Verso il voto, Spagnuolo (Uniti per Atripalda) al comizio in piazza: “Tra una settimana saremo qui a festeggiare, abbiamo voltato pagina. Laurenzano ha nascosto i debiti, mentre IrpiniAmbiente ci diffida per due milioni di euro”
Pubblicato in data: 29/4/2012 alle ore:21:33 • Categoria: Lista "Uniti per Atripalda", Politica •Paolo Spagnuolo, candidato a sindaco per la lista “Uniti per Atripalda“.
«Tra poco più di una settimana ci ritroveremo di nuovo qui a festeggiare guardandoci sempre negli occhi ma da un’altra prospettiva e con la consapevolezza di essere riusciti a fare qualcosa di grande per la nostra comunità: aver voltato pagina. Il mio unico rammarico è non aver fatto un confronto pubblico in cui affrontare le diverse problematiche della città e le differenti proposte di soluzione con Aldo Laurenzano. I cittadini devono sapere che pochi giorni fa è arrivata al Comune una diffida da oltre due milioni di euro da IrpiniAmbiente che Laurenzano ha ben pensato di tenere chiusa nel cassetto. Questo è risanamento? Un pareggio di bilancio virtuale basato sulla vendita non riuscita del Centro Servizi. Struttura per la quale noi abbiamo in mente un futuro ben diverso: diventerà centro fieristico di richiamo regionale e nazionale, ci stiamo già muovendo in questa direzione. Mi chiedo ancora, come mai il Comune non ha mai stipulato una polizza assicurativa e continuiamo così a pagare spese inutili? Come mai negli ultimi anni non è riuscito a portare serenità negli uffici di piazza Municipio segnati da profonde lacerazioni come dimostrato dagli episodi interni al Comando dei Vigili Urbani? Come mai tutto ciò che Laurenzano non ha fatto in cinque anni lo vuole fare ora in una settimana? Basta guardare anche al solo taglio degli alberi, che nella fretta ha coinvolto anche quelli insistenti su terreni privati. Noi abbiamo tutta un’altra idea di Atripalda, una città d’arte dalla vocazione commerciale che valorizzi ogni suo bene storico e naturalistico. Una città in cui ci sia armonia e collaborazione tra amministrazione, istituzioni e cittadini. Una città che non può essere guidata da chi al confronto preferisce le minacce, come dimostra l’aria da stato d’assedio e terrorismo psicologico che tira negli uffici comunali. Lealtà e correttezza dovrebbero essere virtù di una persona perbene. Il povero Del Mauro ha dovuto imparare la poesia a memoria, non può dire altro che il suo candidato a sindaco è una persona perbene, dopo aver tappezzato più volte la città di manifesti in cui dipingeva Laurenzano come un incapace, non può certo rivolgersi a lui con l’appellativo di buon amministratore. Nel corso di queste settimane troppo veleno è stato disseminato, troppe cattiverie si sono consumate. Aldo Laurenzano avverte l’odore della sconfitta e reagisce in maniera nervosa. Si sente perso e non trova alternativa alla calunnia, alle offese personali, ai ricatti. E’ qui la differenza con noi che educatamente e nella trasparenza stiamo conducendo una campagna elettorale onesta, girando nei quartieri, interloquendo con i cittadini, misurandoci con i problemi della quotidianità e con le grandi questioni che interessano il futuro di Atripalda. Occorre ristabilire la verità contro le illazioni gratuite che ci sono state rivolte: i miei candidati non sono beneficiati o figli di beneficiati, dietro di noi non c’è qualche “famiglia”, ma tantissime famiglie atripaldesi che decreteranno la nostra vittoria».
Luigi Tuccia (Pd) capolista “Uniti per Atripalda”.
