Verso il voto, Ciro De Pasquale spiega le ragioni della sua candidatura con la lista “Patto Civico per Atripalda”
Pubblicato in data: 13/4/2012 alle ore:14:21 • Categoria: Lista "Patto Civico per Atripalda", Politica •Ciro De Pasquale, candidato nella lista “Patto Civico per Atripalda” guidata da Aldo Laurenzano, spiega le ragioni della sua candidatura al Consiglio Comunale.
Perché ha scelto di scendere in campo?
“Il motivo principe è sicuramente la presenza del sindaco Laurenzano, che reputo una persona per bene nonché uno dei migliori amministratori degli ultimi 20 anni di storia atripaldese. Con lui, la città ha potuto godere di una gestione trasparente della “cosa pubblica”, di ordine e di una necessaria e corretta razionalizzazione delle spese. Grazie al suo impegno, qualunque amministrazione andrà a guidare il Comune, non avrà le stesse sorprese che ha trovato lui, come fatture nascoste nei cassetti e residui attivi e passivi non bonificati. Per quanto riguarda la mia candidatura, credo che sia giunto il momento che i giovani si impegnino in politica, che siano protagonisti attivi, soprattutto se non possono contare su un cognome che parla da solo o sulla presenza alle proprie spalle di uno storico amministratore comunale. Io ci ho messo la faccia, senza appoggi, perché credo in quello che dico, a prescindere da tutti. Ho 32 anni e faccio il giornalista da 12. E’, quindi, un decennio che seguo i fatti di Atripalda, città che amo tantissimo e sulla quale ho voluto investire aprendo il settimanale “Abellinum” con il mio collega e amico Attilio Alvino. Da sempre, attraverso questa testata e con la mia associazione “Cento Uomini d’Acciaio”, cerco di coinvolgere i giovani, ascoltando le loro istanze e facendomene carico. Inoltre, abbiamo organizzato una “Fiera del libro” e sponsorizzato il “Città di Atripalda”, perché credo che si debba ripartire puntando sull’aggregazione sportiva e sulla cultura. Se andassi in Consiglio, perciò, la prima cosa che farei sarebbe allestire uno sportello di ascolto riservato alle nuove generazioni che possa affiancare il lavoro di “Informagiovani”. Ultimo motivo che mi ha spinto a scendere in campo è il fatto che la lista di cui faccio parte ha un’anima essenzialmente civica perché, se è vero che annoveriamo nelle nostre fila esponenti del Pdl, ci sono iscritti al Pd come De Vinco e lo stesso Laurenzano, un esponente dei socialisti che è Carmine Andreotti e ben sette rappresentanti della società civile, me compreso, che non hanno alcuna tessera di partito“.
La lista “Patto Civico per Atripalda” cos’ha di più rispetto alle altre?
“Sicuramente la giovinezza amministrativa. Un elettore attento, infatti, se sommasse gli anni di esperienza politica di tutti i componenti della nostra lista potrebbe facilmente rendersi conto che non raggiungono quelli di amministratori cittadini molto noti. Noi rappresentiamo la freschezza, il rinnovamento e la genuinità. Prima che qualcuno possa muovere facili critiche relative all’inesperienza, però, voglio sottolineare che nessuno nasce amministratore e che chi ama davvero Atripalda, vuole costruirsi qui un futuro e immagina di crescere i propri figli dove è cresciuto lui stesso ha le carte in regola per fare bene. Non a caso, uno dei nostri slogan è “Difendi ciò che ami”. Nella nostra lista ci sono persone che possono mettere in campo una grande professionalità e che possono guidare il Comune perché, e questo ci tengo a sottolinearlo, abbiamo a disposizione tecnici e dirigenti di altissimo livello che hanno bisogno solo di indicazioni di buon senso per lavorare in modo eccellente”.
Tra accuse di ritardo e scorrettezza in fase di presentazione, la vostra lista ha dovuto subito difendersi dalle polemiche scatenate dagli altri candidati a voi opposti. Qual è il suo commento?
“Per quanto riguarda questa vicenda, è inutile nascondere che ci siano stati dei problemi nella presentazione della lista ma ciò non inficia in alcun modo la legalità delle procedure che sono state seguite alla lettera. Tutto è stato fatto in modo cristallino e l’inammissibilità del ricorso al Tar nonché il giudizio favorevole della Commissione Elettorale Mandamentale ne sono la prova evidente. Mi dispiace che qualcuno abbia provato a scippare gli atripaldesi di un’alternativa da scegliere ma, per fortuna, possiamo ancora parlare di democrazia e pluralismo”.
de vinco andreotti de pascuale laurenzano !!!! la politica atripaldese e’ sprofondata !!!
