Verso il voto, parla la candidata della lista “Patto civico per Atripalda” Gianna Parziale: La mia umanità e professionalità al servizio di una squadra pulita e innovativa
Pubblicato in data: 16/4/2012 alle ore:16:07 • Categoria: Lista "Patto Civico per Atripalda", Politica •Implementazione delle attività culturali di Atripalda, dalla vita scolastica dei nostri figli alle attività formative extrascolastiche fino ad aspetti ancora più vasti di interculturalità itinerante, sia nazionali che internazionali. Questo il progetto di Gianna Parziale. Sposata con Nicola e mamma di Christian, Gianna è laureata in scienze dell’educazione ed è esperta in processi formativi. Attualmente ricopre il ruolo di impiegata amministrativa presso la clinica Santa Rita di Atripalda. “Ho sempre pensato che una candidatura sentita non dovesse mai partire da presupposti soggettivi – ha dichiarato – , ma dovesse rientrare in un progetto di competenze condiviso. Ritengo, infatti, che l’individualismo in politica, come nel vivere civile, conduca a ben poco. Fa parte di qualcosa di più ampio, di una squadra con la quale ritengo di avere in comune soprattutto valori etici e morali. E’ il pensiero che mi ha condotta a metterci la faccia a servizio del mio paese. Quando parlo di valori etici e morali, penso soprattutto al nostro Sindaco. La decisione per la mia candidatura ha preso determinazione proprio perché volevo andare ad affiancare una persona come lui. Credo in lui come uomo, come padre, come professionista e, non ultimo, come amministratore. Sono convinta che meriti la conferma della nomina a Sindaco e sono ancora più convinta che la meriti supportato da una squadra pulita ed innovativa come la nostra. Sono fiera di farne parte, come sono fiera di essere atripaldese. Ed il mio primo obiettivo è proprio quello di trasmettere questa fierezza ai miei amici e concittadini”.
Parziale ha quindi parlato dei suoi impegni per Atripalda in caso di elezione: “Il mio impegno sarà influenzato da due fattori fondamentali del mio vissuto: i miei studi e il mio essere madre. Pertanto le mie energie confluiranno sugli aspetti che concernono prevalentemente l’implementazione delle attività culturali della nostra cittadina. E quando parlo di attività culturali immagino uno spettro molto ampio che parte dalla vita scolastica dei nostri figli, passando attraverso le attività formative extrascolastiche fino ad aspetti ancora più vasti di interculturalità itinerante, sia nazionali che internazionali. Ritengo che la cultura sia un processo di insieme che non può essere frammentato. La formazione scolastica e la crescita culturale e interculturale di un paese devono viaggiare di pari passo. Dobbiamo dare consapevolezza ai nostri figli di essere figli di Atripalda se vogliamo che un giorno abbiano la consapevolezza e la preparazione per essere figli d’Europa e del Mondo. Soprattutto dobbiamo insegnare ai nostri figli che essere figli del mondo significa non solo saperlo percorrere in lungo e in largo, ma significa saper accogliere in casa nostra coloro che provengono da altri paesi, nel rispetto della loro cultura e della loro tradizione, tutelando la nostra. L’aspetto formativo che ormai preme sul nostro paese è diventato molto più complesso di quello che era un tempo. Dobbiamo infatti cominciare a prenderci cura degli stranieri che sono venuti a vivere nel nostro paese, supportandoli e formandoli al fine di abbreviare i tempi del loro insediamento nella nostra comunità, ma – ha concluso – anche per consentire ai nostri concittadini di potersi sentire tranquilli di poter condividere una serena convivenza”.
che belle le candidature che nascono spontaneamente.
GIA’ STAVAMO BELLI SOLO QUESTA CI MANCAVA………………
In questo ha ragione, per quanto non sappia fare il sindaco, tra i quattro Laurenzano sicuramente è il più pulito…
Queste parole sembra siano sentite, mi ha molto colpita questa tua capacità di guardare oltre le solite sterili premesse e promesse politiche. Il nostro paese ha bisogno di DONNE COME TE. Spero che tu ce la faccia Gianna e sono d’accordo con il post di errico. Manteniamo Atripalda pulita, pensiamo ai nostri figli.
forse c’e’ un conflitto di interesse o sbaglio????
si è lavato con perlana…..!