«In questi mesi ho lavorato con la segreteria cittadina del Pd, per la costruzione di un nuovo centrosinistra, aperto e rinnovato, che potesse restituire ad Atripalda un progetto politico ambizioso preferendo fare un passo indietro sulla candidatura a sindaco per farne due avanti sul versante della politica. Moderati e progressisti uniti sulla base di una piattaforma programmatica chiara, contro l’arroganza e il trasformismo di chi vive la politica come uno strumento per il soddisfacimento di interessi personali. L’elemento di garanzia di questo progetto è la presenza dei partiti: perché gli uomini passano ma i partiti restano. Dall’altra parte c’è un’intesa tra un sindaco girovago ed il Popolo della Libertà, un patto di potere tra Aldo Laurenzano e Cosimo Sibilia. Tra un sindaco che vede nei cittadini dei sudditi e che s’illude di perseguire il consenso con il ricatto ed un partito che non esiste ma che pur di esistere si affida allo stesso sindaco che sino a ieri l’altro ha combattuto. Il civismo di comodo non ingannerà gli atripaldesi. Il nodo cruciale per il futuro di Atripalda è il Puc. Nel corso di questi anni ha tentato di coinvolgere tutte le forze della città affinché il Puc non fosse approvato in Giunta ma fosse il frutto di una decisione
condivisa tra Amministrazione e cittadinanza. Paradossalmente, l’ostracismo non è venuto dalle opposizioni ma dallo stesso sindaco e da alcuni consiglieri che avevano paura della trasparenza e di perdere potere. Quando ci siamo resi conto di quanto stava accadendo, ce ne siamo andati. Laurenzano, invece, è rimasto, è lui a dover togliere le mani dalla città, gli atripaldesi questo lo hanno compreso. Integreremo il progetto di sviluppo di Atripalda nel più ampio contesto dell’area urbana che comprende il capoluogo, Monteforte e Mercogliano, investendo su un nuovo sistema di mobilità che metta a sistema i luoghi della Grande Città. Mentre il sindaco uscente propone di restringere l’area archeologica di Abellinum immaginando futuribili speculazioni edilizie sugli scavi dell’antica città romana, noi diciamo che tutto ciò che ancora giace sottoterra deve essere portato alla luce e messo in raccordo con il turismo religioso di Montevergine. Riqualificheremo il vecchio tessuto urbano, restituendo un’anima al centro storico ripristinando l’uso commerciale delle vecchie botteghe e dei vecchi depositi sul modello di Salerno. È stato il Pd a pretendere che le sorti della Civita arrivassero in Parlamento attraverso l’intervento di rappresentanti del nostro partito che non è il partito di Laurenzano e nemmeno di Del Mauro. L’uomo che prima di tutti propose di restringere l’area vincolata e che oggi con Laurenzano si propone come il rinnovamento. Insomma, un sindaco che fino a ieri l’altro si diceva del Pd discreditando chi per il Pd ha sempre lavorato in trasparenza, oggi rispolvera le medesime idee di chi lo ha osteggiato fino a ieri, sino al punto di dimettersi da consigliere non ritenendo il sindaco Laurenzano degno di questa comunità. Con il Puc pianificheremo uno sviluppo di lungo periodo poiché Atripalda si pone nello scacchiere territoriale come uno snodo naturale tra Salerno, il mare, l’università e l’Irpinia. Utilizzeremo i fondi strutturali europei per collegare la grande città con Pellezzano e l’alta velocità, e con la piattaforma logistica dell’Alta Irpinia. Noi cominceremo a lavorare in questa direzione e se sapremo lavorare bene, i frutti del nostro lavoro arriveranno a chi verrà dopo di noi. Il Puc sarà di tutti. Anche delle opposizioni ma non sarà il Puc di Aldo Laurenzano».
Dimitri Musto, candidato Psi.
