“Ai caduti”, i versi di Gabriele De Masi per il restauro del Monumento di piazza Umberto
Pubblicato in data: 23/7/2013 alle ore:21:36 • Categoria: Cultura •Sacre pietre, onore e gloria
ai caduti della Grande Guerra
(quando già all’orizzonte altra
dalla Russia all’Africa e ai mari)
risparmi da emigrati americani
che ricordavano da lontano le rive
del Sabato, vivi, morti, dispersi dimenticati,
i vicini, i lontani, mai più tornati,
terra di storia che non ha pari, e in piazza
vollero ceppo imperituro
perché “chi per la Patria muore, vissuto
è assai”, parole e lacrime.
Neanche l’oblio dello sciocco taglia
l’ordito di memoria per chi, figlio
d’Atripalda, spense gli occhi sulle doline
del Carso, facendo di diverse genti
Popolo,
e di golfi, monti e valli,
Patria.
Gabriele De Masi
Atripalda, Luglio 2013. Per il restauro del Monumento ai Caduti
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… E chest’è!
Risposta: ma comm fa?
Vi svelo un segreto questo monumento ai caduti di Atripalda era di proprieta’ del comune di pratola serra, durante la guerra e durante il dominio fascista furono raccolti tutto cio’ che era oro argento e metalli da poter finanziare gli armamenti bellici, e tutti comuni limitrofi dovevano convergere con questi metalli raccolti presso i comuni più grandi di Atripalda ed Avellino, .ad Atripalda qualche furbastro dell’epoca fascista ebbe l’idea di nascondere la statua vista la sua bellezza che poi venne messa fuori alla fine della guerra e sistemata in piazza alla faccia dei pratolani!!!!!!!!!!!!!!!verficare se e ‘ vero???
Scusate ma che poesie sono queste? Non c’è una rima, non c’è una figura retorica…. Senza parole!
Chi della scuola ricorda quattro regole imparate a memoria come metrica e rime baciate o alternate si guardi se non l’ha mai visti ” L’attimo fuggente ” o ” Il postino ” poi salga in cattedra… se ne ha mai avuta una !