“Le urgenze…di Spagnuolo & friends”, nota del capogruppo La Sala sul Consiglio comunale del 27 dicembre
Pubblicato in data: 28/12/2013 alle ore:15:21 • Categoria: Lista "Piazza Grande", Politica •E così (con il consiglio semiclandestino del 27 dicembre) si chiude ad Atripalda l’anno amministrativo, con i soliti silenzi imbarazzati, la spocchia e le ipocrisie di Spagnuolo & friends, in una seduta di fine anno convocata d’urgenza, la vigilia di Natale, per il varo di delibere di ‘intenti’ confuse e provvisorie (e che neppure sindaco e relatore avevano letto e meditato con la necessaria attenzione, ignorando le vistose contraddizioni tra i punti iscritti all’odg ed il contenuto dei deliberati…tra l’errore materiale ed altro). E vada per l’appello al ripristino delle corse festive del pubblico trasporto: deliberato del quale sarà opportuno valutare costi (per ora sottaciuti e negati) e benefici. Nessuno trascura, infatti, il valore sociale ‘aggiunto’ di un collegamento festivo tra piazza Umberto I e contrada Alvanite, magari passando per via Appia e contrada Novesoldi, ma tutto è sembrato farsi più per dare visibilità ad una raccolta di firme di giovani piedìni (alla quale, tra l’altro, ho io stesso aderito) che per una concreta e praticabile volontà di risolvere la questione. Presentando in Consiglio un fascicolo raffazzonato ed incompleto che Spagnuolo, l’ex bravo ragazzo, ha dovuto integrare in fretta e furia; senza un’analisi dettagliata del numero dei biglietti venduti; senza immaginare, a cura di una delle numerose associazioni Onlus, un servizio ‘di fatto’, almeno in queste festività natalizie…; senza preoccuparsi che, ad un anno e mezzo dall’intronizzazione, Spagnuolo & friends non hanno ritenuto ‘urgente’ l’elezione del Comitato di quartiere di Contrada Alvanite (peraltro l’unico statutariamente previsto, ed entro termini già scaduti da un anno); e così via. Ancora meno ‘urgente’ il secondo punto: l’adozione di una proposta di delibera predisposta dall’Ufficio Provinciale per le pari opportunità. Una questione tremendamente seria quella del ‘femminicidio’ e della violenza sulle donne (per quanto non siano meno odiose e meritevoli di pubblici segnali di attenzione, le violenze sui minori, sui diversamente abili, o quelle discriminatorie di ‘diversità’ sessuali, etniche o religiose), ma affrontata al solito con svagata superficialità (tranne che da Concetta Tomasetti, assessore per caso di una giunta allo sbando). Ascolterò volentieri la registrazione dei lavori consiliari che ad un certo punto ho abbandonato per protesta (dopo che una mia ragionevole proposta di rinvio a 30 giorni e la sollecitazione ad istituire ai sensi dell’art. 31 dello Statuto la Commissione comunale per le pari opportunità) è stata trattata con la solita arrogante supponenza da uno Spagnuolo -quello condannato per le quote rosa- che da qualche mese imita Laurenzano nella conduzione dei lavori consiliari, ma Laurenzano, senza offesa, lo faceva molto meglio…).
Seduta ‘urgente’ (e tale doveva essere, ma per ragioni non dette…) che avrebbe dovuto riguardare un provvedimento relativo alla dismissione di un tratto di strada vicinale: una di quelle inezie…che intercettano questioni ben più corpose. Si è ritenuto alla fine, sulla base di un vecchio deliberato di Giunta, n. 30 del 17 gennaio 1967, che non dovesse occuparsene il Consiglio. Ma quella vecchia delibera non era stata assunta con i poteri del Consiglio? Ho la fondata impressione che la cosa non si chiuda qui.
Nessuna parola, invece, sul Centro Servizi che ogni tanto torna al via come nel gioco dell’oca. Pare definitivamente archiviata, per esempio, la presunta proposta di acquisto dell’ ASL (tenuta per buona giusto il tempo di confezionare il bilancio preventivo 2013) e si riaffaccia Xenus srl, con una nota del 23 dicembre, acquisita al protocollo con il n. 23337. Una bella storia di Natale… aspettando la Befana… non c’è che dire. Sarà necessario comunicarlo alla Corte dei Conti. Buon anno a tutti.
professò…. sei scaduto ormai. e smettila. la città non ti ha voluto e non ti …. VUOLE!
Che noia questo uomo, la sua supponenza è incredibile.
Prof La Sala , come al solito , quando vuoi comunicare usi il solito linguaggio criptato. Credo che se fossi stato più chiaro, i giudizi di peppe e Mauro , sicuramente , non sarebbero così ostili nei tuoi riguardi. Vuoi far capire a chi ti legge quali sono e a cosa si riferiscono ” le delibere di intenti confuse e provvisorie?” Perché non espliciti le ” contraddizioni tra i punti all’ordine del giorno e il contenuto dei deliberati?” In che consiste” l’errore materiale ed altro?”
Solo così il lettore può farsi un’idea di chi ci amministra e nel contempo farsi una ragione di quello che dici. Caro Prof. , continuando così, sarai sempre confinato all’opposizione, o meglio a fare tappezzeria in consiglio comunale.
Ringrazio gli intervenuti… tutti. Si annoiano, giudicano, ma leggono (e speriamo che, scadenza e supponenza a parte, si sforzino anche di riflettere. Francesco, invece, si pone delle domande legittime, per quanto con qualche festiva leggerezza. I deliberati ‘urgenti’ della vigilia riguardavano una pressione a farsi sul sempre sia scaduto commissario Provinciale Coppola (quello del PTCP) per il ripristino delle corse festive, soppresse da otto mesi e l’adozione di una proposta di delibera della commissione provinciale per le pari opportunità predisposta da più di un anno ed in ogni caso acquisita al protocollo il 6 dicembre 2013. Nell’odg si parlava solo del ripristino delle corse da Atripalda (?) per Alvanite (come se Alvanite fosse… chissà dove) il deliberato approvato parlava di tutte le corse festive urbane ed exstra urbane. Stessa storia per il femminicidio dell’ odg (che si ampliava nella delibera presentata con numerosi puntini sospensivi da integrare, anche di violenza sulla donne. Ma più delle cose deliberate nel consiglio del 27 avevano peso quelle taciute (Centro Servizi) e non fatte (commissione pari opportunità e comitato di quartiere di Alvanite, per dirne qualcuna… ma si faccia spiegare dagli uffici la vicinale Valleverde ed il mancato collaudo dell’albero bianconatale. Di quelle vedo che nessuno dice niente.