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Il Consiglio comunale dà il via libera alla Tares, la nuova imposta sui rifiuti, con il pagamento in quattro rate. Scontro sul porta a porta e sulla mancata alienazione del Centro Pmi. Foto

Pubblicato in data: 15/5/2013 alle ore:08:44 • Categoria: Comune, Politica

consiglio-comunale-tares1Via libera alla Tares, la nuova imposta in materia di rifiuti, dal Consiglio comunale non senza polemiche sulla partenza del porta a porta in città e sulla mancata vendita del Centro Pmi alla Xenus Srl. Il parlamentino cittadino ieri sera, con l’astensione solo del consigliere Pacia (perché l’ultima rata al 20 dicembre va a coincidere con quella dell’Imu e metterebbe così in difficoltà i cittadini nel pagamento), ha fissato il pagamento in quattro rate con un acconto al 20 giugno 2013, poi al 20 agosto, al 20 ottobre ed infine il 20 dicembre 2013 a titolo di saldo. Sull’istituzione della Tares relaziona il delegato al Bilancio, Domenico Landi: «dal primo gennaio cessa la Tarsu che viene sostituita dalla Tares che potrà essere dilazionata in 4 rate e non più in due». Per il consigliere di minoranza La Sala: «l’amministrazione Spagnuolo sulle tariffe alte della Tarsu non può essere esente in quanto è stata commissariata dal Prefetto per il mancato raggiungimento del 50% della raccolta differenziata, portando così all’avvio del porta a porta in città con la nomina del commissario prefettizio, il segretario comunale dottoressa Clara Curto. C’è una responsabilità dell’Amministrazione Spagnuolo visto che da maggio 2012 siete voi responsabili. Il commissario è stato anche lasciato solo. Abbiamo avuto una gestione infelice del problema che pesa anche sui costi». Accuse respinte dal sindaco Paolo Spagnuolo che ha ripercorso l’intera vicenda: «Oggi i cittadini sono soddisfatti del servizio e ringraziano il commissario e anche l’amministrazione. Ci sono piccoli disservizi ma non ci sono frizioni tra amministrazione e commissario. Falso che non abbiamo rispettato i pagamenti con IrpiniAmbiente con cui, attraverso un piano di rientro, ci siamo fatti carico di pagare i debiti pregressi che costano 75mila euro al mese e che quest’amministrazione sta onorando regolarmente. Per questo non ci sono stati i problemi di raccolta che in questi giorni sta vivendo Avellino. Quest’amministrazione ha condotto una battaglia per superare il sistema di provincializzazione dei rifiuti. Per questo stavamo attendendo di avviare il porta a porta con un nuovo gestore ma in maniera inaspettata è arrivato il commissariamento che ha imposto al commissario ad acta di partire subito. Confidiamo che il porta a porta possa rappresentare per il comune una diminuzione del costo dello smaltimento dei rifiuti. Con il comando di polizia municipale stiamo effettuando controlli e multe contro lo sversamento di rifiuti. Questo denota come in questo anno abbiamo pagato rifiuti non nostri».
consiglio-comunale-tares2A La Sala replica anche l’assessore Prezioso: «E’ strano che su 41 comuni irpini che non sono arrivati al 35%, solo Atripalda è stata commissariata. Se siamo arrivati a questo commissariamento è perché avevamo scelto la strada di far risparmiare i cittadini». Ma Del Mauro (Pdl) replica: «Sono cose gravi quelle che dici, voler creare una sorta di alleanza tra Irpiniambiente e il prefetto. C’è chi invece ha registrato una lentezza ad attivare questo servizio di raccolta optando per il commissariamento».
Ad avvio di seduta il consigliere Flavio Pascarosa, con il sindaco Paolo Spagnuolo, comunicano all’aula la loro adesione ad Italia Futura, il movimento di Montezemolo.
Il consigliere La Sala attacca sulla trattativa in atto per la vendita del Centro Servizi di via San Lorenzo ad una società farmaceutica. «La Xenus Srl ha avuto notificato dal Ministero un preavviso di rigetto della pratica di finanziamento perciò hiedo che il Consiglio comunale dedichi una seduta a questa questione vitale per la vita dell’Ente perché alla Xenus è legato l’equilibrio di bilancio dell’ente». Anche il capogruppo Del Mauro (Pdl), che sollecita il primo cittadino a dare risposta alle interrogazioni ed interpellanze presentate da mesi, «il Comune dovrebbe cautelarsi contro la Xenus se ci sono state comunicazioni false da parte della stessa». Ma il primo cittadino assicura che: «L’ente si è cautelato attraverso l’ultima diffida inviata alla Xenus che non era un modo di prendere tempo, come aveva voluto far capire La Sala, ma proprio per tutelare l’ente».
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3 risposte a “Il Consiglio comunale dà il via libera alla Tares, la nuova imposta sui rifiuti, con il pagamento in quattro rate. Scontro sul porta a porta e sulla mancata alienazione del Centro Pmi. Foto”

  1. Cittadino Atripaldese ha detto:

    Solo Atripalda commissariata… ehh ovvio Atripalda con la strada intrapresa avrebbe aperto una via al risparmio sui rifiuti vista male dai politicanti che hanno inserito in Irpiniambiene centinai di persone per voto di scambio……
    meditate gente

  2. marco ha detto:

    Cosa resta ancora da vendere? Fate un inventario e fate presto. Che brutta figura.

  3. Emilio ha detto:

    Da quello che leggo, dagli interventi di maggioranza e opposizione, è stato un consiglio comunale sterile di idee e di critiche costruttive. Landi, oltre a dirci quello che già sappiamo, vale a dire che la rateazione da due passa a quattro ( non deciso dall’Amministrazione) non ha detto quello che i cittadini si aspettavano di sapere: “ di quanto aumenterà la bolletta” ? Sono certo che i cittadini ringraziano il Commissario che anche se ha proceduto in modo del tutto irrazionale, con l’aiuto dei tanti cittadini volenterosi , è riuscito a raggiungere l’obiettivo. Bello schiaffo alla maggioranza che dopo un anno intero non ancora aveva le idee chiare. Il problema è sapere se il Prefetto era informato di quello che la maggioranza aveva in mente, e se lo aveva condiviso. Certo per arrivare al commissariamento sono convinto che il Prefetto non era stato informato. La conferma di tutto ciò sta nel silenzio assoluto che ne è seguito. Adesso i cittadini si aspettano di sapere se la famosa gara d’appalto dopo un anno riuscirà a partire per arrivare ad una vera riduzione dei costi a fronte di un servizio migliore. Non dimentichiamoci che il fiume Sabato e il torrente Salzola sono anni che non viene pulito come pure le caditoie . Questi interventi sono previsti dal contratto con Irpiniambiente?

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