Sindaci a confronto ad Atripalda: “Siamo allo stremo, basta tagli”. Foto Servizio
Pubblicato in data: 20/10/2013 alle ore:13:30 • Categoria: Comune, Politica •Si sentono l’anello debole della catena istituzionale e lamentano perciò di essere stati lasciati soli nel dover affrontare le rimostranze dei cittadini per scelte non loro. Si scagliano contro i tagli della Regione, la politica dei nominati in Parlamento, raccontando ciascuno la propria storia di sindaci impegnati quotidianamente in trincea sul territorio nel dare soluzioni ai tanti problemi con famiglie sempre più esasperate che chiedono nell’ordine un lavoro, una casa e un contributo per pagare le bollette. Sei sindaci a confronto ieri mattina nella sala consiliare sul tema “Amministrare oggi tra crisi e prospettive“. Un dibattito promosso dal primo cittadino di Atripalda, Paolo Spagnuolo, che ha visto la partecipazione dei sindaci di Mercogliano Massimiliano Carullo, Solofra Michele Vignola, Chiusano San Domenico Antonio Reppucci, di Pratola Serra Antonio Aufiero e di Montefredane Valentino Tropeano. Assente invece per sopraggiunti impegni il sindaco di Avellino Foti.
In quasi tre ore di discussione pacata ma decisa, moderate dal giornalista Enzo Di Micco, i rappresentanti delle istituzioni locali hanno provato anche a spiegare alla giovane platea intervenuta ad ascoltarli, con gli studenti del liceo scientifico «De Caprariis» e quelli della scuola media “Masi”, cosa fanno per cambiare una situazione in tempo di crisi. Tra il pubblico amministratori e consiglieri ed anche il candidato alla segreteria del Pd, Carmine De Blasio.
“Navighiamo in un mare in tempesta, in passato c’è stato anche una difficoltà tra di noi a dialogare ora dobbiamo camminare insieme mandando un messaggio ai giovani sulle prospettive di sviluppo che ci sono – esordisce il sindaco Paolo Spagnuolo, nell’introdurre i lavori – . Mettere insieme le forze è inevitabile in questo periodo. Le prospettive per fornire servizi e sviluppo sono sicuramente rappresentati dai Fondi strutturali. Oggi l’Europa sa programmare meglio della regione Campania, avendo tolto quei finanziamenti a pioggia. L’unione europea ci chiede di individuare la vera vocazione dei territori, puntando alla cultura, alla filiera dell’enogastronomia e dell’agroalimentare con delle punte di eccellenza come il distretto di Solofra”. Spagnuolo critica le gestioni sovracomunali come quella per i rifiuti con Irpiniambiente, o la vicenda dello sdoppiamento dell’Alto Calore “che rappresentano i veri sprechi della politica e chi l’ha volta. La regione fino a qualche anno fa ha dormito mentre oggi richiede progetti cantierabili”.
Il primo cittadino di Mercogliano critica la legge elettorale. “Non siete voi che vi dovete rialzare (rivolgendosi agli studenti ndr.) ma è il paese che deve farlo. I partiti sono uno strumento importante di democrazia ma scontano un ritardo. La legge porta in parlamento nominati che hanno allontanato ancora di più i cittadini dalla politica”. Racconta le difficoltà nel riaprire la funicolare e della bella esperienza del Mercogliano Film Festival dove ha voluto che il premio a fosse consegnato da una lavoratrice dell’Irisbus di Flumeri e le difficoltà da affrontare tutti i giorni come quella di far funzionare persino le mense scolastiche mentre i tagli ricadono solo sui comuni “dove i consiglieri ci mettono la passione civile, sottraendo tempo ai propri affetti e famiglia” mentre la casta non viene toccata. Patto sullo sviluppo, alta capacità, banda larga valorizzazione delle risorse naturali sono le opportunità di una provincia sulle quali per Carullo bisogna puntare.
“Avrei dato più potere alle Province e ai comuni – ha rimarcato il sindaco Reppucci – Dobbiamo barcamenarci tra mille difficoltà per assicurare servizi minimi ai cittadini. Il costo di sindaci ed assessori è nell’ordine del 3% ma noi sindaci siamo i baluardi del territorio. Manca una cabina di regia”.