VERAMENTE VERGOGNOSO IL PATTO CON I NEMICI DEL PDL PUR DI RICANDIDARSI A SINDACO GLI ATRIPALDESI VI BOCCERANNO
il De Pasquale reputa il caro Laurenzano una persona per bene, solo perchè gli ha proposto un contratto di lavoro con il comune di atripalda! Poche parole da buon intenditore.
ha ragione Lello La Sala.
Questo personaggio è stato pagato con i nostri soldi per 5 lunghi anni.
incompatibile, al punto da gestire un giornale sponsorizzato da grandi aziende clienti del comune
Potresti essere un buon amministratore, ma casomai vincessi…
spiegalo soprattutto ai giovani disoccupati di atripalda,perche ti trovi con laurenzano, e facci capire come mai fino a poco
tempo fa eri addetto stampa anche di amministratori del P.D,e oggi ti trovi candidato con quelli del PDL. certo inizi propio male..
Questo è il secondo intervento dell’ex addetto stampa del Sindaco prima, e del Comune, a tempo determinato dopo, tutti e due gli interventi hanno carattere d’infortuni. Sinceramente gli auguro una miglior sorte per la sua carriera professionale. Affermazione come quella di considerare Laurenzano uno dei migliori amministratori degli ultimi 20 anni è alquanto azzardata, è un’affermazione soggettiva che dovrà trovare riscontro minimo a livello elettorale. Affermare di aver trovato “fatture nascoste nei cassetti e residui attivi e passivi non bonificati” sono accuse pesanti che rasentano, o forse sono, illeciti penali. E’ impensabile credere che vi possano essere fatture nascoste (presumibilmente non pagate) per oltre cinque anni, non si è reso conto di aver tirato in ballo l’amministrazione precedente presieduta dalla dott.ssa Rega e che vedeva nella carica di assessore e vicesindaco la consorte di Laurenzano. Considerare De Vinco e Laurenzano ancora esponenti del PD è come arrampicarsi sugli specchi, tutti capiscono che con la loro scelta si sono posti al di fuori del partito. Affermare di “averci messo la faccia senza appoggi” è auspicabile per la sua dignità professionale e personale. Auguri.
stai zitto che fai meglio.
@osservatore
se Laurenzano e De Vinco sono fuori dal PD per una loro scelta di campo, allora come mai non si cita la scelta dei Candidati del PD nella Lista capeggiata dal tandem Alvino-Tuccia di aver accettato la candidatura in una lista dove figurano esponenti di estrema destra? De Pasquale avrà tempo e modo di rivalutare il ruolo svolto in questi anni ma quello che hanno fatto tutti coloro che Laurenzano l’hanno sostenuto per 5 anni fa è cosa ben peggiore. C’è chi ha avuto la dignità (strategica) di non ricandidarsi e chi invece immagina di essere il valore aggiunto di una lista che appare una corazzata ma ha al suo interno una serie di contraddizioni che solo le pecore elettrici non sono capaci di vedere…… siamo certi che il connubio PD_UDC_FLI_PSI sia una scelta saggia per Atripalda? siamo certi che tutti gli iscritti e i simpatizzanti dell’UDC che non volevano SPagnuolo Candidato sindaco (al punto che egli aveva trovato un accordo proprio con Laurenzano e Prezioso , anche per un’eventuale partecipazione alle PRIMARIE) lo sosterranno? e gli assenti storici del PD lasceranno davvero che il loro partito prenda questa deriva lasciando tutto nelle mani di Alvino e Tuccia? e gli elettori di destra (500) accetteranno l’incesto compiuto da Prezioso?
beh, a questo punto, credo che le contraddizioni più evidenti siano da una sola parte …………. hai voglia ad abbandonare le aule in segno di protesta per la storia del mancato sorteggio degli scrutatori, quando invece in tasca c’è già pronta una bella lista di potenziali scrutatori da inserire…….osservatore devi osservare a 360°, non dove ti consentono i tuoi paraocchi da tifoso in attesa di un dono………
Trasparenza ? un comune di poco più di 10.000 abitanti aveva bisogno di un addetto stampa?
“uno dei migliori amministratori degli ultimi 20 anni di storia atripaldese”… Facciamo pure 150 anni, perché no? Ma va’, va’…