Addio all’Udc, il sindaco Spagnuolo spiega le ragioni e attacca De Mita: “Esperienza conclusa, caduta di stile perpetrata dal leader politico. Libero da condizionamenti e pressioni ormai anacronistiche”
Pubblicato in data: 18/2/2013 alle ore:19:21 • Categoria: Comune, Politica, Scelta Civica con Monti, Udc •La scelta di aderire al “movimento Monti” è stata determinata da una serie di fatti ed eventi di natura sia nazionale che locale, voluta insieme a un nutrito gruppo di amici. La decisione non rappresenta il passaggio da un partito ad un altro anzi, coerentemente con le nostre idee e la nostra storia, l’evoluzione naturale dell’area politica moderata. Non e’ un caso che i principali rappresentanti nazionali dell’UDC capeggiano in Italia la “Lista Monti” e non quella dell’Unione di Centro, a dimostrazione che anch’essi sono convinti che l’Udc costituisce un’esperienza conclusa. Non sfuggirà ai più accorti che anche in sede europea e’ stato costituito il gruppo del Partito Popolare Europeo guidato da un nostro conterraneo, l’onorevole Giuseppe Gargani, a seguito del superamento, antecedente la consultazione elettorale, di esperienze politiche come Udc e Fli. L’ anticipazione della scelta è dipesa dall’assenza di condivisione di atteggiamenti ingerenti, nonché la caduta di stile perpetrata dal leader politico dell’Udc, che hanno rasentato l’offesa personale e calpestato la dignità di un intero gruppo dirigente di partito. L’imposizione ha sopito gli entusiasmi, già di per sé flebile, in quanto rivolti ad un partito in via di dissolvimento. Libero da condizionamenti e da pressioni ormai anacronistiche, continuerò con rinnovato vigore ad essere a servizio della mia comunità. L’impegno prioritario di primo cittadino non mi impedirà, di dare il mio contributo per la realizzazione di un percorso politico che veda coinvolti a pieno titolo, giovani intelligenze locali, altrettanto libere e munite di passione civile, in linea con gli indirizzi e gli obiettivi più volte evidenziati dal nascente movimento politico sul piano nazionale capeggiato dal prof.Monti e guidato sul piano locale da un imprenditore che con grande umiltà ed umanità si è messo a servizio di questo progetto, Angelo D’Agostino.
Paolo Spagnuolo
ennesimo salto tipo Casini, contare fino a 10….
non si puo’ rottamare de mita, anche se ha avuto ed ha tanti difetti…, con il terremoto e de mita l’irpinia ha vissuto bene per anni. un po’ di analisi politica storica farebbe bene dott. Spagnuolo.
calma sindaco …. fai pensare a male…..
dici al signor eimprenditore di montefalcione che quando costruiva a L’Aquila per berlusconi allora era buono berlusconi….ritirati tu e lui
statti a casa tra te e a coerenza ci sta no treno
spagnuolo senza dignita’……………….inaffidabile………
Ma caro Paolo, gli “atteggiameti ingerenti” e “la caduta di stile” di De Mita li avrebbe previsti anche il più disincatato e sprovveduto dei politici. Quindi delle due l’una: o sei ingenuo (e ne dubito) o sei opportunista, pronto a passare, come già in passato, dalla parte di chi ti fa intravedere una prospettiva migliore. Vuoi vedere che alle prossime politiche (non quelle del 24-25 febbr. 2013) sarai candidato alla Camera per la nuova area politica dei moderati che hai citato?
atteggiamenti ingerenti? l’unico vero atto ingerente è stata la tua indicazione come candidato sindaco dell’Udc……..
se all’epoca il Presidente avesse contato fino a dieci…….. ed ora che è venuto a chiedere di contraccambiare a favore di Giuseppe la stessa solidarietà data un anno fa, questo avrebbe rappresentato un’imposizione, una caduta di stile, un calpestare la dignità altrui?????
quindi de mita è un ingerente sulel questioni amministrative di una città? E da quando il nostro sindaco si è accorto di questo aspetto?!
Strano non abbia il nostro sindaco, nel momento della sua candidatura voluta a suon di ceffoni (non fisici ci mancherebbe…., come dire…. morali…), inferti dall’ottuagenario politico, colto questo aspetto politico del nuscano!
Ci dica di grazia a quali fatti specifici si riferisce quando parla di pressioni o ingerenze?
Su quali e per quali questioni amministrative atripaldesi si sono prodigati il duo nuscano?
Ingerenze e pressioni a favore o danno dei cittadini di Atripalda (è l’unica maiuscola che riconosco come tale)!?.
Strano che lo stesso sindaco non abbia detto queste cose al momento del finanziamento fulmineo di Giullarte (seconda maiuscola voluta) con 40.000 euro di rimborso per gli artisti e 80.000 euro per la comunicazione!!!
Al sindaco andrebbe ricordato che è il capo, il responsabile innanzitutto morale di una comunità, non il capo di una fazione! Ma se la questione non è stata capita dopo un anno, ricordarlo risulta essere uno spreco di acqua, sapone e tempo!
Dopo i poteri forti su Atripalda, (quindi ci sono), dopo che non andava affidata a Tuccia l’incarico all’urbanistica (udc docet), ora arrivano le pressioni e le ingerenze (sindaco docet)!
Solo un coacervo di interessi (di bassa lega) di bottega PD – UDC e compari annessi, possono far rimanere sul palco questa assurda rappresentazione teatrale, drammatica ma non seria, ad Atripalda.
Troppi personaggi indossano magliette politiche per una squadra e giocano, a tradimento, per altre compagini! E’ dal 2002 che va avanti questa storia sulle rive del Sabato (terza maiuscola riconosciuta).
Con calma, senza fretta e senza indugio metteremo ordine. Nel frattempo Atripalda langue grazie ai vostri interessi ed alla vostra mediocrità!