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La nota del consigliere La Sala: “Bilancio da rifare”

Pubblicato in data: 15/8/2012 alle ore:00:41 • Categoria: Attualità, Lista "Piazza Grande", Politica
raffaele la-salaFrancamente non si spiega (ed anzi è persino un po’ ‘sospetta’) la frettolosa approvazione del bilancio previsionale 2012, al di fuori non solo di ogni deontologia, ma anche di più di qualche norma. Peraltro l’ulteriore rinvio di due mesi (sollecitato dall’Anci) era giustificato stavolta da un intrico di obblighi previsti dalla micidiale (ma non si sa quanto efficace) legge sul riordino della spesa pubblica.
Insomma la fretta di Paolo & friends, dettata probabilmente solo da mediocri opportunismi (mettere fine alla pantomina del balletto di cifre su debitorie e disavanzi, evitare la deflagrazione di fragili equilibri contabili e ‘politici’, incassare qualche assenza annunciata e neutralizzare qualche dissenso) è stata una pessima consigliera e già nelle prossime settimane (entro la nuova scadenza del 31 ottobre) uffici, giunte delegati e revisori saranno chiamati a stravolgere il previsionale appena… ‘approvato’. Che naturalmente dovrà in ogni caso essere i nviato all’esame della Corte dei Conti che ne leggerà delle belle. Farcito com’è di dati contraddittori, refusi ed errori, sin dalla relazione previsionale e programmatica. Insomma il solito bilancio ‘appezzottato’,  tenuto insieme con  lo sputo, con cifre e numeri a gogò e… qualche caso di plagio. Non ho potuto esaminare tutto, ma quello a p. 43 della succitata relazione …”A seguito della novella…” è veramente imperdibile. Per non farla troppo lunga… gli uffici hanno approntato, il delegato ha esaminato, la giunta ha approvato, il revisore ha…revisionato, il Consiglio Comunale ha definitivamente varato…un testo copiatoc o p i a t o ) dal quotidiano di informazione giuridica “LeggiOggi.it”: un testo di Salvatore Mattia (un giovane studioso che -immagino- assessori, delegati e consiglieri- saranno curiosi di… conoscere), pubblicato  il… 21 marzo 2011, con tanto di nome e cognome.
Lo trascrivo qui, in neretto, perché se ne conservi… memoria. Chi copia… altrove… è  cacciato, o costretto alle dimissioni…dopo la mortificazione delle pubbliche scuse: e  da noi?, magari, passa per essere solo un… arruffato furbacchione che una volta, al più,  si sarebbe messo… faccia a muro dietro la lavagna. Mah!

Patto di stabilità e limiti in materia di spesa per il personale

“Norme sulla riduzione del personale…imperative e inderogabili”, Corte dei Conti (Piemonte) del. 7/2011
Tanti, troppi i limiti cui sono soggetti gli enti locali in materia di spesa di personale.
Com’è noto la disciplina è diversificata a seconda che l’ente locale sia o meno tenuto al rispetto del patto di stabilità.
A seguito della novella di cui al D.L. n. 78/10 l’ente non soggetto al patto di stabilità è tenuto, senza possibilità di deroga, al rispetto delle previsioni di cui al comma 562 dell’articolo unico della legge n. 296/06 e, dunque, all’obbligo di contenimento della spesa entro il corrispondente ammontare dell’anno 2004 e al limite all’assunzione di personale delle cessazioni di rapporti di lavoro a tempo indeterminato complessivamente intervenute nel precedente anno. Per gli enti sottoposti al patto di stabilità l’attuale disciplina delle spese del personale è contenuta nell’art. 1, comma 557 della legge n. 296/06, come sostituito dal D.L. n. 78/10, e prevede per tali enti l’obbligo di adottare ogni misura idonea a garantire il contenimento della spesa di personale, da intendersi come riduzione dell’ammontare della spesa per il personale dell’anno precedente.
Sono, invece, di natura contabile le innovazioni introdotte dalla cosiddetta spending review. Tra le altre ‘novità’ viene segnalato dalla stampa specializzata l’obbligo di accantonamento “di un fondo di svalutazioe pari ad almeno il 25% delle entrate tributarie ed extra tributarie (titoli I e III del bilancio) non riscosse da più di 5 anni.” (in “Italia Oggi” del 3 agosto 2012, p.35).
Sul nostro bilancio la cosa peserebbe per circa 150 mila euro. A meno che non si decidesse (ma non la riterrei tecnicamente praticabile) la cancellazione dei residui attivi de quo. O al più… un altro punticino Irpef… alla faccia dei cittadini.
Insomma il bravo ragazzo, si destreggia con furbizia e disinvolto cinismo tra presunte gaffe, incompatibilità eventuali, conflitti di vario genere, dispregio di norme  e regolamenti, promesse di pinocchio e qualche impegno… mantenuto (tra direzioni e consulenze giullartistiche e decreti di nomina… fatti e non fatti, in nome proprio e per interposta persona). Ma il bilancio è tutto da rifare… senza fretta.
Raffaele La Sala capogruppo consiliare “Piazza Grande”
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4 risposte a “La nota del consigliere La Sala: “Bilancio da rifare””

  1. Lapalisse ha detto:

    Il professore La Sala è un politico sopraffino. Questi improvvisati consiglieri dovrebbero andare a scuola dal caro Lello. Che dire poi dell’ufficio, dove regna pressappochismo e…
    Complimenti a La Sala per averli smascherati, indignazione per il Tremonti dei poveri che oltre a sfornare numeri a vanvera, scopiazza relazioni su internet

  2. Luisa ha detto:

    Prof La Sala un altro pistolotto inutile. Non è questo il compito di un consigliere di minoranza. Lei sembra la canzone di Mina: parole, parole,……..parole. I fatti………..il Fiume Sabato è sempre più svuotato di acqua e maleodorante????????????? Strade da poco rifatte sono già dissestate………………………………..

  3. Observer ha detto:

    Professo ‘ il tuo valore e’ indiscusso ma questo modo di fare da professorino e’ improduttivo e nonosante le batoste elettorali manco lo vuoi capire …. Mah

  4. pinogalasso ha detto:

    lasalailpaesenontihavolutoalparidilaurenzano!ritiratiavitaprivatachequicipensiamonoi!

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