«Con molta brevità, umiltà e serenità, vi vorrei raccontare alcuni fatti salienti successi negli ultimi cinque anni. Nell’anno 2007 Laurenzano vinse la competizione elettorale e in molti pensarono che, essendo una novità, egli potesse rilanciare Atripalda. Noi che conoscevamo bene i suoi limiti amministrativi iniziammo una dura opposizione eravamo certi della sua inadeguatezza amministrativa. I nostri interventi sulla stampa ed in Consiglio comunale, unitamente ai numerosi manifesti affissi sulle cantonate cittadine, sono la prova del nostro agire degli ultime cinque anni. Probabilmente a Laurenzano questa nostra opposizione ha dato parecchio fastidio tanto da chiamarci “gentaglia” in consiglio comunale, di cui era il presidente, perdendo completamente il controllo, esempio del degrado politico-culturale degli ultimi cinque anni. Momento in cui, gran parte di noi, realizzò la necessità impellente di cambiare, di cominciare a ragionare su ciò che ci unisce in prospettiva del bene comune della nostra Atripalda. Dal punto di vista personale e professionale, stimo Aldo Laurenzano, ma non posso dire lo stesso dal punto di vista politico e amministrativo. Atripalda era una cittadina socialmente evoluta, ricca di appuntamenti culturali, artistici e sportivi, un esempio per altre realtà. Era un vero e proprio laboratorio politico, dove nascevano progetti non solo per gli atripaldesi ma proposte che avevano respiro provinciale e, tante volte, persino regionale. Oggi tutto questo è solo un ricordo da far rinascere e vivere insieme a “Uniti per Atripalda”. Riprendiamoci il nostro orgoglio».
Antonio Prezioso, candidato Fli.
«Nell’affrontare una campagna elettorale per eleggere il sindaco della città avrei preferito parlare solo di programma ma una breve puntualizzazione è doverosa dati gli attacchi rivolti alla mia persona. L’ex capogruppo del Pdl, gruppo d’opposizione al sindaco Laurenzano, ha voluto impartire, con grande presunzione, una lezione di coerenza, una lezione fatta proprio da chi per cinque anni ha fatto opposizione a Laurenzano riempendo contro di lui le cantonate della città con diversi manifesti, avanzando addirittura un esposto alla Procura della Repubblica, in merito al quale sono stato ascoltato come persona informata sui fatti, fino all’ultimo ed estremo atto delle dimissioni dal consiglio comunale motivate con testuali parole “con la mia presenza in aula finirei per riconoscere una Guida (Laurenzano) che non c’è più”. Vorrei ricordare come, inoltre, in numerose occasione lui stesso ha sottolineato che il bilancio era viziato da artifici contabili che ci avrebbero portato al dissesto, mentre oggi sottoscrive la versione del sindaco secondo la quale il bilancio è in regola. Preciso che, al momento delle dimissioni dal consiglio io ho fatto la scelta opposta perché dimettermi non avrebbe sortito effetto e fu proprio Del Mauro ad accusarmi di aver sottoscritto qualche sorta di accordo con Laurenzano proprio in vista di queste elezioni. Quanto alla questione De Mita, dico che non mi turba in quanto personalmente non l’ho mai incontrato e l’accordo sulla composizione di questa lista è stato concepito ad Atripalda tra persone che hanno a cuore il bene e il futuro della nostra città che condividendo un programma comune hanno rinunciato a personalismi per raggiungere l’obiettivo di consegnare un governo serio ad Atripalda. Ad Aldo Laurenzano dico che lo sviluppo della città non parte certamente dalla costruzione di una Chiesa il cui terreno è stato ceduto gratuitamente mentre noi cercavamo di assestare il bilancio. Il mio voto di astensione in consiglio comunale in merito a tale vicenda nasceva da semplici riflessioni, avrei preferito il recupero e la messa in sicurezza della Chiesa della SS Annunziata o il recupero della facciata della Chiesa di Sant’Ippolisto. Ripartiamo insieme verso un futuro migliore».
Comunicato stampa
I miei complimenti ai candidati Dimitri Musto, Luigi Tuccia e Antonio Prezioso. Il candidato sindaco Paolo Spagnuolo mi è paciuto molto per quello che avete detto bravi
Non sono le idee che mi spaventano, ma le facce che rappresentano queste idee.
Credo che, eticamente, quando si commenta un initervento di piazza di un partito politico si debba usare lo stesso metro.
Questo non è avvenuto per gli ultimi interventi di PIAZZA GRANDE – PATTO CIVICO PER ATRIPALDA- UNITI PER ATRIPALDA.
Per PIAZZA GRANDE : PUBBLICO ATTENTO E NUMEROSO
Per PATTO CIVICO PER ATRIPALDA: PIAZZA GREMITA DI CITTADINI
Per UNITI PER ATRIPALDA : NESSUN COMMENTO.
