Consiglio comunale delle surroghe, non c’è numero legale: salta la seduta per le troppe assenze nella maggioranza. E’ polemica. Foto
Pubblicato in data: 13/2/2012 alle ore:17:17 • Categoria: Politica •La maggioranza non si presenta e fa saltare il Consiglio comunale. Con sei presenze su ventuno non va in scena la seduta del parlamentino cittadino comunale per procedere alle surroghe di Emilia Coppola e Nino De Vinco dell’Udc. Troppe le assenze nelle fila della maggioranza: presenti infatti solo il sindaco Aldo Laurenzano, il vicesindaco Maurizio De Vinco e gli assessori Nancy Palladino e Andrea Montuori. Laurenzano in aula solo con la sua giunta Pd, mentre assenti erano Sel e Cives. Per l’opposizione presenti Raffaele La Sala e Nunzia Battista del gruppo MèL-AdC.
Dopo un’ora dalla convocazione la segretaria comunale, Clara Curto ha dichiarato sciolta la seduta per mancanza del numero legale.
Una riunione in cui oltre alle surroghe si sarebbe dovuto procedere anche alla nomina dei componenti della Commissione Edilizia Integrata. A far scattare la bagarre, dopo la conta, la frase pronunciata dal sindaco prima di andare via: “Andiamo a lavorare“, che ha acceso gli animi in aula. Irritato il consigliere di “Merito è Libertà” La Sala che ha urlato: “Vergogna, in una tale situazione di emergenza non ha senso non presentarsi in consiglio comunale“. La Sala ha avuto anche un violento battibecco con l’assessore Montuori.
Tra il pubblico presenti anche i due surroganti Carlo Spina ed Ermelindo Romano (foto). Il ragioniere Carlo Spina ha già annunciato che non si dimetterà da consigliere: “Accetterò solo per troncare questi continui consigli comunali delle surroghe. Ci sono tante questioni e prolemi che dovrebbero essere affrontati in consiglio senza impantanarsi su queste continue surroghe. Perché i consiglieri che si sono dimessi non hanno cercato le undici firme per far cadere l’Amministrazione? Hanno invece solo creato questa situazione senza bloccare il sindaco che ha la sua maggioranza. Ma non prenderò mai parte ai consigli comunali perché non c0ndivido che si possa entrare in consiglio per surroga“. Più duro Ermelindo Romano che, preannunciando di inviare alcune delibere alla Corte dei Conti, ha accusato la maggioranza: “Come mai questa volta per le surroghe il sindaco non aveva predisposto anche la seconda convocazione? L’ha sempre fatto finora! Ci vuole dignità e la maggioranza non l’ha dimostrata”.
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