Alla scuola media “Masi” il primo premio del concorso nazionale “Di che giornale sei?” di Taranto
Pubblicato in data: 4/12/2013 alle ore:19:11 • Categoria: Cultura •Come da tradizione, anche lo scorso 23 novembre, a Sava (TA), lo School Masi Special, testata che per sei anni ha accompagnato la vita della scuola secondaria di 1° grado “R. Masi”, raccontandone “vizi e vezzi”, ha ottenuto riconoscimenti a livello nazionale. Infatti, si è aggiudicato il primo premio nell’ambito del concorso “Di che giornale sei?”, vincendo un computer, merce preziosa per la redazione. È stato particolarmente apprezzato il numero monografico, allegato al giornale, che trattava delle donne, del loro ruolo nei vari settori della società e del terribile fenomeno del femminicidio. I giornalisti presenti hanno poi espresso parere positivo nei confronti della garbata ironia con cui i redattori hanno presentato il mondo della scuola. Complimenti ai giovani giornalisti e redattori e ai docenti che li hanno guidati: la prof.ssa Maffeo, per l’impostazione del lavoro, e il prof. Renzulli, per la veste grafica. Da quest’anno il giornale si trasforma e diventa anch’esso “comprensivo” portando con sé un bagaglio di tutto rispetto fatto di inchieste, approfondimenti e, soprattutto, di gratificazioni. Da quest’anno scolastico il nostro giornale di istituto confluisce nella testata “Libera…mente” dell’ex Direzione Didattica, diventando un unico organo di informazione. Avrà una redazione e una guida miste, formate da alunni e da docenti dei due ordini di scuola che sapranno, insieme, “raccontare al territorio la vita della Scuola, le idee dei suoi alunni e le loro esperienze, pregi e difetti dei docenti e tanto altro. In pratica sarà una voce critica che lascerà una sua traccia nella scuola e fuori dalla scuola…” . Auguriamo ai redattori della edizione 2013/14 di poter, attraverso i propri articoli e la problematizzazione della realtà, continuare a scoprire il mondo, ricordando che non è importante che ci sia sempre una risposta ai loro perché, importante è continuare a porsi domande.
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