Allarme dell’Antimafia: i clan Genovese e Cava puntano su Atripalda per i traffici illeciti
Pubblicato in data: 19/9/2013 alle ore:16:00 • Categoria: Cronaca •I boss sono tutti in galera, ma i gregari continuano nelle attività delinquenziali: dallo spaccio di droga alle estorsioni, dalle infiltrazioni negli appalti pubblici all’usura. Quest’ultimo fronte è davvero quello più allarmante. E’ questo il quadro delle organizzazioni camorristiche in Irpinia delineato dalla consueta relazione della Direzione Investigativa Antimafia, pubblicata nel report del ministero dell’Interno che analizza il fenomeno criminale italiano.
Secondo questo resoconto il clan Genovese, il cosiddetto Clan Partenio, attivo da sempre tra Avellino e l’hinterland cittadino, si starebbe riorganizzato nonostante gli arresti eccellenti degli ultimi anni. Conferme arrivano anche sulla pericolosità delle “cosche” storiche, i Cava ed i Graziano nel Vallo di Lauro ed i Pagnozzi nella Valle Caudina.
Proprio il clan Cava, secondo il dossier elaborato dagli investigatori, opererebbe, oltre nel vallo di Lauro e Quindici, anche ad Atripalda e Monterforte Irpino.
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