PAROLE SANTE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
mai vista questa ragazza. ma è di atripalda???
Una domanda spontanea: ma fino ad ora questa politicante vissuta dov’è stata- Credo che ai più che sia un’emerita sconosciuta. Per la interculturalità, mi sbaglio o si riempiva la bocca la dott.ssa Nancy.
“Interculturalità itinerante, sia nazionale che internazionale….”.
Non c’è che dire, programma di alto profilo.
Le hanno spiegato che si candida al Consiglio Comunale di Atripalda e non al Parlamento Europeo???
cara gianna parlate di atripalda pulita, allora fatemi capire non più di un mese fà un vostro candidato fece delle dichiarazione contro il tuo è suo sindaco che aveva dei documenti compromettenti verso il SINDACO, adesso è pulito mahhh,oppure vedi quelli del PDL quante cose hanno detto sul loro SINDACO MO’ ALDUK è BUONO,per non parlare dell’ultima uscita del SINDACO con la nomina degli SCRUTATORI, a dire il vero come attore può avere un futuro ….ma perchè non dici la VERITA’ sulla tua canditatura?…..AVETE RAGIONE CI VUOLE UN PO’ DI PULIZIA sicuramente sarà fatta.
Beata a tè sono pochi gli eletti riusciti ad entrare alla S,Rita…………………………….
Finalmente parole nuove…e poi perché non dovrebbe provarci questa ragazza…e’ preparata. Sono sicura che per chi si mette in gioco non e’ facile, la gente e’ cattiva e sta sempre a giudicare. Per rispondere poi al signor Azz, perche’ giudicare senza provare
Ciao faccio auguri la canditata Gianna Parziale figlia del comandate dei vigile urbano Sabino Parziale. buon lavoro e buona fortuna ciao è buona serata
Non la conoscete? Si vede che non conoscete le persone perbene del paese. Peggio per voi.
Dai tuoi commenti, anche su altri articoli, si era capito che sei un provincialotto, ma stavolta ti sei superato sprofondando nella più banele delle ignoranze. Abbi l’ardire di tacere, caro Ardito, ti saluto con un dito.
Signor Ardito…al parlamento europeo la dottoressa Gianna ci arrivera’ di sicuro visto che lei almeno ha avuto le palle di mettersi in gioco…se poi lei CARO signor Ardito e’ gia’ li’ l’aspetti.
mitti completo……
Carissimo Commentatore che oltre ad essere anonimo sei addirittura innominato….(forse non hai nemmeno capito come si compila il form per inviare le risposte…), sarò provincialotto, ma realistico, qui ci stanno a prendere in giro.
Il primo che si sveglia la mattina senza essersi mai interessato di alcunchè che abbia a che fare con il bene comune e gli interessi pubblici, senza mai aver portato avanti una battaglia civica, ci viene a dare lezioni ed a pontificare.
Spiegaci tu che hai ampie ed alte vedute globali il senso “dell’interculturalità itinerante, sia nazionale che internazionale….” contestualizzandola alla candidatura al Consiglio Comunale di un paese, tra l’altro in un momento congiunturale assolutamente negativo.
Inoltre, credo che l’ignoranza può avere anche un significato positivo, partendo dalla consapevolezza di non sapere si sviluppa la voglia inesuaribile di conoscenza, di apprendere sempre cose nuove, ma se tu sai già tutto illustraci, o meglio illuminaci di tanto sapere!
Dal mio punto di vista vorrei sentire qualcuno che proponga cose concrete ed effettivamente realizzabili:
1. censimento degli alloggi popolari e verifica dei criteri di assegnazione a chi effettivamente ne abbia diritto;
2. battaglia civica per la fruizione da parte della cittadinanza della Dogana dei Grani;
3. lotta all’evasione dei tributi locali;
4. proposte per la valorizzazione del fiume Sabato.
Ma qua si parla di cultura internazionale….. e magari anche di aprire una sede del M.O.M.A.!!
Stiamo belli….!!
