Tensioni in Consiglio comunale: La Sala e Pacia accusano gli amministratori sulla Tarsu mentre Del Mauro attacca l’Utc
Pubblicato in data: 26/1/2013 alle ore:19:05 • Categoria: Politica •Non si spengono le polemiche ad Atripalda dopo il Consiglio comunale segnato da veleni ed accuse tra opposizioni e maggioranza. Un duro attacco agli amministratori è arrivato, poco prima di mezzanotte in aula, da Psi e Piazza Grande mentre nel mirino del Pdl finisce l’Ufficio tecnico comunale. Ad aprire il fuoco è stato il capogruppo di “Piazza Grande” Raffaele La Sala con un’interrogazione al sindaco nella quale chiede: «Se risulta un’accertata morosità di amministratori comunali relativamente al pagamento della Tarsu o ad altri tributi comunali. Questo determinerebbe una forma di grave incompatibilità specie se si trattasse di sindaco ed assessori. Si chiede risposta scritta e contestuale invio della stessa alla Sezione regionale della Corte dei Conti». La Sala chiede inoltre la rendicontazione di Giullarte, a quattro mesi dall’evento. Anche il consigliere socialista Ulderico Pacia, passato all’opposizione, accusa: «Se ci fosse un consigliere comunale o amministratore che risultasse che non ha pagato le tasse al comune, si dovrebbe dimettere subito. E’ vergognoso se fosse vero ciò. Se dovesse risultare che da consigliere non ho pagato le tasse mi dimetterei subito». Una doppia accusa che ha lasciato nel silenzio l’aula consiliare e la maggioranza che sarà tenuta ora a chiarire. L’altro colpo alla macchina amministrativa arriva dal capogruppo consiliare del Pdl, Massimiliano del Mauro, che approfittando della discussione sull’istituzione di una commissione permanente di controllo e garanzia su trasparenza atti amministrativi (mozione poi ritirata dalle opposizioni per l’impegno assunto dal Sindaco di maggiore trasparenza nella pubblicazione degli atti all’albo pretorio online, sul sito e di dare entro venti giorni risposta alle richieste) ha bollato duramente l’operato dell’ufficio tecnico comunale: «Chiedere le determine all’Utc è come essere nel film “Qualunquemente” di Albanese. Ti guardano come nella scena del film in cui al ristoratore gli viene chiesto da un cliente lo scontrino fiscale. In un faldone su duecento che ce ne dovrebbero essere, ne trovi solo 80 di determine. E questo non accade per gli altri settori. Poi non è vero che le richieste di un consigliere possono bloccare l’operato degli uffici comunali». Ma il sindaco Spagnuolo ha replicato sorridendo: «Un consigliere può bloccare un ufficio con le richieste? Basta chiedere al consigliere Pacia come fare».
Lascia un commento