante”. “Tuttavia – conclude – la guardia non va mai abbassata. Su questo fronte, l’attenzione va tenuta alta con una formazione costante, specialistica, innovativa, al passo coi tempi e capace di cogliere le nuove esigenze che emergono dal panorama aziendale e normativo”. Tra le attività corsuali, finalizzate ad innalzare i livelli di sicurezza quando si lavora in edilizia, quella di ‘maggior successo’ replicata più volte dal Cfs nel 2011, è le “16 ore per i neo assunti”. Divenuto obbligatorio tre anni fa, l’insegnamento prevede una formazione orientata a mettere in grado il nuovo lavoratore edile di svolgere in modo professionalmente produttivo e corretto, e di conseguenza sicuro, le mansioni che normalmente vengono assegnate ad un nuovo entrato e che costituiscono l’abc del mestiere. Più precisamente, nel 2011, la didattica, che l’organismo paritetico irpino delle costruzioni eroga in ambito domestico, coinvolge in totale 117 neo-assunti in edilizia. Un settore territoriale, quello del mattone, che, negli ultimi 2 anni, dà il benvenuto lavorativo ad oltre 400 manovali junior. Calando, infine, la lente analitica sulla provenienza geografica dei discenti, sondata per comune di nascita, emerge come la formazione sia orientata alla manodopera irpina con quasi 150 allievi nati nel capoluogo avellinese. La fetta dei lavoratori stranieri è invece pari al 4 per cento del totale. In pole gli operai dell’Est Europa con in prima fila i rumeni, seguiti poi da albanesi, marocchini, bulgari ed ucraini.

EDILIZIA: NEL 2011 OLTRE 1300 LAVORATORI FORMATI

Nel 2011 è di 1315 il numero dei formati dal Cfs Edilizia di Avellino tra imprenditori, datori di lavoro e lavoratori per un totale di 90 corsi e 585 imprese interessate. Nel raffronto con l’anno precedente, le azioni formative passano da 15 a 19 linee d’insegnamento, ampliando così la capacità dell’Ente irpino di incidere sui diversi fabbisogni nel settore della sicurezza ed in quello della formazione delle maestranze. Aumentano anche le ore didattiche erogate che da 1457 del 2010 arrivano a quota 1834 nel 2011 con un incremento del 26 per cento.

Sul podio formativo si piazza, in prima posizione, il corso “16 ore per i neo assunti”. La formazione pratica di base, da acquisire gratuitamente prima dell’inserimento al lavoro edile, nella convinzione che proprio con un’iniziale conoscenza dei mestieri si possano soddisfare sia le nuove richieste di professionalità, sia l’esigenza di lavorare in sicurezza, risulta quella più ‘gettonata’ con il maggior numero di edizioni replicate nel 2011 per ben 18 volte. Su questo fronte 117 operai entrano per la prima volta nel settore irpino delle costruzioni. Ramo che, nell’ultimo biennio, dà lavoro a ben 412 manovali junior neoassunti in edilizia.

Seconda posizione va all’insegnamento dedicato alle linee guida in materia di sicurezza sul lavoro (“Informazione e formazione dei lavoratori”) con 13 corsi svolti. Medaglia di bronzo per la formazione di lavoratori edili preposti alla guida di macchine di movimento terra come escavatori e pale meccaniche (11 corsi). Una new entry didattica, inserita nell’ambito dei Mics (Moduli Integrati per Costruire in Sicurezza) e correlata ai recenti obblighi di formazione professionale in materia di sicurezza. Ma il nuovo raggio d’azione spazia anche sui temi del risparmio energetico e sull’uso di apparecchi di sollevamento come le gru. A questi, si aggiunge una didattica di base prevista dalle normative di sicurezza che, lo scorso anno, vede fra i banchi d’aula 710 allievi impegnati in una formazione trasversale: addetti al primo soccorso e all’antincendio, responsabili del servizio di prevenzione e protezione e rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.

SUI BANCHI 1000 OPERAI, 63 MANAGER IRPINI E PIU’ DI 200 TECNICI DI CANTIERE

Complessivamente l’89 per cento dei formati è rappresentato da uomini. La restante parte coinvolge 140 donne. Di questo universo sono 1009 i lavoratori edili eruditi su tematiche di sicurezza sul lavoro e sugli aggiornamenti professionali richiesti dal comparto delle costruzioni. Sessantatré, invece, il numero di manager irpini formati, mentre la parte restante (243 unità) è composta da tecnici che operano in cantiere.
DA AVELLINO LA PRINCIPALE MANODOPERA ISTRUITA. FUORI ITALIA, POLE PER L’EST-EUROPA

Esaminando poi il segmento analitico della provenienza geografica (comune di nascita), le statistiche di settore segnalano una maggioranza di manodopera edile irpina con, in prima fila, il dato dei 146 allievi nati ad Avellino. Seguono Montella e Forino rispettivamente con 81 e 56 discenti.

Altro aspetto interessante riguarda la manovalanza straniera istruita il cui indice è pari al 4 per cento del totale dei formati (54 allievi). Qui emerge il peso rilevante dell’Est-Europa con 36 operai rumeni e 5 albanesi nei primi due gradini dello score.

IL 2012 CORRE SU TRE BINARI: INNOVAZIONE, PARTNERSHIP FORMATIVA E SPECIALIZZAZIONE DIDATTICA

Importanti anche i progetti futuri sui cui si sta muovendo il Cfs per il 2012. Tre le direttrici strategiche: partenariati formativi con aziende di spessore internazionale, maggiore specializzazione didattica per rafforzare il background d’esperienze delle maestranze. Ed ancora un didattica che dialogherà sempre più con l’innovazione e la tecnologia.

DICHIARAZIONI

“Il 2011 è stato un anno largamente positivo” dichiara soddisfatto Michele Di Giacomo, presidente del Centro per la Formazione e la Sicurezza in Edilizia della provincia di Avellino. “Di solito – continua – le attività del nostro Ente vengono misurate su tre indicatori, il numero degli allievi, quello dei corsi e le ore di formazione complessivamente erogate. Tutti gli indici ci restituiscono un ottimo risultato”. “Il tutto frutto – evidenzia – da un lato di un’azione incisiva sul territorio degli organi di controllo, Direzione Provinciale del Lavoro ed Asl di Avellino, che hanno aumentato le esigenze formative del sistema produttivo”. “Dall’altro – prosegue – c’è da segnalare il numero sempre più cospicuo di imprenditoria locale che ha compreso quanto sia essenziale lavorare in sicurezza per prevenire episodi infortunistici sui luoghi di lavoro. Mentalità che si sta diffondendo, non solo negli uomini d’azienda, ma anche fra i dipendenti”.

“Per l’anno appena iniziato, saremo orientati – spiega Giovanni Solimene, direttore dell’Ente bilaterale irpino – a seguire le novità che fuoriescono dal fabbisogno formativo locale. C’è una richiesta sempre più pressante per i temi del risparmio energetico, sui rischi connessi al rischio acustico per la tutela della salute dei lavoratori che operano in cantiere. In più, registriamo un interesse crescente verso l’obbligo formativo, recentemente individuato dal Legislatore, correlato all’addestramento dei lavoratori che, nei cantieri, utilizzano apparecchi di sollevamento e macchine di movimento terra”.

Si desidera informare gli organi mediatici che nel secondo allegato vi è un sintetico materiale di corredo al presente comunicato stampa. In esso vi sono rappresentati, mediante schemi grafici e tabellari, i dati qui esposti testualmente.

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