Domenica la Giornata per la donazione del sangue organizzata da Fratres Atripalda
Pubblicato in data: 18/4/2013 alle ore:09:11 • Categoria: Sociale •Caro concittadino, donare il sangue è un atto di generosità, ma soprattutto un dovere sociale, un modo semplice di aiutare gli altri ma anche utile per tenere sempre sotto controllo la propria salute: in definitiva un vantaggio per tutta la collettività. Molto spesso la trasfusione è l’unica terapia in grado di salvare la vita umana (pazienti chirurgici, leucemici, emofilici, i trapiantati, i talassemici, i traumatizzati ecc.). Ogni anno, in parallelo con i progressi della scienza, aumenta il fabbisogno di sangue da trasfondere ed esso non si può fabbricare in laboratorio: si può ottenere solo da chi lo dona spontaneamente e gratuitamente. Per donare bisogna avere una età compresa tra 18 e 60 anni (65 se già donatore periodico) ed un peso corporeo superiore ai 50 Kg. La pressione arteriosa deve essere non inferiore a 110/60 mmHg e non superiore a 180/110 mm/Hg. A garanzia dello stato di salute del donatore e del ricevente, i sanitari del servizio trasfusionale accerteranno (con controlli ed analisi obbligatori e gratuiti) la buona salute del donatore. Se il donatore è un lavoratore dipendente avrà diritto ad un giorno di riposo. Prima della donazione si può assumere caffè succo di frutta o del thè moderatamente zuccherati ma bisogna evitare latte e cibi solidi, dolci o grassi. Se sono stati assunti alcuni farmaci: antiinfiammatori e antiistaminici = escluso per 5 giorni, antibiotici e cortisonici = escluso per 15 giorni, Ti aspettiamo il 21 aprile 2013 presso la Misericordia di Atripalda dalle ore 8.30 alle ore 12.00. Buona donazione a tutti!
Un grazie a tutte le persone che decidono di donare il sangue ed aiutare così chi ne ha bisogno. Grazie a queste donazioni chi è affetto da patologie legate al sangue possono vedere migliorare la loro qualità di vita. Ci sono tante persone che fanno del bene ma che singolarmente non fanno notizia, invece tutte assieme possono fare la differenza come quello che è successo in Toscana. Grazie ai tanti volontari è stato possibile donare una notevole quantità di sangue all’ospedale di Tirana.