gioved� 26 dicembre 2024
Flash news:   Il Consiglio comunale di Atripalda approva all’unanimità un ordine del giorno di solidarietà alle 9 lavoratrici Conbipel L’Avellino in campo domani con il Picerno dopo l’eliminazione in coppa Scandone Avellino, il bilancio finale del presidente Trasente Il team atripaldese Eco Evolution Bike saluta il 2024 con il tradizionale pranzo sociale Obbligo di catene per neve a bordo o pneumatici invernali sulle strade provinciali e regionali dell’Irpinia Torna il Consiglio comunale ad Atripalda: solidarietà alle lavoratrici della vertenza Conbipel Il nuovo Puc di Atripalda bocciato dalle forze di centro sinistra: «prevede un consumo di suolo eccessivo e possibilità edificatorie». Foto Laurea Fabiana Carpenito: gli auguri della famiglia “Non è successo niente”, da Spazio Laika ad Atripalda il nuovo romanzo di Stefano Iannaccone Abc si oppone alla vendita del mercatino rionale di Atripalda: “stop al bando”

Crollo tetto edificio abbandonato, sette famiglie restano isolate e chiedono l’immediato intervento del Comune con l’abbattimento dello stabile. Foto

Pubblicato in data: 11/3/2013 alle ore:10:00 • Categoria: Cronaca

crollo-tetto-edificio1Crollo del tetto di un edificio abbandonato nel centro storico, sette famiglie restano isolate e chiedono l’immediato intervento del Comune. Paura ieri mattina in via Caprari n.13, un vicolo della commerciale via Raffaele Aversa, dove è venuto giù parte del tetto di un vecchio edificio murato ed abbandonato da anni. Già da tempo i residenti avevano notato la caduta di calcinacci, invitando gli enti preposti ad intervenire fino a quando ieri, forse a causa del vento e delle abbondanti piogge dei giorni scorsi, si è registrato il dissesto statico della copertura. Alcuni residenti hanno così subito lanciato l’allarme.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco del Comando di Avellino, i tecnici dell’Utc e gli agenti della Polizia Municipale. Fortunatamente al momento del crollo non vi era nessun pedone o auto in transito. Con una scala i pompieri hanno proceduto alla rimozione delle parti pericolanti, mettendo in sicurezza il vicolo chiudendolo al traffico veicolare e pedonale con la sistemazione di transenne, in attesa dei lavori di sistemazione. Ma i residenti protestano chiedendo la demolizione immediata dello stabile fatiscente. «Ci sentiamo abbandonati ed isolati. Nessuno ci ha pensato, sono più di due anni che cadevano calcinacci e pietre dall’edificio – raccontano Tonia Urciuoli e Michele Landi a nome dei condomini delle sette famiglie che abitano in altri edifici di vicolo Caprari -. Siamo stati al Comune, all’Ufficio tecnico, presentando un esposto alla Prefettura e all’Asl a nome di tutti i condomini. Anche già i vigili del fuoco sono intervenuti una volta per transennare il vicolo. Tutti ci hanno risposto facendo presente la questione al Comune che invece mi ha risposto che non riescono a risalire al proprietario di questa palazzina. Oggi hanno chiuso di nuovo la strada a pedoni e auto, così siamo costretti a dover passare per un vialetto buio pedonale di una proprietà privata. Però ci sono persone anziane in precarie condizioni di salute che hanno bisogno di assistenza del 118 continua e anche una donna incinta ma nessuna auto o ambulanza ora può passare più per il vicolo. Se succede qualcosa di notte come si fa? Questa palazzina va abbattuta per assicurare l’incolumità fisica ai pedoni». «Questo vicolo è l’unica strada di accesso alle nostre abitazioni – conclude Michele Landi, altro residente – perciò non può restare chiuso a lungo. Serve un ripristino definitivo, abbattendo coattivamente l’edificio».
crollo-tetto-edificio2

Print Friendly, PDF & Email
Ti È piaciuto questo articolo? Votalo adesso!


Non saranno pubblicati commenti offensivi, diffamanti o lesivi della dignità umana e professionale di amministratori, politici o semplici cittadini. La redazione di AtripaldaNews si riserva la possibilità di pubblicare solo parte del contenuto, procedendo a tagliare le frasi offensive. Invitiamo i nostri lettori, nel rispetto delle regole di una società civile, a firmare con nome e cognome i propri commenti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *