Congresso cittadino Pd, al via il voto. Tre i candidati in corsa: Gerardo Malavena, Aniello Favato ed Emanuele Loffredo. L’appello del segretario provinciale De Blasio: “superare i personalismi”. FOTO
Pubblicato in data: 24/11/2013 alle ore:16:07 • Categoria: Partito Democratico, Politica •Con la relazione introduttiva del segretario cittadino uscente Federico Alvino questa mattina ha preso il via il congresso cittadino del Pd ad Atripalda. L’assise, che si sta svolgendo presso la sezione di via Belli, dovrà eleggere il nuovo segretario ed il nuovo direttivo composto da 20 membri. Si vota dalle 15.30 alle ore 20.
Tre le liste in campo: quella che si riconosce intorno al vicesindaco Tuccia ed al segretario Alvino con gran parte del gruppo consiliare e l’appoggio dell’ex sindaco Laurenzano candida a segretario Gerardo Malavena; quella dell’onorevole Valentina Paris con Luana Evangelista e l’ex assessore Andrea Montuori che propone Emanuele Loffredo ed infine l’area che si riconosce intorno alle posizioni del gruppo “Progetto Atripalda” con Tony Troisi, Pasquale Penza e gli ex assessori Foschi, De Vinco e Di Pietro che candida il dottor Aniello Favato.
A presiedere il congresso Salvatore Antonacci responsabile provinciale dell’organizzazione del partito, garante invece Chiara Maffei.
Nella mattina ha portato i saluti anche il neo segretario provinciale, Carmine De Blasio. Ecco gli interventi:
Federico Alvino (segretario cittadino uscente): Il segretario che seguirà avrà un compito più difficile del mio. Io ci sarò, non da segretario e da componente del direttivo. Io ci sarò, per dirla alla Moro, indipendentemente da quello che pensano. Non ho mai imposto nulla, ma sempre scelte collettive. Non ho nulla da rimproverarmi. Certo avrei potuto fare di più, lo avrei potuto fare se non avessi ragioni pratiche e personali che non mi hanno consentito di fare di più. Spero che tutti insieme faremo qualcosa di buono per questo paese.
L’appello di Carmine De Blasio (segretario provinciale): venendo qui sapevo di trovare un clima impegnativo, lo sapevo. Il difetto che ci stiamo portando avanti è di vedere un partito legato alle nostre persone. Fino a quando resteremo legati a questa idea che c’è, il partito come mio, questo partito non lo faremo mai. Il Pd non è nato per dare una postazione e collocazione a chi ha dato ha già tanto alla discussione politica nazionale. Il Pd non è un fatto di cognomi. Qui ci troviamo a rappresentare migliaia e centinaia di elettori e persone che lo votano a prescindere da voi e da noi che lo rappresentiamo a livello cittadino e provinciale. Non vogliamo un Pd che sia la somma delle nostre conoscenze familiari e personali. Abbiamo pensato invece ad un progetto molto più grande e rappresentativo. Noi avremo perso se lasceremo spazio definitivamente in questa partita al personalismo esasperato. O abbandoniamo l’idea che io devo vedere quello che conto e rappresento perché solo così posso esistere politicamente o avremo la strada chiusa. La nostra forza non sono le correnti ma la forza di tante persone che scelgono il progetto del Pd rispetto agli spettacoli che proponiamo a Roma, Napoli, Avellino ed Atripalda. Abbiamo davanti una grande opportunità ma poco tempo per realizzarla. Dobbiamo mettere al centro le persone che scelgono il Pd. Non sono stato eletto nelle stanze. Ad Atripalda c’è una ferita da ricucire. Dobbiamo restituire la verità di un consenso ampio. Non è la somma dei voti che ciascuno di noi portiamo, e qui ad Atripalda lo sappiamo. Ma è la capacità di rappresentare un sentimento che si traduce molto di più nei messaggi che oggi tra di voi vi siete mandati. L’elettorato ha molta più rabbia. Oggi abbiamo la condizione, avete tante più ragioni per essere orgogliosi di essere in una realtà come Atripalda. Un percorso vincente se ognuno ci mette il proprio contributo. Qui abbiamo rappresentanze ai massimi livelli, dal Parlamento al comune alla segreteria provinciale.e Si tratta ora di mettersi l’anima in pace e di dire anche che con un’operazione difficile noi dobbiamo riconquistare una credibilità nei confronti del nostro elettorato che ci sta guardando e che ha scelto con noi il progetto politico più difficile di dar valore al messaggio riformista. Pur superando questo clima un po’ pesante, ai tre candidati chiedo di entrare dentro le motivazioni per dire a tanti amici e giovani che non ci sono qui ma che dovremo riconquistare e riportare qui per dire che il Pd è la scelta del futuro.
Candidato Aniello Favato: Voglio dare una speranza ai miei figli piccoli. Ho deciso di impegnarmi in prima persona per cercare nel mio piccolo un cambiamento. Il cambiamento deve partire da ognuno di noi. Perciò voglio mettermi a disposizione di tutti e del territorio. Perciò ho deciso di scrivermi a questo partito che ho sempre votato ed amato. Se dovessi essere io il segretario di questa splendida sezione, non mi tirerò indietro difronte alle difficoltà, ad ascoltare le minoranze. Io sarò il segretario di tutti quanti voi.
Candidato Emanuale Loffredo: Sono un giovane che si è avvicinato alla politica nonostante mio padre non volesse. Sono un giovane ingegnere. Come dobbiamo fare per avvicinare i giovani? Dobbiamo farlo come abbiamo fatto oggi. E’ un contenitore stupendo il Pd ma dobbiamo parlarci e confrontarci sui tempi. Bisogna ragionare perché c’è una sfiducia nei nostri confronti. Sono entrati 2 consiglieri nel nostro gruppo consiliare senza fare un direttivo. Così come vogliamo ragionare come mai il dottor Tomasetti non si è iscritto. Solo attraverso il ragionamento possiamo crescere.
Candidato Gerardo Malavena: Un programma in quattro punti. Il segretario ha la responsabilità di rappresentare le idee, sintetizzarle, divulgarle e poi concretizzarle. Dando la rotta e la meta per raggiungerle. Un buon segretario deve fare anche scelte impopolari. Sono una persona pragmatica, predisposta al confronto sui problemi. Una cosa è certa ringrazio tutti per l’impegno giornaliero che mettete. Il mio impegno sarà per l’unità del partito e sarà indipendente dai risultati di oggi.
Salvatore Antonacci: ringrazio per il lavoro fatto da Federico Alvino. Non entro nel merito delle candidate, ma una raccomandazione: l’Italia è un paese complicato ed i partiti ne sono lo specchio. Se l’Itala è complicata anche il Pd è complicato. Dobbiamo recuperare il senso della comunità. Chiunque sia del Pd non dimentichi di essere umano. Restiamo umani ed impariamo da noi.
Come vedo nelle foto qui, nell’assemblea del pd di Atripalda ci sono sempre le stesse solite persone. Non cambiano proprio la musica è sempre quella
E che ci fa il dottore Aniello Favati in questa gabbia di matti?