Verso le Amministrative, nuovo faccia a faccia in casa Pd ieri pomeriggio ad Avellino
Pubblicato in data: 7/3/2012 alle ore:13:44 • Categoria: Partito Democratico, Politica •Verso il voto, il Pd provinciale cerca di ricucire lo strappo nel partito cittadino.
Nuovo faccia a faccia in casa Pd ieri pomeriggio ad Avellino per tentare di ricompattare i democratici atripaldesi. All’incontro tenutosi presso la sede di in via Tagliamento con il segretario Caterina Lengua, Francesco Todisco ed Enzo Venezia, presenti l’onorevole Alberta De Simone, il segretario cittadino Federico Alvino e gli assessori Maurizio De Vinco e Nancy Palladino. Assente Laurenzano. «Abbiamo ribadito – commenta il segretario Alvino – la posizione del circolo di Atripalda da cui non si ci scostiamo e che dal 23 dicembre scorso attendiamo una risposta da parte dei vertici provinciali a cui ho ricordato le dichiarazioni rese da Laurenzano in questi mesi contro il partito». L’incontro è durato meno di un’ora: la sezione atripaldese ha rivendicato la propria autonomia e le scelte compiute. I vertici irpini hanno richiesto invece l’unità di tutti i democratici.
Ma i vertici irpini hanno un nome da proporre?
Arriva per tutti, prima o poi, il momento di una scelta. Il caso Atripalda è rappresentativo, presenta un quadro politico complessivo fortemente lacerato perché non vi è nessun partito, se non quelli formati da un unico personaggio, al massimo una sola famiglia, che non presenti divisioni. A poco più di venti giorni dalla presentazione delle liste ci si accapiglia ancora sulla scelta del candidato sindaco, con buona pace delle problematiche della città e con grande sprezzo della dignità degli elettori. Il PD, che pur si candida a partito di governo a tutti i livelli, è quello che sta dando l’esempio peggiore. Al solo sentir parlare di PUC e di primarie sono saltati sulle sedie prima gli assessori che si richiamavano alla componente ex-DC e socialista e poi a seguire lo stesso sindaco. Nel secondo caso dopo avere creato situazioni farsesche: un Consiglio comunale mutilato, un numero impressionante di surroghe che non trova alcun riscontro in nessun’ altra sede, sedute consiliari che saltano a ripetizione per l’assenza dei surrogati, anime vaganti che anelano una povera poltrona, ecc.. In questo contesto il sindaco pro-tempore denuncia “mani sulla città” e “comitati d’affari” spalleggiato dagli assessori che hanno rinnegato la loro stessa firma, non rendendosi conto che quanto affermato è una sorta di autodenuncia. Non si può dimenticare che fino a pochi giorni addietro il sindaco si autodefiniva “un uomo del PD” e dichiarava “il Pd è il mio partito”, gli attuali assessori si spingono oltre rivendicando la costituzione del gruppo consiliare PD. Una simpatica e sorridente signora, che ricopre la carica di segretario provinciale del PD, invoca lo Spirito Santo, pardon “unitario”, per convergere su una figura “…in grado di guidare la coalizione…”. Gentile signora, quando si parla di “comitati d’affari” nel linguaggio politico corrente, non ci si riferisce certamente a pie associazioni. Lei ha il dovere di pronunciarsi su affermazioni così gravi: le compete per il ruolo che ricopre e per il rispetto dovuto agli elettori.
Penso che siano sempre gli stessi! medici opp avvocati…
Che peccato che Laurenzano non è gghiuto! Tutta sta bella gente rinta a na stanza sola!!!