Cari elettori e scrittori sicuramente la sig.ra Parziale ha usato parole dignitose e giuste, per il ns. paese e soprattutto in questo momento,ma lo sapete voi perchè si è candidata veramente con la lista “Patto civico per Atripalda” e come ci lavora alla clinica Santa Rita?….fa parte del calderone dei raccomandati…finiamola con stè scene…cerchiamo di essere sinceri e avere rispetto delle difficoltà altrui…mi spiace, ma per me chi non se le suda le cose,soprattutto il lavoro..non è in grado di fare del bene per gli altri,perchè si è già sistemata i fatti suoi..!!!!!!
le promesse sono buone a farle tutti il problema è metterle in atto e per farlo ci vuole un gruppo…GIANNA almeno ha la correttezza di parlare e di esporsi su argomenti attinenti alle sue conoscenze, ma tanto che dici dici nessuno è qui per valutare ma solo per giudicare. Le idee le abbiamo tutti il problema e mettersi in gioco e rischiare…dal canto mio se mi fossi candidato avrei promesso il mondo tanto alla fine verba volant. GIANNA meriti il nostro appoggio e chi scrive dovrebbe capire che il futuro non è per noi ma per i nostri figli ed è lì che dobbiamo lavorare…BRAVA GIANNA IL MIO VOTO E’ TUO
Credo che così facendo si inizia, prima di cominciare, a smontare le persone di buona volontà e magari che hanno tutto da perdere e niente da guadagnare. Ma Voi tromboni (o trombati) solo questo sapete fare?? Tutto al più non rompete le scatole. Avete a vs. disposizione l’arma del voto, APPROFITTATENE!!!
p.s.: se siete liberi con la coscienza.
La crisi che attraversa la politica è sotto gli occhi di tutti e parte è dovuta, secondo il mio modesto parere, al sistema elettorale che con i vari premi di maggioranza, secondo l’organismo da eleggere, privilegia le nomine rispetto al reale consenso. E’ noto a tutti, che nelle elezioni comunali la lista vincitrice anche con un solo voto si accaparra i 2/3 dei seggi, questo solletica a candidarsi, una volta che si viene invitati o costretti, anche chi non aveva mai pensato lontanamente di avere un ruolo pubblico.
Una volta la selezione avveniva sulla base della militanza all’interno di un partito e sulla considerazione dei rapporti interpersonali che si era capaci di creare. Oggi si sente parlare e si legge, di capacità e di padronanza di problemi complessi come acqua fresca, riprendendo pari pari interi periodi da relazioni presentate in consessi internazionali, senza avere nemmeno l’accortezza di virgolettare. Non è il peggio, quello arriva quando con spudoratezza esimi sconosciuti parlano di sacrificio fatto, candidandosi, nell’interesse della collettività. Io per tanti anni e per tante campagne elettorali ho visto candidati, consapevoli di non essere mai eletti in liste che al massimo esprimevano un consigliere. Ad Atripalda ve ne sono stati parecchi, vorrei citarne con il solo cognome due per tutti: Battista per PSI e Melillo per il MSI. Persone semplici, umili, ma che nobilmente erano coscienti di tenere alto il nome del partito e le idee in cui credevano.
Poi è ritornato il tempo dei cavalli nominati senatori.
era meglio che non ti candidavi facevi piu’ bella figura……………..ma forse ti hanno costretto…………non hai potuto dire di no
Per Spontanea – Intervento 17.
Non ho manifestato alcuna acredine nei confronti della candidata Gianna Parziale (sentimento che sembra invece essere indirizzato da parte sua alla mia persona), a cui va il mio in bocca al lupo per la competizione elettorale.
Il mio intento è quello di evidenziare (e lo farò con tutti i candidati che si sono proposti) le roboanti quanto sterili ed irrealizzabili dichiarazioni pre-elettorali.
Sig.ra Spontanea ritiene che per Atripalda sia prioritario, ma soprattutto realizzabile, “l’interculturalità itinerante sia nazionale che internazionale….”?
Riesce a dare un contenuto concreto a questo concetto?
In generale mi sembra che molte candidature nascano da debiti di riconoscenza diretta dei candidati (o per il tramite di loro familiari) nei confronti del Dott. Laurenzano. Anzi in alcuni casi i debiti di riconoscenza sembrano essere molteplici.
I nomi, i posti di lavoro, gli incarichi e le carriere….. qualcosa dicono, o meglio potrebbero lasciare intendere…..
Mi permetto di rispondere ad Atripaldese del commento n° 20: la mia risposta vuole essere una delucidazione e non solo una presa di difesa per una persona di cui ho l’onore di potermi definire amica.
Gianna, che conosco da più di 20 anni, può essere annoverata in svariate categorie, ma fra quella dei RACCOMANDATI CHE NON SI SUDANO IL POSTO DI LAVORO, proprio no.
Te lo dico perchè conoscendola, conosco anche il suo percorso lavorativo. Gianna prima di approdare alla clinica Santa Rita, ha lavorato come amministrativo per dieci anni presso una società di formazione ad Avellino. Durante quegli anni, ha dato la possibilità di lavorare a molti atripaldesi, me compresa, ed io che l’ho vista con i miei occhi posso dirti che, purtroppo, sono davvero poche le persone CHE SGOBBANO sul lavoro come lei.
Come spesso accade a noi donne, a seguito della maternità, Gianna ha avuto problemi e ha dovuto lasciare quel posto di lavoro.
ATTUALMENTE “LA RACCOMANDATA” lavora con un contratto a progetto (hai presente cos’è un contratto a progetto?) e stai pur certo che non c’è proprozione fra quello che guadagna e le prestazioni svolte. Non sto qui a commentarti che ha conseguito una laurea con 110 e lode in brevissimo tempo, o vuoi dirmi che pure quella se l’è presa con qualche spintarella? La morale della favola è questa: PRIMA DI CALUNNIARE LA GENTE INFORMATEVI. Prima di provare a gettare fango su una persona perbene, passatevi la mano per la coscienza. Gianna è una grandissima lavoratrice, con me ha fatto nottate per aiutarmi lavorativamente e non mi ha mai e dico MAI CHIESTO UN SOLO CENTESIMO. Caro Atripaldese il mio nome lo conosci (io non ho lo stesso piacere), se il mio chiarimento nn t’è bastato in questa sede, sono pronta a dartene altri, ma spero che tu abbia raccolto informazioni più veritiere per quel momento.
Vorrei rispondere in maniera semplice, non polemica e chiara alla Sig.ra Lia Gialanella, che in città è molto conosciuta. La informo, innanzitutto che stà parlando con chi ha una famiglia come la sig. ra Gianna, con un laureato a pieni voti, possessore di 4 diplomi e da sempre interessato ai problemi sociali della ns. provincia, ma che per convinzione e scelta personale non è mai voluto scendere a compromessi con il falso mondo della politica. Credo fermamente nella meritocrazia e nella volontà di voler fare qualunque cosa dal lavoro agli hobbies , con sincerità, convinzione e soprattutto onestà. Io non ho usato termini poco puliti per offendere la sua cara amica Gianna, ma conoscendo il modo in cui attualmente lavora in clinica ( non mi sembra che abbia superato un concorso pubblico o una selezione pubblica ) posso esprimere il mio commento bonario e sincero avverso alla persona candidata. Anche il sottoscritto ha svolto lavori precari, ha perso il lavoro e attualmente ha un contratto a tempo determinato,ma non per questo si è lamentato, è sceso in campo a chiedere,ne tantomeno fa finta di presentarsi agli elettori solo su richiesta o dopo aver ottenuto qualcosa in cambio.Posso capire che lei deve difendere la sua amica, la quale ha fatto un percorso lavorativo comune a tanti giovani,in virtù di quanto descritto,ma non ne facciamo una questione personale, Atripalda ha bisogno di persone capaci e vere, in grado di prendere la situazione in mano anche gratis, per recuperare ciò che ha perso ossia visibilità, servizi, manutenzione e aiuto ha chi ne ha veramente bisogno..Non penso francamente che bisogna presentarsi in politica dall’oggi al domani, si fa politica con il cuore, è una passione innata, si fa formazione ( e lei che ha varie esperienze dovrebbe saperlo, meglio degli altri)si propone e si da credibilità a chi è in grado di fare anche per gli altri e non solo per se stessi..E’ in ballo la gestione di una comunità..mi creda anche se con un contratto a progetto, molti giovani vorrebbero condidarsi così come ha fatto Gianna e dopo quello che ha avuto..non bisogna mai sputare nel piatto in cui si mangia….Comunque la ringrazio per il confronto, penso che ci sia sempre qualcosa di costruttivo in ogni polemica, giusta o sbagliata che sia…
Caro Antripaldese,
ci tengo molto a sottolineare che nè il mio intervento, nè tantomeno il tuo attacco, avevano carattere polemico.
In secondo luogo, fotografare una situazione non significa sputare nè nel piatto in cui si mangia, nè tantomeno in quello altrui.
In terzo luogo, mi infastidisce molto che si parli di dottrina polica e di militanza, quasi fosse un obbligo civico preso quale presupposto per potersi candidare. La polica, come la religione, sono libere espressioni del sentire e del vivere umano ed ognuno ha il diritto di poterle entrambe professare e praticare nel modo in cui ritiene sia più corretto. Pertanto, a menoche non si vadano a ledere i diritti umani e basali di una comunità, io, sinceramente questo presunto peccato mortale, non ce lo vedo.
In ultima istanza, vorrei farti riflettere su una cosa che tu stesso ci hai appena raccontato di te. Se non fosse per tutte queste sovrastrutture e pregiudizi, Gianna E’ la persona che in assoluto ti rappresenta più di tutti fra questi circa 60 candidati, perchè condivide con te e con tanti altri giovani come me le ingiustizie di una società in cui i nostri padri hanno lavorato alcremente per lasciarci un futuro di precarità ed approssimazione. Il fatto che Gianna si sia candidata, che sia la figlia del nostro Comandante, non ci autorizza a pensare che abbia dei secondi fini in questa candidatura. Se le fosse stato concesso il potere per il quale tanto l’avete attaccata, non staremmo qui a parlare di questo, Gianna ci avrebbe salutati dal suo posto dirigenziale in qualche ministero romano. Razionalizziamo la realtà e non ci lasciamo convincere da luoghi comuni che mortificano l’intelligenza comune. Ti saluto con affetto sperando che un giorno mi fermerai a prendere un caffè.
Non credo che ci si candidi per andare al Comune per sbrigare le faccende domestiche o le mansioni lavorative che si svolgono tutti i giorni, in Comune bisogna amministrare una città e non è cosa da poco. Richiedere conoscenza della politica e un minimo di militanza mi sembra più che normale, la politica deve risolvere le cose su questa terra e con tutto il rispetto non è paragonabile alla religione. Sembra che non vi sia problema ad ammettere che per trovare lavoro bisogna essere aiutati, purtroppo per la maggioranza dei giovani, che il lavoro lo reclamano come diritto, non è così. Conosco famiglie ove vi sono fino a quattro laureati a pieni voti, e non uno dicasi uno ha avuto la possibilità di un lavoro precario, quello a tempo determinato e già ormai un miraggio. Io stesso ho un figlio laureato e specializzato, con lode, che dopo sei anni di volontariato, con sedici pubblicazioni scientifiche, quando vi è stata la possibilità di concorrere presso l’ente per cui ha lavorato senza un regolare stipendio è arrivato secondo per una differenza determinata dal punteggio riportato nella prova orale che ha causato un divario generale di 1,25 punti. Il posto era a 400 km. da Atripalda. Il vincitore ha candidamente e con naturalezza ammesso che lui per la prova orale aveva seguito decine e decine lezioni a 160 euro l’una, cosa che mio figlio non poteva permettersi. Al giovane vanno i più sinceri auguri di una fulgida carriera. Andiamoci cauti su certe cose perché a volte le parole diventano acqua salata su carni scorticate.
Gianna, ricordati che qualsiasi momento e’ buono per cominciare e che nessuno e’ così terribile per cedere…io ti voto.
… zitti zitti, piano piano, senza fare confusione, per la scala del balcone, presto andiamo via di qua … . E’ una delle aree più note del Barbiere, da ripetere quattro volte con voce singola e poi altre quattro in coro. Mi raccomando.