Verso le Amministrative, si lavora alla lista “Caldoro per Atripalda” capeggiata dal giornalista Gianni Porcelli. Leggi l’intervista
Pubblicato in data: 20/2/2012 alle ore:09:30 • Categoria: Le interviste di AtripaldaNews, Pdl, Politica •Una lista di centrodestra “Caldoro per Atripalda” per la corsa a Palazzo di Città.
Si anima la partita politica nella cittadina del Sabato in vista delle Amministrative di primavera.
Mentre nel centrosinistra il sindaco Aldo Laurenzano prova a sbaragliare i giochi invitando il sindaco di Napoli Luigi de Magistris per dar vita ad una lista civica, sul versante opposto il Pdl incontra l’Udc ma un’altra lista di area potrebbe scompaginare il risiko politico. Si tratta di una lista di centrodestra che si richiama chiaramente alla lista del presidente regionale del Pdl Stefano Caldoro. Dell’organizzazione si sta facendo promotore l’ex sindaco di Lauro, Antonio Bossone (ccordinatore provinciale delle liste Caldoro) e che quasi certamente dovrebbe essere capeggiata dal giornalista Rai Gianni Porcelli (Foto). Porcelli, atripaldese doc, marito della deputata regionale del Pdl Antonia Ruggiero, è stato per anni già consigliere comunale della cittadina del Sabato con i socialdemocratici di Iapicca e Iaione, ma subito dopo l’elezione si rese indipendente. Contattato, Porcelli non smentisce la notizia, anzi rilancia in questa intervista esclusiva concessa ad AtripaldaNews.
«Continuo a fare il giornalista e quello voglio fare perché mi dà l’opportunità professionalmente di poter far passare per la punta della mia penna qualsiasi potente o presunto tale. Ciò non toglie che qualche contatto già c’è stato e che in attesa di capire quale sarà il posizionamento del Pdl atripaldese, mi sono riservato di dare risposte. E’ in dubbio che in un paese come Atripalda, tra i più popolosi di quelli che andranno al voto, sarebbe sconcertante che il Pdl, pur sempre il primo partito in Irpinia secondo gli ultimi riscontri elettorali, non presentasse una sua lista, preferendo una posizione subalterna rispetto ad altri partiti».
Che cosa dovrebbe fare allora il Pdl secondo lei?
«Qualsiasi trattativa andrebbe fatta con atteggiamenti paritari e comunque il Pdl, anche per una filiera istituzionale che lo vede protagonista in Regione e Provincia, dovrebbe rivendicare la posizione apicale, avviando un discorso sul riscatto e sul rilancio di Atripalda».
Come sono i rapporti con il Pdl cittadino?
«Sono ottimi, però è chiaro che personalmente non subirei passivamente una posizione che mortificherebbe il Popolo della libertà».
Ci può anticipare qualche nome della lista?
«Sono ancora molto incerto e comunque se dovesse verificarsi non avrei problemi ad avere l’appoggio di amici che nel tempo hanno cementato con grande libertà intellettuale questo rapporto di conoscenza».
vai gianni, non facciamo fare il .. Perchè questi quello vogliono… E come dice giggino ‘a manetta …. ammà scassà!!!!!!!!
Non si è mai occupato di Atripalda ora se ne esce con questa lista “Caldoro per Atripalda”…..Gianni Porcè vai a lavorare
Assunto che non sarà presente nella cittadina di Atripalda una lista che faccia riferimento al Pdl irpino per ragioni dettate dalla puerilità della classe dirigente politica che “sovrasta” la “nobiltà” liberale che tale partito ha sempre rappresentato, ben venga che un professionista del calibro di Gianni Porcelli esprima la sua candidatura a sindaco con la lista “Caldoro per Atripalda”. Soltanto in tal modo il centrodestra può esprimere il proprio consenso a favore di tale candidato,coniuge dell’On. Antonia Ruggiero,unica eletta del Pdl in consiglio regionale.Che aggiungere?Sappiate che le “cofecchie” del Pdl, insieme ai “cofecchiari” dell’Udc, emergono da sotto il manto di neve che via via si sta sciogliendo in Atripalda… VAI GIANNI ! perchè il Pdl che s’interessa a risolvere i problemi di tutti i cittadini è al tuo fianco : coloro i quali se lo “vendono”, saranno sputtanati per inattivismo ai ricatti messi in essere dal solito “Don Rodrigo”, che sta offendendo l’intelligenza degli irpini da circa mezzo secolo…
Avellino, 20.02.2012. F.to : Domenico Chiusano
Completo !
