Verso il voto, Antonio Iannaccone (Uniti per Atripalda): “Associazionismo e rilancio delle botteghe del centro storico per ravvivare il commercio”
Pubblicato in data: 3/5/2012 alle ore:17:11 • Categoria: Lista "Uniti per Atripalda", Politica •Associazionismo e sostegno alle piccole botteghe artigianali del centro storico: partire da qui per avviare un percorso di rivitalizzazione del commercio atripaldese. Antonio Iannaccone, storico commerciante atripaldese e da sempre uomo attivo nella politica cittadina è di nuovo in campo con “Uniti per Atripalda” che candida a sindaco Paolo Spagnuolo. «L’associazionismo è importantissimo per creare le giuste sinergie tra i commercianti – commenta Iannaccone, componente del direttivo di AssoCia -. Ho sempre avuto a cuore questo tipo di discorso contribuendo in passato alla nascita di AssoCia e a tante attività volte al rilancio del commercio atripaldese a dimostrazione che l’associazionismo può fare molto. Purtroppo tra gli amministratori non abbiamo avuto gli interlocutori giusti e quindi nessun supporto dal Comune. Quello che occorre ora è confronto e collaborazione». La prima candidatura di Antonio Iannaccone risale all’89 con la Democrazia Cristiana, poi nelle due legislature Capaldo ‘94 -‘98 e ‘98-‘02 con il partito Popolare Italiano prima e l’Ulivo poi, ricomprendo la carica di assessore al Commercio, all’Annona e al Traffico. Nel 2002 segretario del Partito Popolare Italiano ha contribuito all’elezione dell’amministrazione Rega e oggi candidato con Paolo Spagnuolo con cui ha condiviso il ruolo di opposizione in consiglio comunale tra i banchi dell’Udc. «La prossima amministrazione dovrà redigere il nuovo Puc affinché si trovi innanzitutto la collocazione definitiva del mercato – continua -. Ma nell’immediato occorre dare una sistemazione alla storica fiera del giovedì, risorsa importantissima per l’economia locale che merita un’attenzione particolare». Attenzione anche al centro storico che può rinascere dalle piccole botteghe artigiane: «Incentivare le piccole attività artigianali significa rivitalizzare il centro storico – spiega -. Occorre pensare a una regolamentazione per le superfici minime per le attività commerciali, nel centro storico, infatti, sono presenti molteplici locali di piccole dimensioni che potrebbero ospitare attività artigianali tradizionali. Già in passato sono stato promotore delle botteghe di transizione, un’iniziativa che contribuì alla nascita di attività artigianali all’interno dei locali comunali ceduti in locazione gratuita per tre anni. E’ ora di riprendere questo discorso per far rivivere il nostro centro storico». Secondo Iannaccone l’amministrazione può e deve far tanto per ravvivare il commercio cittadino, «migliorando i servizi pubblici come il parcheggio, viabilità e trasporti si invogliano a venire ad Atripalda anche le persone dei paesi limitrofi. Dobbiamo valorizzare tutte le potenzialità del nostro paese che ha uno straordinario patrimonio artistico e naturalistico».
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