Gazebo e agibilità parziale, nuova normativa in vigore in città
Pubblicato in data: 16/3/2013 alle ore:10:23 • Categoria: Comune •Gazebo e agibilità parziale, nuova normativa in vigore in città dopo il via libera incassato nell’ultimo Consiglio comunale. L’amministrazione Spagnuolo apre le porte all’agibilità parziale degli immobili, un problema sentito nei palazzi antichi, dove la mancata abitabilità concessa anche ad un solo appartamento, impedisce di fornirla all’intero stabile. «Come già richiamato nel deliberato il nostro Paese sta attraversando una crisi economica che ha portato al rallentamento dei consumi ed un notevole aumento della disoccupazione – spiega il delegato all’Urbanistica, il vicesindaco Luigi Tuccia – tale crisi sta investendo tutti i settori dell’economia, compreso quello edilizio; quindi l’Amministrazione intende incentivare interventi al fine di rilanciare l’attività edilizia che risente in grande misura di questa crisi. L’Ente punta così a dare una soluzione alle numerose situazioni di difficoltà operative riscontrate in relazione all’applicazione di tale fase del procedimento edilizio, tra cui i permessi di costruire relativi a più fabbricati assentiti con un unico titolo abilitativo oppure ad edificio con unità immobiliari in parte ultimate e in parte incomplete, e le condizioni necessarie per poter procedere al rilascio di una certificazione di conformità; tale procedura consentirà una ripresa in termini economici dell’attività edilizia. Facciamo l’esempio di un palazzo in cui gli appartamenti sono raggiunti da una sola scala. Se anche uno solo di questi, per la mancanza della pavimentazione o dell’impianto elettrico non risulta a norma, l’intero stabile non è soggetto ad abitabilità. Tale condizione non è corretta poiché gli altri appartamenti, se in regola, è giusto che vengano abitati, a prescindere dalle condizioni esterne. Con l’agibilità parziale ogni proprietario di un appartamento potrà autonomamente rivolgersi al Comune per avere il placet. Se è stato fatto il collaudo statico dell’edificio non c’è motivo per il quale un appartamento fornito dei servizi necessari non possa essere abitato per condizioni che non lo coinvolgono».
Maggiore libertà ai privati anche con la variazione alla normativa comunale che regola l’istallazione di gazebo, di tavolini e di sedie antistanti bar, pub e ristoranti. Precedentemente, infatti, ogni esercente poteva fare la richiesta di occupazione del suolo pubblico, entro i limiti dei 32 metri quadrati, pagando una quota al Comune. Con questa variazione, sarà possibile occupare anche un suolo privato, previo benestare del proprietario dello stesso. «Il ragionamento seguito per il Regolamento dei Gazebo è lo stesso – conclude Tuccia – il regolamento già esistente dal 2010 valido per le aree pubbliche, è stato ampliato anche alle aree private per dare un maggiore impulso alle attività presenti sul territorio affinché le stesse si attivino per una crescita anche economica delle proprie attività oltre che fornire servizi migliori agli avventori». Ogni concessione dovrà essere rinnovata con scadenza semestrale e in nessun caso verrà effettuato un condono.
Si, i gazebo devono essere a norma ma bisogna controllare chi non è a norma. Pero’ fare fatti e non parole ciao