Perchè non dire che è propositiva la candidatura di un giornalista di uno spessore culturale quale quello di Gianni Porcelli? Forse è meglio chi ad oggi si è fatto raccomandare per collocarsi in posizione di comando nelle discipline scientifiche per le quali se non sei preparato puoi “ammazzare” le persone? E’ mai possibile che, ad Atripalda, si possa votare lecchini senza contegno, pronti al “prepotente” di turno per scopi unicamente
“professionali”? Facciamo i buoni ! e cerchiamo di ragionare con la testa, e non con l’alluce!!!
Avellino, 20.02.2012. F.to : Michele De Benedictis.
MO potimmo mette completo!!!ma il signore er’ di Atripalda???si!!!!!!!!!!!!! MAI VISTO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!PER ATRIPALDA!!!!!!!!!!!!!!!!
Chi è costui??? Mi sovviene un vago ricordo di un tal Gianni Porcelli che per grazia ricevuta si allontanò da Atripalda, per ns fortuna, con tante ambizioni. No, credo che non è lo stesso assistente di Arturo Iaione.
volevo solo sapere ma il Sig. Porcelli e quello che nel 1987 fu eletto nella lista del PSDI del Commendatore Iapicca?
cambierò residenza!…..
Ma e quel Gianni che la politica irpina ha voluto prestare alla Rai, ora a fine carriera ci onora della sua candidatura, ma fin’ora dove sei stato? E allora torna li che e’ meglio le persone che rappresentano il Pdl ad atripalda sono certamente migliori di te’ .
non arriveranno a fare la lista.
Cosa vuole significare : <>. Amici sappiate che i campanilismi localistici sono finiti almeno 150 anni fa. Ma vi siete resi conto che oggi non siamo più soltanto italiani, ma siamo anche europei? Quindi bando alle sterili polemiche sui forestierismi : chi è bravo, fosse polacco o extracomunitario, trapiantati in Atripalda con cittadinanza Italiana, può gestire la cosa pubblica se il popolo sovrano lo elegge per lo svolgimento di tale compito amministrativo. Riflettiamo…
Avellino,21.02.2012. F.to: Alberico D’Alessandro.
a me della persona non mi interessa , io voglio sentire cosa propone x uscire da questo scempio dove stà il paese ! ahh porcè stavolta le carte le devi scoprire prima ! ma non solo tu, anche gli altri che si vorranno misurare all’elezioni ! è finito il tempo del libretto dell’impegnative a danno altrui !
Non potevamo mai immaginare che un valido giornalista qual è Gianni Porcelli potesse ritenere giusto scendere nell’agone politico di una cittadina, quale Atripalda, che fino ad oggi ha subìto soltanto le angherie dei vari professionisti della politica in servizio permanente effettivo. Deontologicamente e per le tue capacità di eloquio ti diciamo : forza Gianni Porcelli, perchè Atripalda sarà con te…
Egregi atripaldesi, non fatevi scrupoli, speriamo che per davvero il giornalista Porcelli si candidi e dia un contributo di politica gestionale pulita alla cittadina che, tra prepotenti trasformisti e sprovveduti arrivisti, ormai si trova a soffrire le azioni dei partiti del centrosinistra che fin ora l’hanno “martoriata”. In bocca al lupo al collega Porcelli, se per davvero si candiderà in sostituzione dei pateracchi che potrebbero rappresentare un’eventuale lista Pdl-Udc occultata. Associazione che avrebbe l’unico intento di consolidare un potere provinciale che già sta sovrastando tutto il territorio irpino. Vade retro consociazioni senza ideali sociali perchè rovinerebbero soltanto (peggio di adesso) la cittadina più importante della provincia di Avellino. Prosit.
Nicola Savino.
Scusate ma e’ solo no giornalista sportivo, su rai tre faceva a telecronaca delle partite dei serie c e di serie b massimo, come fa co sta penna a scrivere dei politici??che ne s adi politica??? a me mi fa proprio ridere
Porcelli sarebbe il degno erede di Laurenzano. Peggio di questo non ci possiamo augurare nulla. Lui ha questo pallino politico, senza avere capacità amministrative. Ma Laurenzano insegna che si può fare il sindaco anche senza competenze, disamministrando e riducendo la città in braghe di tela. Quindi: avanti un altro. Oppure, vieni avanti ……..
Certi comportamenti politici che accadono ad Atripalda negli ultimi tempi finiscono per produrre frutti amari che fanno apparire sorpassata una, feroce e sprezzante, affermazione di Achille Campanile risalente al 1965: “viviamo in un mondo talmente schifoso, che peggio non potrebbe essere”
E invece…
complimenti porcelli, vai avanti. il tuo coraggio sarà la nostra forza.
E vero dopo laurenzano ormai pensano tutti che possono fare il sindaco
Non vogliamo entrare nel merito delle differenze che esisterebbero tra un giornalista sportivo di serie C o di serie B. Dobbiamo soltanto sottolineare che un iscritto all’ordine,funzionario della Rai, se non sapesse di politica, significherebbe allora che ha superato l’esame di Stato con una commissione corrotta… Vi risulta che Porcelli sia stato raccomandato dallo stesso “soggetto” che avrebbe inserito nella Rai …..? A noi non risulta! Sappiamo,invece, che uno dei due soggetti di cui prima è parlamentare. E se questi è deputato, Gianni Porcelli non saprebbe fare il sindaco? Sappiate che i giornalisti Rai per potersi dedicare al calcio debbono aver dovuto operare anche nelle altre discipline. Diversamente non potrebbero essere dei validi professionisti dell’informazione pubblica. Tra l’altro, se in provincia di Avellino il 90% dei sindaci sono medici, credete che un giornalista non saprebbe fare meglio? Cerchiamo di essere intellettualmente più onesti, senza farci dominare dalle antipatie o dalle invidie, “corredi” più vistosi che l’uomo (latu sensu) mette più facilmente in essere, prescindendo dalla ragione oggettiva. Avellino, 22.02.2012 B. Falabella
Se può farlo Gianni non vedo perchè non possa farlo…
Un messaggio al post 21: non si capisce niente!
ripartiamo dal principio, mettendo in ordine soggetto, predicato e complemento. Usiamo anche la punteggiatura, quando serve.
il politico della famiglia Porcelli è Tonino, Gianni può continuare a fare il giornalista
Rimembranze per l’avellinese post 21)
Agli inizi degli anni ’90 mentre assistevo a una seduta del Consiglio comunale di Atripalda ascoltai un intervento del Comm. Arcangelo Iapicca incentrato sulla figura dell’aspirante candidato sindaco. Il consigliere Iapicca, all’epoca responsabile provinciale del PSDI, ricostruì in modo preciso e dettagliato l’excursus politico-professionale del suddetto. A distanza di tanti anni non ho dimenticato il giudizio feroce e sprezzante che fu dato. Credo che nei verbali di quella seduta sia rimasta una traccia indelebile di come possa essere umiliata una qualsiasi persona. “…Continuo a fare il giornalista è quello che voglio fare perché mi dà l’opportunità professionalmente di poter far passare per la punta della mia penna qualsiasi potente o presunto tale…”, leggendo mi sono chiesto: in quell’occasione l’interessato non seppe o non potette fare quello che oggi dice di fare?
Sono passati oltre vent’anni, ma gli ATRIPALDESI non dimenticano.
Se volessimo citare le diatribe consiliari che si sono perpetuate nei vari consessi,a llora dovremmo dire che sono stati ( a ragione o a torto) redarguiti dagli stessi amici di partito: Capaldo, De Simone, La Sala, Iaione, De Vinco ecc.ecc. Tutti personaggi che nell’ultimo ventennio atripaldese hanno ridotto la cittadina nelle misere condizioni cui versa… Per non dire degli attacchi che ha dovuto subire, in questa legislatura, il sindaco Laurenzano. Allora,se Porcelli in quella seduta replicò agli attacchi di Iapicca con : <>, e aggiunse che non era d’accordo a favorire affarismi che non avrebbero portato utilità ai cittadini atripaldesi,ciò ti avrebbe dovuto suggerire che il giornalista e politico in questione, vent’anni fa, già era assistito dal dono dell’onestà intellettuale. Cosa molto rara anche nei politici di vennt’anni dopo… Ti ricordi o sto farneticando che per davvero Porcelli replicò a Iapicca come innanzi riportato? Tant’è che, per sottrarsi agli “inciuci” di quel contesto,lo stesso professionista si dichiarò indipendente. E, alla successiva tornata elettorale, fu rieletto nonostante le avversioni di “don” Arcangelo.
Atripalda, 23.02.2012. B. Festa.