Sarà forse che il commentatore ha esaurito la sua terminologia? Coraggio, l’onestà intellettuale e sopratutto professionale non deve venir meno! E’ UNA CADUTA DI STILE PER NIENTE GIUSTIFICATA.
Alberto Alvino
quarda questa foto e vedi che misco che quisti fanno
spero che la festa la farai a casa tua.
che belli simboli di partito insieme! fli udc pd e che presunzione l’avranno detto almeno dieci volte vinciamo e vinceremo! ricorda molto una brutta pagina della storia italiana..attenzione anche io ero là nelle foto del pubblico ma questo non significa che li voterò!
concordo con antonio….i personaggi di questa lista ke spaventano……..purtroppo non si possono dire alcune cose, ma penso che siamo tutti a conoscenza…se vogliamo far finta di non vedere allora è un altro conto!io sono per persone oneste e con valori…….e laurenzano ha sbagliato solo a circondarsi di persone sbagliate, ora si è rifatto mettendo insieme una squadra di professionisti……di gente seria e so ke faranno bene!spagnuolo sta giocando sporco infangando l’operato di laurenzano…..sputando sentenze false (come confermano gli atti al comune)…..vincere cosi’ è facile……..non vi fate rigirare con le kiakkiere e promesse fasulle……guardate l’onesta’!!!!!
bravo alberto… ho notato pure io la stessa cosa. ma poco importa tanto l’hanno ripresa i quotidiani. la gente però ha capito da che parte stare!
e della maglia nera di Prezioso ne vogliamo parlare?
ops :D
Beh se Aldo Laurenzano rappresenta l’onesta (intellettuale) è tutto dire. Sul palco ha detto che il comune aveva una marea di problemi e che quelli che erano stati a governare prima di lui gli avevano tenuto tutto nascosto. Adesso io mi chiedo, nell’amministrazione Rega non era presenta una tal Rita Noce, moglie dell’attuale Sindaco? Possibile che lei abbia nascosto al marito le “gravi” condizioni in cui riversava Atripalda?
Se non è malafede questa si chiama incapacità di governare, ed è bene che Laurenzano vada a casa. Poi quale sarebbero sti grandi professionisti di cui si è circondato ora? Meglio dare a Spagnuolo il compito di governare questa città, se non altro vedremo anche se Tuccia dice la verità sul PUC visto che non dovrebbero esserci più problemi… e riguardo alle insinuazioni morali io voglio le prove della disonestà dei componenti della lista Uniti per Atripalda, altrimenti sono tutte chiacchiere al vento e non ce ne usciamo con parole come “io già sapevo, tutti sapevano anche a Roma sapevano”, la dietrologia è una brutta malattia.
ma poi chi di questi potrà sostenere una discussione con un ministro o un presidente di regione? (forse forse il prof. La Sala…)
stefy, vedi che il fatto di del mauro è vero manifesto che ci attaccava un manifesto alla settimana a laurenzano, e di certo paolo spagnuolo non sta promettendo come sta promettendo alduccio perchè si sa che il comune ora come ora non si può permettere manco le pulizie nei propri uffici!!!
A quei signori che stavano sul palco, che si spacciano per sinistra, al prossimo comizio dite in coro: siamo i peggiori democristiani che l’Italia del dopoguerra ha avuto. Io mi vergogno di dire sono di sinistra.
Per il direttore di Atripaldanews: il prossimo servizio parlate bene della lista Spagnuolo. C’è lo zio di un candidato un pò arrabiato con Voi. Per un Errata Corrige: sul comizio di ieri sera, Vi consiglio questo titolo. MAREA DI PERSONE IN PIAZZA PER IL COMIZIO DELLA LISTA UNITI PER ATRIPALDA!!!
Paolo sei tutti noi
Siamo tutti a votare te e la tua lista
e quelli nella lista laurenzano non spaventano no?
Sempre a testa alta e petto in fuori,per nulla e per niente timorosi.
Onore ad Antonio,la storia è storia e non si cancella.
Rispondo quello che detto stefyy il candidato sindaco Paolo Spagnuolo quanto ha parlato sul palco sa cosa dire. Mi fa piacere che un giovane ragazzo come lui si è candidato come sindaco. Come dico sempre io largo ai giovani! ok ciao