Dura critica alla programmazione regionale arriva dal sindaco Tropeano per il quale è il momento di passare dalla cattiva alla buona politica: “Ci vogliono delle premialità e favorire l’unione tra comuni. Solo aggredendo il territorio potremo affrontare i problemi grazie anche alle professionalità che ci sono all’interno delle amministrazioni locali, in passato affossate dal politico di turno che riusciva a rivolere i problemi in maniera diversa. Dobbiamo uscire fuori dalla logica del campanilismo ed entrare in quella dell’area vasta. Naturalmente la classe politica deve fare un sforzo ed i finanziamenti devono essere mirati, ascoltando il territorio. Incominciamo a tagliare i costi della politica nelle sfere alte e non nei comuni”.
Per il primo cittadino Aufiero: “siamo sindaci con appartenenze diverse ma uniti da un senso civico che deve portare a dare risposte immediate. Abbiamo la forza per contrastare questo malgoverno, per avviare lo sviluppo attraverso le risorse di cui dispone il territorio.
Duro il j’accuse del sindaco solofrano: “Oggi è impossibile amministrare, non ci sono le condizioni. Lo Stato farebbe bene ad eliminare le elezioni e a nominare i podestà – è la denuncia di Vignola -. Se un ente si vede di anno in anno tagliare i trasferimenti erariali, frutto del pagamento delle tasse portate a Roma per finanziare la mala politica. Non andrebbero abolite le province, ente intermedio a presidio del territorio mentre le regioni non fanno quello che dovrebbero fare, legiferare. Gli enti locali vivono di niente mentre i tagli vengono fissati a livello nazionale. Non decidiamo niente ma siamo chiamati solo alle responsabilità sul territorio. Quando governiamo, quando firmiamo. Ma poteri veri dell’autonomia quasi niente e risorse manco a parlare. Siamo bloccati da lacci e laccioli. Sindaci soli in trincea con il rischio poi di non essere riconfermati perché poi su di noi ricadono le lamentele dei cittadini”.
C’erano gli alunni del liceo scientifico de Capraris e quelli della media Masi a fare da tappezzeria all’ incontro tra i sindaci intervenuti: ben sei, il settimo , l’avellinese, ha pensato bene di defilarsi. Solo così si è potuto sopperire ad una platea di pubblico. Questa è una cosa veramente misera, negli articoli che annunciavano l’evento non si faceva nessun accenno alla partecipazione degli studenti. Sarà stato l’escamotage di qualche mente brillante a convincere gli inconsapevoli dirigenti scolastici.
Foti vi ha solato, consegnandovi ad una magra figura. Sembra la riunione di condominio, in cui ci si lamenta dell’amministratore ( prima che arrivi). L’invito alla scuola per fornirvi un pubblico fintamente interessato è vergognoso e offensivo. Ma nessuno esprime una critica su queste strampalate iniziative? Siamo proprio un popolo di pecore
uanimaropriatorio ma chi adda partecipà chiu a sti convegni? Ma il tema vero è che tutti e dico tutti i Comuni d’Italia sono alla canna del gas. Poi di tutti gli interventi fatti notiamo la composizione della platea e allora lassammo perde che parlammo a fa.
scusa ma parliamo sempre dei giovani del loro coinvolgimento e una volta tanto che vengono coinvolti neanche va bene, poi c’erano dei manifesti pubblici chi voleva partecipare era libero di farlo. Per me un’iniziativa che mette al centro il nostro paese e sempre un fatto positivo chiunque la faccia.
ottima iniziativa.condivido quando detto dal post 4.partecipiamo e non critichiamo solo perchè criticare senza fare nulla è troppo facile.
Al n° 4 e n° 5: avete o no capito che si è carpita la buona fede degli studenti, e dei dirigenti scolastici chiamati all’ultimo momento a fare tappezzeria ?
…..ma è criature e l’asilo non so volute ji, o tenevimo meglio e che fa’??!!
riunitevi ancora …………..è jettativi a coppa a bascio !
antonio la prossima volta non ti dimenticare di partecipare pure tu cosi ci fai compagnia ,anche per seguire il tuo consiglio.
i fatti contano , le chiacchiere fatevele a casa vostra !se non volete essere criticati x ciò che fate ? tornatevene a vita vita privata ! X ORESTE PORTA I FATTI CHE FANNO AI COMUNI è POI NE PARLIAMO!FATELA FINITA DI LECCARE, NON CI STA + NULLA !
TI BRUCIA E.