Ma come si può penzare che gli atripaldesi si ricordono quello che ha fatto Porcelli tantanni fa enon penzano come hanno ridotto Atripalda da 30 anni Capaldo, De Simone e compagnia. Pure La Sala, Iaione, De Vinco e tanti imcopetenti. Sembra che Osservatore è tanto assai invidioso di Porcelli che va trovando il pelo nell’uovo. Facciamo l’esame di coscienzia noi di questo paese e vediamo quando mai Giovanni Porcelli ha rovinato Atripalda così come ce l’hanno lasciata mò? Speriammo ca si candida un professionista come questo buona persona, si nò siamo rovinati con tutti sti lupi affamati che se la vendono Atripalda ai prepotenti della provincia. Ma che siamo asciuti pacci? Ma non ci penzati proprio che mettiamo Atripalda in mano a sti affamati e incapaci? Viva Gianni e viva anche la moglie che lo aiuta. In bocca il lupo. Atripalda, 23.02.2012 M. L. Paletta
L’occasione cui cita l’Osservatore fu esplicitamente chiarita da Gianni Porcelli in consiglio comunale dove,all’indirizzo di Iapicca,disse : <>. E replicò aggiungendo che mai sarebbe stato d’accordo acchè affaristi avessero salvaguardato interessi personali a discapito della cittadinanza atripaldese. Non a caso Lo stesso Porcelli si dichiarò indipendente. E succesivamente fu rieletto,nonostante le avversioni di “don” Arcangelo. Ti risulta che è vero quello che posso testimoniare,oppure sto dicendo bugie??? B. Festa.
Atripalda, 23.02.2012.
Non è mia abitudine replicare e so anche riconoscere eventuali errori, ma per questione di chiarezza è necessaria una precisazione. Io ho semplicemente riportato un giudizio espresso pubblicamente in un civico consesso alla presenza di trenta consiglieri e di numerosissimi cittadini. Il giudizio riguardava la statura morale e conseguentemente politica dell’interessato. Ricordo la risposta, che si limitò all’aspetto politico, risposta legittima perché è legittima, a volte, la non condivisione delle scelte effettuate dal gruppo politico di appartenenza. Non vi fu nessuna risposta al giudizio, ribadisco, impietoso e sprezzante espresso dal consigliere Iapicca sul piano morale con implicazioni professionali. Nei miei appunti ho trovato che nel 1994 consigliere comunale venne eletto per il P.P.I., candidato sindaco Capaldo, Antonio Porcelli e non Giovanni, potrebbe essere stato un mio errore, se così fosse, le chiedo la cortesia di una puntualizzazione, citando possibilmente anche i voti di preferenza riportati per poter correggere il mio database. Sono implicite, qualora avesse ragione Lei, le mie scuse estese anche all’interessato. In tutti i casi non cambierebbe la sostanza politica perché una delle accuse riguardava un interessato avvicinamento alla D.C. -1992-93-, confermato da quel che appare, dall’adesione al P.P.I. nelle elezioni amministrative del 1994.
Non avrei voluto replicare, ma Le assicuro che non sono il biografo di Gianni Porcelli; quindi,potrei anche essermi sbagliato con le date…Ciò detto, però, ribadisco che, nell’occasione del consiglio comunale che Lei notizia, il consigliere Porcelli ribadì con una frase molto “piccante” alle sprezzanti considerazioni morali rivoltegli da Iapicca. Spero riportino almeno <>, perchè a tale sostantivo aggiunse una preposizione semplice e un’aggettivo da bagno di casa. E’ vero, inoltre, che nel ’94 fu eletto Antonio ad Atripalda, ma con il consenso attinente il bacino elettorale che da dieci anni aveva già rappresentato il fratello Gianni (quest’ultimo dichiaratosi indipendente non più tardi di qualche anno dopo la sua prima elezione a consigliere comunale del Psdi). Pertanto, Antonio fu eletto con il Ppi, ma primo perchè Gianni nelle vesti di funzionario della Rai avrebbe potuto candidarsi soltanto previa richiesta di aspettativa, secondo perchè tangentopoli aveva ormai sfasciato il Psdi e gli altri del pentapartito.
Quindi, Antonio o Gianni, non avrebbero potuto riesumare un partito finito, che mai si è più rivitalizzato.
F.to : B. Festa.
Tutti possono comprendere perchè Atripalda è in “coma”. Si fa politica su semplici ed inutili “verità”. Se conoscete il signor Gianni Porcelli esprimete le sue alte capacità amministrative e provate ad aspettare il progetto per far uscire dal “coma” Atripalda. La mia onesta e semplice convinzione è che bisogna affidarsi a giovani capaci e intelligenti desiderosi di salvare un paese non più di commercio, non produttivo, non operoso; abitato da molti pensionati e tanti giovani con problemi e disagi. Non è FACILE!!!!