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“Un anno di attività”, la nota di Raffaele La Sala (Piazza Grande)

Pubblicato in data: 1/7/2013 alle ore:09:20 • Categoria: Lista "Piazza Grande", Politica

consiglio-comunale-ptcp-la-salaCon una manifestazione frettolosa, organizzata alla meno peggio, in contemporanea con una bella iniziativa della Pro Loco ed a due ore dalla inaugurazione de “I Luoghi della Musica” (uno dei pochi eventi di qualità, realizzato grazie allo sforzo finanziario ed organizzativo di sponsor privati e del M° Antonella De Vinco, presidente dell’Associazione “Toscanini”) facce innaturalmente…abbronzate hanno ritenuto di presentare il bilancio di un anno di amministrazione civica. Pochi i presenti… alcuni addetti ai lavori, qualche curioso, qualcuno annoiato e qualcuno distratto che, sommato ad un’assenza ‘pesante’ (e immagino, al solito, ‘giustificata’, di Geppino Spagnuolo) ha restituito plasticamente la celebrazione di uno stanco rituale, piuttosto che una iniziativa motivata e concludente.
Tra confessioni dimesse, pretesti annunciati e scuse non richieste, sindaci, assessori e delegati hanno messo in scena una mediocre finzione, scaricando, con una faccia tosta degna di miglior causa, le loro conclamate insufficienze su burocrazie di ogni ordine e grado e deficienze di comunicazione. Come se la evidente incapacità ad amministrare di Spagnuolo & friends (tre crisi in un anno… che neppure Laurenzano) fosse tutta colpa della dott.ssa Curto o di un disinformato (o inefficace) Ciaramella. Via… Come se le sentenze del Tar, i colpi di mano ed i colpi di testa, le arroganze, le trattative ad oltranza sul Centro Servizi, Puc, PTCP e monnezza, insomma le contraddizioni e le faide di Spagnuolo & friends, non fossero il frutto di calcolate ambiguità e di mediocri furberie, oltre che di una assoluta inattitudine a governare situazioni complesse ed una sostanziale inesperienza amministrativa (al di là di ti toli e competenze esibite). Forse Spagnuolo & friends si sono resi conto che amministrare una città non è come amministrare un condominio (per quanto anche i condomini diano i loro pensieri); o che le variabili di un bilancio pubblico non riguardino solo il pareggio tecnico; e che insomma il diritto ad amministrare non si acquisisce una volta e per sempre, ma si verifica e si ‘merita’ giorno per giorno. Alla fiera delle ovvietà, non è un caso che le sole parole ‘vere’ siano state pronunciate da Concetta Tomasetti, purtroppo schiacciata da un meccanismo infernale del quale fatica a farsi una ragione. E tutto il resto? A leggere il dettagliato resoconto giornalistico di Atripaldanews (nel quale non è traccia dell’intervento dell’ assessore Iannaccone) una intollerabile poltiglia di banalità (a tratti persino di oscura formulazione), della quale spero si siano resi conto, in prima fila, Federico ed Antonio brothers. La messacantata è stata brevemente interrotta solo dalla vibrata protesta del Cav. dr. Manlio Berardino, convinto -ritengo- che formulare una domanda ai propri amministratori fosse un elementare diritto e magari persino un dovere civico. Gli è stato negato di intervenire, ed anche suggerito di lasciare la sala (pare con una certa … energia) da parte di qualche solerte supporter. Una brutta pagina. Che è il vero bilancio della amministrazione Spagnuolo. E siamo solo al primo anno.

Raffaele La Sala
capogruppo consiliare “Piazza Grande”

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5 risposte a ““Un anno di attività”, la nota di Raffaele La Sala (Piazza Grande)”

  1. Manlio ha detto:

    Lasà ratti a mani con Berardino e ……

  2. aldo ha detto:

    manlio fai parte degli ascari del sindaco? vergognatevi

  3. errico ha detto:

    Quello che ha fatto Manlio Berardino è assolutamente vergognoso e ingiustificabile, nonché espressione di arroganza e di superbia nei confronti di persone che, per quanto (come sostenevo io nella campagna elettorale, trovandomi ora d’accordo con il professore La Sala) non si rendano conto della gravità del gestire un comune come Atripalda, rappresentano in ogni l’istituzione, e pertanto, sebbene non lo meritino (tranne alcuni e tranne per qualche cosa) per quello che stanno facendo, sono da rispettare. All’inizio era un gioco di partiti e di alleanze e nel tempo così si è protratto, con la sola esclusione (?) di De Mita. In Italia vige un tipo di democrazia che non funziona assolutamente. Come al solito, ci rifugiamo nelle iniziative (I luoghi della musica) che gli altri prendono e che rendono un po’ di onore al nostro paese, ma nessuno si rende conto (dal più piccolo al più grande) che ad Atripalda stiamo con le pezze in fronte.

  4. ernesto ha detto:

    UHA! PROF TRE MISERE CONSIDERAZIONE COME TRE MISERI VOTI,PROF NESSUNO TI PENSA PIù

  5. raffaele la sala ha detto:

    Su, signor Ernesto, non faccia così… con la sua, sono già quattro.

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