mercoled� 27 novembre 2024
Flash news:   Puc, l’ex sindaco Geppino Spagnuolo critica lo strumento urbanistico: “Si vuole cementificare la città con la scusa della perequazione” Il mare d’autunno nei versi di Maurizio De Vinco Alla Camera dei Deputati presentato “Il terzo paradigma” scritto dal professore Sergio Barile e Sabino Morano Detenzione e Spaccio di stupefacenti: i Carabinieri di Atripalda arrestano un 46enne Cgil Avellino con Laika e Lupus in Fabula in piazzetta degli Artisti per ricordare il 23 novembre Frode finanziaria a un commerciante atripaldese: sottratti 115mila euro Il Consorzio dei Servizi sociali A5 incassa un finanziamento da 200 mila euro per politiche verso le famiglie “CSI. È stato un tempo il mondo”: il libro di Zoppo allo Spazio Laika L’Avellino Basket supera l’ostica Nardò La Scandone Avellino espugna Monopoli

Donazione Palazzo Caracciolo, il Consiglio comunale approva. Barbarisi “L’acquisizione al pubblico patrimonio attraverso la donazione e il successivo reperimento delle risorse finanziarie per il recupero, ci aiuteranno a costruire un nuovo ed importante progetto culturale per la città”. Fotoservizio e Videoservizio

Pubblicato in data: 23/11/2012 alle ore:10:53 • Categoria: Attualità, Comune, Video interviste

giuntaIl Comune accelera sull’acquisizione di Palazzo Caracciolo. E’ quanto emerso dalla seduta di Consiglio comunale di ieri sera dove tra i quattro punti all’ordine del giorno si è discusso dell’acquisizione a patrimonio pubblico dello storico immobile seicentesco appartenuto alla nobile famiglia dei principi Caracciolo.
A relazionare in aula il delegato alla Cultura Lello Barbarisi (foto) che ha informato la città sulle volontà degli eredi della famiglia Alvino di voler donare a titolo non oneroso le proprie quote al Comune del Sabato. barbarisiL’acquisizione al pubblico patrimonio attraverso la donazione – afferma il delegato Barbarisi, ripercorrendo tutto l’iter – e il successivo reperimento delle risorse finanziarie da destinare al recupero del bene, ci aiuteranno a costruire in un futuro prossimo un nuovo ed importante progetto culturale per la nostra città. Dobbiamo perciò dire un grazie di cuore a tutti gli eredi“.
Da qui la deliberazione all’unanimità del Consiglio dell’ accettazione della donazione proposte dei beni cosi come descritti e costituiti ovvero dal Palazzo Caracciolo e dei giardini annessi, per una consistenza all’attualità pari a circa il 91%.
Ad intavolare la lunga e complessa trattativa, che dura da oltre venti anni, sin dall’inizio è stato l’ex sindaco Gerardo Capaldo. Una trattativa non facile che ha subito nel corso dei decenni accelerazioni e stop improvvisi. Oltre quarantatrè gli eredi dell’immobile, con i quali doversi accordare. Molti hanno già sottoscritto l’impegno a donare la propria quota presso il notaio avellinese Romana Capaldo con la postilla che l’edificio resti di pubblica utilità. L’amministrazione punta a procedere a breve alla stipula dell’accordo.
Tuttavia nella discussione prima del voto non sono mancate raccomandazioni e distinguo sollevate dalle minoranze come quella del consigliere La Sala che invita a far pagare l’Imu per il 2012 agli eredi e a verificare vincoli esistenti sull’edificio per evitare un possibile secondo caso Abellinum. “Dobbiamo avere pure le idee chiare – dichiara La Sala – di cosa ne vogliamo fare poi del palazzo. E se la città lo vuole e se casomai non riuscendo a trovare i fondi, dobbiamo immaginare l’istituzione di una Tassa di Scopo per riqualificarlo”.
palazzo-caracciolo1Il Palazzo signorile, monumento nazionale fin dal 1912, appartenuto alla nobile casata dei Caracciolo prima e da quasi cento anni di proprietà degli eredi del cavalier Alvino, versa da tempo in condizioni di abbandono. Una situazione di forte degrado che sta mettendo in pericolo la sopravvivenza dello stesso edificio a rischio crollo. L’immobile, che si erge alle spalle di Palazzo di Città, fu edificato nella prima metà del 1500 dalla nobile famiglia dei Caracciolo, Principi di Avellino e Duchi di Atripalda. Un vasto parco arricchito da piante rare, fontane, giochi d’acqua e statue si sviluppava sul retro del palazzo, con la settecentesca disposizione dei viali a croce greca. Fu saccheggiato nel 1799 ed alienato a privati dopo l’abolizione della feudalità (1806). Neanche la dichiarazione di monumento nazionale, avvenuta con decreto del 30 aprile del 1912, contribuì a ridargli il fasto di un volta. Anzi con il passare del tempo lo stato di degrado ed abbandono dello stabile è aumentato inesorabilmente. Il tetto è anche crollato a seguito dell’abbondante nevicata di febbraio scorso. Ora, dopo anni di trattative, la speranza che con le donazioni effettuate dagli eredi si possa giungere al definitivo via libera.
gruppo-opposizioneAd avvio di seduta il capogruppo del Pdl Del Mauro protesta per l’indisponibilità degli atti comunali almeno due/tre giorni prima della seduta consialire. “Tutti gli atti erano disponibili solo il girono prima alle ore 14. – dichiara Del Mauro – Così non volete il nostro contributo. E’ un invito garbato che rifacciamo per l’ennesima volta. Differentemente ci metterete nelle condizioni di non poter partecipare più alle votazioni“. Stessa denuncia da parte di La Sala: “Ci eravamo ripromessi di metteri gli atti a disposizione dei consiglieri almeno tre giorni prima. Avevate dato la parola. Inoltre c’è un uso improprio della convocazione del consiglio con la modalità dell’urgenza”.
Poi si passa alla discussione del primo punto( relaziona il delegato al Bilancio Landi) per estinguere un mutuo.
La Sala: arriviamo ancora una vola in ritardo su un mutuo per lavori di messa in sicurezza di manutenzione straordinaria con impianto antincendio per la scuola media. Progetto non realizzato.
L’assessore Geppino Spagnuolo: manca l’allacciamento alla rete idrica cittadina che rende non funzionante l’impianto anticendio.
La Sala: Se l’assessore pudicamente voglia sfumare, a me non sta bene. Ho capito che il finanziamento non è stato utilizzato per quello per cui era stato finalizzato: non per l’impianto antincendio ma per le barriere architettoniche. Ad oggi non abbiamo ancora il sistema antincendio, ma abbiamo pagato il mutuo. Forse pensevamo di finire i lavori con i residui di un altro mutuo. Il nuovo assessore non deve farsi complice di qualcosa che non ha funzionato nell’amministrazione precedente.
Geppino Spagnuolo: non possiamo dire che questi lavori sono stati utilizzati per altre cose perché sono stati realizzati i lavori previsti: barriera architettonica e impianto anticendio.
Poi la votazione: favorevoli maggioranza; si astiene tutta l’oppisizione
Il consiglio comunale ha anche discusso sulla surroga di n. 1 componente della Commissione Locale Paesaggistica ( ex Commissione Edilizia Integrata: a sostituire il dimissionario Ermelindo Romano (in rotta con il Pdl) arriva nella commissione l’architetto Antonio De Venezia.
Rinviata infine al prossimo consiglio comunale la discussione sul Regolamento Comunale per il benessere degli animali.

[flv width=”250″ height=”200″ image=”https://www.atripaldanews.it/video/palazzo caracciolo.jpg”]https://www.atripaldanews.it/video/palazzo caracciolo.flv[/flv]
consiglio-comunale-22-novembre

maggioranza

Print Friendly, PDF & Email
Ti È piaciuto questo articolo? Votalo adesso!


Non saranno pubblicati commenti offensivi, diffamanti o lesivi della dignità umana e professionale di amministratori, politici o semplici cittadini. La redazione di AtripaldaNews si riserva la possibilità di pubblicare solo parte del contenuto, procedendo a tagliare le frasi offensive. Invitiamo i nostri lettori, nel rispetto delle regole di una società civile, a firmare con nome e cognome i propri commenti.

4 risposte a “Donazione Palazzo Caracciolo, il Consiglio comunale approva. Barbarisi “L’acquisizione al pubblico patrimonio attraverso la donazione e il successivo reperimento delle risorse finanziarie per il recupero, ci aiuteranno a costruire un nuovo ed importante progetto culturale per la città”. Fotoservizio e Videoservizio”

  1. Alberto Alvino ha detto:

    Leggo con stupore la dichiarazione del prof. La Sala : “ Dobbiamo avere le idee chiare di cosa fare poi del palazzo. Se la città lo vuole e se casomai non riuscendo a trovare i fondi dobbiamo immaginare l’istituzione di una tassa di scopo per la riqualificazione.” Da almeno 40 anni, ad ogni tornata elettorale, hanno fatto a gara tutti i partiti ad includere nel programma la riqualificazione di palazzo Caracciolo . Ancora oggi il Prof. La Sala non ha le idee chiare . Di sicuro non può trasformarsi in Attività Sanitaria , in un super-mercato , in grossa attività commerciale .
    C’è comunque da apprezzare la sua preoccupazione di non trascurare il pagamento dell’I M U 2012 da parte dei donanti, eredi Alvino. La stessa preoccupazione non la dimostra nei confronti dell’Attività Sanitaria, del Super-mercato, della grossa attività commerciale che voci di piazza danno per morosi di I C I e TARSU.
    Alberto Alvino

  2. alberto ha detto:

    Barbarisi quelel so mura fracete, se le demolite fate prima!!!!!!!!!!!quale risorse, s enon avete nemmeno i soldi per aggiustare i cessi nelle scuole!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  3. raffaele la sala ha detto:

    Non si stupisca il sig. Alvino. E chieda piuttosto a Spagnuolo & friends. Quanto al resto… vorrei sommessamente ricordargli che non raccolgo voci e pettegolezzi, ma atti e documenti. Lui, invece, faccia pure come crede.

  4. Nappo Carmela ha detto:

    Anche io sono d’accordo con Alberto anche se il comune prende la struttura degli eredi Alvino il castello deve essere demolito non si può aggiustare, è tutto rotto è poi dico come mai ieri non si è parlato che bisogna aprire la strada pubblica che è ancora chiusa? spero che si apra subito così non puo stare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *